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Tre donne, il sesso e Platone

Regia di Rudolf Thome vedi scheda film

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La recensione su Tre donne, il sesso e Platone

di passo8mmridotto
7 stelle

Il titolo italiano non tragga in inganno, infatti è ben lontano dall'originale "Der Philosoph" diretto da Rudolf Thome.

E' pur vero che tre donne ci sono, Platone quasi assente, e il sesso non è quello erotico che ci potrebbe aspettare da un sifatto titolo.

Un'altro filosofo, Eraclito, attraversa significativamente tutta la vicenda: il tentativo è quello di trasporre tematiche della filosofia greca in un contesto contemporaneo. Non credo che sia stato raggiunto lo scopo, ma ne risulta comunque un film gradevole e con un discreto spessore culturale, divertente e allo stesso tempo grottesco, inverosimile eppure probabile.

Certo è che il giovane Georg Hermes, (Johannes Herrschmann) appena trentenne, mai si sarebbe aspettato che Eraclito gli sarebbe stato di grande aiuto per dare una svolta definitiva alla sua grama esistenza. Georg vive come un eremita in un monovano squallido, privo di telefono e di televisore. Laureato in filosofia, con tesi su Eraclito, trascorre le giornate scrivendo saggi di filosofia e in attesa, vana, di trovare qualche lettera nella cassetta della posta.

Sino al giorno in cui riceve dall'editore la prima copia del suo primo libro. Ci sarà la presentazione, in un circolo culturale, ma Georg non possiede un abito elegante per l'occasione. Si reca in un negozio, accolto con interesse da tre belle e premurose commesse, ma una volta individuato l'abito, si rende conto di non poterselo permettere, costa troppo. Le tre commesse decidono di darglielo in prestito, e Georg accetta. Per sdebitarsi, invita le nuove amiche alla presentazione. Franziska (Adriana Altaras), la più intraprendente, invita a casa delle tre ragazze Georg, nonostante lei abbia già un amante (Jurgen Wink). Georg si trasferisce da loro, e, pur essendosi ingenuamente innamorato di Franziska, deve cedere alle lusinghe di Martha (Claudia Matschulla) e di Beate (Friederike Tiefenbacher), per cui Georg deve barcamenarsi tra baci, carezze e anche qualcosa di più, tutto nella stessa stanza e nello stesso letto.

Georg cerca scampo discettando di Eraclito, sul quale ha pubblicato un saggio intitolato "L'amore per la saggezza",ma le ragazze sembrano poco interessate alle teorie su vita, morte e pensiero del grande filosofo greco.

Il menage a quattro è troppo oneroso, per Georg, per cui decide di fuggire lontano, per poter riflettere sul proprio comportamento e sui valori dello spirito in cui credeva.

Viene colto da febbre altissima, si impanica e chiede aiuto a Franziska, la quale accorre e lo riporta a casa. Una volta guarito,

il menage riprende, e Georg sembra accettare di buon grado quello che prima gli sembrava insopportabile e contro il suo modo di intendere la vita. Le tre ragazze lo considerano un messaggero mandato dagli dei, lo venerano e lo amano, a turno o anche tutte insieme, senza gelosie o rivalità. 

Le ragazze hanno appreso i rudimenti della filosofia di Eraclito, Georg riconsidera Platone ma sembra volersene allontanare.

Tutti insieme si recano sulle rive dello Wannsee, danzano felici assaporando le bellezze della natura, la spensieratezza e la libertà.

In tutti i sensi.

"Der Philosoph" è il più significativo e meglio riuscito della trilogia di lungometraggi intitolata "Forme dell'amore", che ha per temi dominanti la morte e il tempo.

 

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