Regia di Wes Craven vedi scheda film
Demolire un film-icona di un genere cinematografico molto apprezzato non è mai bello, ma a volte, se si incappa in una delusione, è necessario.
La trama di Nightmare è ormai arcinota, vista la popolarità raggiunta dal film e dai suoi innumerevoli sequel: un gruppo di adolescenti americani viene tormentato in sogno dal terrificante Fred Krueger, uomo ustionato in volto, vestito con un maglione rosso e verde e con delle lame di rosaio incollate alle dita. Ma le mutilazioni e le uccisioni che Freddy compie sui loro corpi nei loro incubi si materializzano anche nella realtà...Nancy, final girl del film, si trova così ad affrontare un nemico che non esiste, a cui stentano a credere anche la madre e il padre poliziotto.
Su Nightmare è stato detto di tutto e di più; pur sostenendo l'originalità e l'efficacia dell'idea di creare un serial killer che altro non è che una materializzazione del Babau o Uomo Nero, resto convinto che le scelte registiche di Craven, la sceneggiatura e le critiche sociali presenti nel film non graffino come gli artigli di Krueger. Le scene delle uccisioni sono generalmente buone, ma i buchi di sceneggiatura e i dialoghi involontariamente ridicoli abbondano, senza contare che il borghesismo con cui vengono tratteggiati i ragazzi e le loro famiglie, ben protette da una casa sfavillante e da molteplici crocifissi ma minate al loro interno da divorzi, lussurie e dipendenze dall'alcool, resta solo un vago accenno che non punge mai fino in fondo.
Più che buoni il trucco e le riprese in ombra di Freddy Kruger, che in un paio di scene riesce davvero a mettere paura, mediocri invece le prove recitative ad esclusione del navigato John Saxon, anonimo l'esordiente Johnny Depp. Troppe le cose che non funzionano, purtroppo, nonostante l'idea di base fosse davvero ottima, avrebbe potuto riscattarsi con un finale che invece si rivela troppo grottesco. Deludente.
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