Regia di Gianni Amelio vedi scheda film
L'ideologia ci viene risparmiata ed è la salvezza del film che visto ancora oggi colpisce in pieno con tutta la determinazione e sensiblità che lo avvolge. Amelio si attacca al personaggio dell'adolescente, come spesso fa (oppure con bambini), ma prendendone gli spunti veri e non sentimentali, di un ragazzo che ancora conserva i propri ideali limpidi e che viene messo a confronto con la doppiezza ideologica del padre, che è causa di una situazione da shock. Il personaggio del padre che si adopera per fare convivere la sua contestazione ideologica fuori della famiglia, con il rapporto familiare è davvero reso alla perfezione, con piccole sfumature ed inquadrature capillari; quello del ragazzo, perfettamente guidato, riesce a trasmetterci il crollo degli ideali familiari che ne consegue arrivando alla denuncia per coerenza morale. Un film amaro e che ha un titolo perfetto che rende in pieno l'idea,
colpisce il rovesciamento di una situzione che per la maggior parte delle volte è vista in maniera inversa, e cioè le scelte di un ragazzo a confronto con il perbenismo paterno, ed al cinema si sprecano gli esempi.
Premio David meritatissimo per Fausto Rossi che non abbiamo più avuto l'onore di vedere la cinema
Dario e Emilio, padre e figlio adolescente, che si trovano a vivere una difficicile crisi ideologica che compromette una famiglia
Sfumature di Piovani e Piersanti
Breve ruolo significativo poi il suo cinema si è rarefatto fino a cadere nel più sgradevole film-movie
Il ruolo della madre, un personaggio significativo per la storia.
Il suo volto raccolto da Moretti viene impresso anche in questo film come un manifesto, bellissimo ed una recitazione asciutta
Bravissimo, come sempre Amelio è geniale ed è uno dei grandi registi nostri che sanno guidare bambini ed adolescenti al meglio, come De Sica e Comencini
Il suo cinema italiano, a cui questo attore tanto deve e noi dobbiamo a lui, un ruolo che sa perfezionare al meglio, da ricordare la sua voce originale nella citazione all'Università della poesia in lingua francese.
Una regia da brivido, ma che guardando bene, ha fin da questo momento la tipica confezione di Amelio che ancora oggi è adoperata, e cioè quella dei sentimenti alla Bresson, gelanti e grondanti di un dolore lancinante.
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