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Cape Fear. Il promontorio della paura

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

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La recensione su Cape Fear. Il promontorio della paura

di giansnow89
7 stelle

Sempre una garanzia Scorsese-De Niro.

Cast spaziale per questo remake di un film omonimo del 62, Cape Fear appartiene al dark side of the moon di Martin Scorsese, quello commerciale. Esiste uno Scorsese autore ed esiste uno Scorsese per le masse: eppure qui ci troviamo certo di fronte a un blockbuster d'autore ben congegnato. Scorsese utilizza un linguaggio accattivante a metà tra il thriller e l'horror, con spruzzate di noir, per snudare la parte oscura e larvata di un tranquillo nucleo familiare americano.

Cape Fear è solo in apparenza la storia della persecuzione di uno psicotico ex galeotto nei confronti di una famiglia americana modello. Certo, è anche quello: uno stupratore violento, Max Cady (De Niro) viene condannato a 14 anni di reclusione per aver violentato una ragazza sedicenne, e uscito di prigione ritiene responsabile il suo avvocato d'ufficio, Sam Bowden (Nolte) di aver sottaciuto particolari fondamentali per la sua difesa riguardanti il libertinismo sessuale della vittima. Cady comincia a essere onnipresente nell'esistenza della famiglia Bowden: paga loro un biglietto del cinema, avvelena il loro cane, sale sul muretto della loro splendida casa, avvicina la figlia quasi sedicenne Danielle (Juliette Lewis). Tuttavia Cady, prima che uno stalker, è precipuamente il grimaldello che scardina la cassaforte di ipocrisia della famiglia Bowden e ne fa emergere tutte le contraddizioni. I Bowden sono tutt'affatto che un nucleo familiare modello. Sam è un arrampicatore sociale, insoddisfatto della propria moglie e in cerca di nuove avventure: ha un tentativo di relazione con la giovane collega Lori (Illeana Douglas), autorepresso, e sappiamo per certo che ha tradito la moglie Leigh (Lange) in passato. Cady tirerà fuori il lato più animalesco di Sam: lo istigherà alla violenza e lo obbligherà a trasgredire quella legge di cui è orgoglioso tutore. Dall'altra parte c'è Leigh, moglie scontenta e soggetta a una depressione latente: Cady ne metterà a nudo le delusioni matrimoniali paragonandosi a lei, tutti e due individui rovinati dallo stesso uomo. E poi c'è la ribelle adolescente Danielle, che è imbrigliata dalla propria famiglia, si sente come un animale in gabbia: paradossalmente sarà Cady, nel loro memorabile incontro nel teatro della scuola, l'unico a saper usare le corde giuste con lei, l'unico a capirne e carpirne i fermenti adolescenziali, e a stimolarla, quasi attirarla. Scomparsa la minaccia Cady, rimarrà la realtà di una famiglia spezzata e inquieta.

 

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