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Crocevia della morte

Regia di Joel Coen vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Crocevia della morte

di sasso67
10 stelle

Splendido terzo film dei fratelli Coen, binomio inscindibile benché il solo Joel firmi la regia, prima della consacrazione ottenuta con la Palma d'oro di Cannes 1991 per "Barton Fink", "Crocevia della morte" sembra prendere spunto per atmosfere e situazioni dai romanzi di Dashiell Hammett. La vicenda, ambientata negli anni del proibizionismo in una imprecisata città americana, si snoda attorno a Tom, tirapiedi del boss irlandese Leo, minacciato dal malavitoso italiano Caspar e dal suo pericoloso scagnozzo Eddie, ricattato dal viscido ebreo Bernie e innamorato di Verna, sorella di Bernie e amata dal boss. Lo spunto dà origine ad una sarabanda di avvenimenti messi in scena da una miriade di personaggi, tutti caratterizzati mirabilmente. Su tutto domina però la maestria dei fratelli Coen, che ripropongono con abilità il film gangsteristico, con una trama, una serie fitta di dialoghi intelligenti, un montaggio serrato, che si fanno seguire con immutato interesse dall'inizio alla fine e non lasciano spazio allo sbadiglio. Non solo, Joel & Ethan rivitalizzano il genere grazie ad inserti grotteschi (il bimbo che toglie il parrucchino a un cadavere) ed umoristici che smuovono alla risata anche quando la situazione vira decisamente al tragico. Puramente comici sono i duetti tra il boss Caspar, doppiato in napoletano, e il figlio ciccione che studia dalle monache ("poverino, t'hanno dato un liscio e busso" gli dice accarezzandolo dopo averlo schiaffeggiato), così come le sceneggiate dello straordinario Turturro - attore feticcio dei Coen - quando si vede in pericolo di vita o l'episodio della donnona, che pare uscita da un dipinto di Georg Grosz, che strilla nel locale di Leo. Gran parte del merito della riuscita dell'operazione "Crocevia della morte" (ma perché tradurre così l'originale "Miller's Crossing"?) va anche al direttore della fotografia Barry Sonnenfeld, assai migliore come maestro delle luci che come regista in proprio. Il miglior film dei Coen.

Su John Turturro

Eccellente: qui in uno dei film che hanno rivelato questo attore che sa essere misurato ed istrionico al tempo stesso.

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