Regia di Mark Robson vedi scheda film
Lanciato in abbinamento al poco memorabile procedimento denominato “Sensurround” (a parte i costi una trovata alla William Castle), “Terremoto” somma i peggiori difetti ai più diffusi stereotipi del cinema catastrofico. Micro storielle pretestuose, personaggi insignificanti, recitazione sindacale, virtù premiate e vizi puniti da elementi scatenati ma mica tanto ciechi. La suspence è poca e sul fronte spettacolare il film non regge il confronto con film vecchi di 40 anni (L'incendio di Chicago, San Francisco).
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