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Il fuggitivo

Regia di Andrew Davis vedi scheda film

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La recensione su Il fuggitivo

di lolbond007
8 stelle

Ottimo thriller con un cast in stato di grazia e una storia avvincente e ben costruita. Da vedere.

 

 

"Ehi dottore, stiamo cercando un detenuto coinvolto in quell'incidente di qualche ora fa. Forse è ferito"(poliziotto all'ospedale)

"Com'è fisicamente?" (Richard Kimble/H.Ford)

"Uno e ottantacinque, ottanta chili, capelli castani, occhi marroni, barba. Mai visto uno così?" (poliziotto all'ospedale)

"Sì, tutte le volte che mi guardo allo specchio. A parte la barba, ovviamente" (Richard Kimble/H. Ford)

 

Harrison Ford è uno degli attori su cui si può contare tranquillamente.

Una garanzia.

Uno di quelli che con l'andare degli anni non si perdono, e che anzi si confermano.

E anche in questo film non è da meno.

Harrison Ford interpreta il dottor Richard Kimble, stimato chirurgo che un giorno, tornato dal lavoro, trova in casa la moglie assassinata e l'assassino stesso. Egli tenta di fermarlo, ma l'omicida riesce purtroppo a fuggire. Oltre il danno, anche la beffa: accade l'impossibile. Richard viene accusato di aver ucciso la moglie e viene imprigionato. Ma lui non si arrnde: riesce a evadere per trovare il reale colpevole, mentre la polizia deve cercare lui.

Il ritmo del film non cala mai: la tensione regge molto bene, e si riesce a seguire la vicenda con molto interesse e attenzione.

Grazie anche, e soprattutto, a una sceneggiatura che, anche se forse un po' prevedibile, è solida e coerente, con dialoghi ben costruiti e brillanti.

Ottimi davvero sia la regia che gli attori.

Il già citato protagonista è in parte e credibile, e offre ancora una volta un'interpretazione memorabile (candidata al Golden Globe).

Eccellente anche il "segugio", il tenente Gerard interpretato da Tommy Lee Jones, premiato con l'Oscar al miglior attore protagonista (l'unica statuetta vinta dal film su cinque nominations).

In generale, si può dire che tutto il cast è stato azzeccato.

Sorprendente la regia di Andrew Davis, poco noto prima di questo film, ma che mostra una mano sicura ed un buon gusto, soprattutto nel girare le scene d'azione, assolutamente lodevoli.

Un buon lavoro è stato compiuto dagli addetti al montaggio, in particolare nella fase iniziale, con una ben architettata struttura a flashback.

Il fuggitivo è un thriller che si avvicina molto al genere azione; la tensione che si percepisce è diversa rispetto ai thriller psicologici, non "paurosa", ma non per questo meno sentita.

Diciamo che più che altro è una tensione legata al solo interesse per gli eventi, e per questo il film può essere seguito tranquillamente da tutti.

Alcune volte, oltretutto, si sorride pure, di fronte a una sottile e azzeccata ironia inserita dagli sceneggiatori: è il caso, ad esempio, del dialogo che potete leggere in cima al testo, che chi ha visto il film difficilmente avrà dimenticato.

Alcune scene sono davvero memorabili, come ad esempio il tuffo nella diga e quella del carcere, in cui Richard va a trovare un prigioniero che secondo lui potrebbe aver ucciso la moglie, e si ritrova a dover fuggire dalla polizia, scena davvero eccezionale.

In generale, potremmo dire che nel film sono narrate prima due, poi tre vicende parallele che per quasi tutto il film, come delle rette, si avvinano quasi toccandosi, ma senza toccarsi, e, alla fine, avviene l'inevitabile epilogo, lo scontro finale.

Certamente un thriller che merita.

Di essere visto, e rivisto.

 

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