Espandi menu
cerca
Il magnifico scherzo

Regia di Norman McLeod vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 166
  • Post 16
  • Recensioni 10912
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il magnifico scherzo

di mm40
7 stelle

Dalla sconclusionata e ubriacante ironia di Groucho ai numeri al piano e all'arpa di Chico e Harpo, dalla particina da belloccio per Zeppo (unico personaggio non spiccatamente comico e infatti sarà quello che durerà meno dei quattro) alle gag con i più disparati oggetti e animali, dagli affronti alla "bella società" all'arte di arrangiarsi e soprattutto alle battute fulminanti (principalmente per Groucho, ma non solo a opera sua): con questo loro terzo film i fratelli Marx tornano alla grande, sfruttando gli ormai noti punti forti della loro comicità e innestando le classiche, furenti gag dal ritmo assatanato su una trama per la prima volta compiuta, che segue una (qualche specie di) logica dall'inizio alla fine della pellicola, sempre ferme restando le sbavature nonsense e i tuffi nel grottesco consueti per i quattro. Questa volta il testo è originale, non viene da un successo teatrale precedentemente rodato dai Marx; la differenza con i primi due film è sensibile e sicuramente va elogiato per ciò il lavoro di Sid Perelman e Will Johnstone, che firmano una sceneggiatura di discreto respiro e movimentata a oltranza. Bravo anche Norman McLeod, chiamato a una regia leggermente più vivace e 'cinematografica' (insomma non sempre e necessariamente finalizzata allo sketch) di quelle di The cocoanuts (1929) e Animal crackers (1930); gli stessi tre collaboratori torneranno nelle medesime vesti per il successivo I fratelli Marx al college (1932). Ma c'è una sostanziale differenza negativa rispetto alle precedenti pellicole: manca Margaret Dumont, spalla storica dei fratelli anche a teatro, che comunque in seguito (da La guerra lampo, del 1933) tornerà sul grande schermo assieme ai fratelli; la sua mancanza nel cast si avverte soprattutto per Groucho, avvezzo in ogni copione dei Marx a infastidire il personaggio della Dumont. Se l'impianto logico della storia è per forza di cose un po' traballante, comunque non si possono non apprezzare gli sforzi fatti dalla produzione (sempre la Paramount) per migliorare, dando un appeal più rifinito e quindi maggiormente gradevole, un lavoro sostanzialmente figlio di opere già in precedenza confezionate a discreti livelli e premiate dal pubblico: sarebbe stato facile accontentarsi di ripetere il medesimo canovaccio. 7,5/10.

 

La trama

Quattro ladruncoli imbroglioni traversano l'Atlantico senza biglietto su una nave. Arrivati negli USA, uno di loro convola a nozze con la figlia di un gangster.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati