Espandi menu
cerca
Fuoco cammina con me!

Regia di David Lynch vedi scheda film

Recensioni

L'autore

kaosentus

kaosentus

Iscritto dal 1 luglio 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 21
  • Post -
  • Recensioni 20
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Fuoco cammina con me!

di kaosentus
9 stelle

«In una città come Twin Peaks, nessuno è innocente» (tagline del film)

 

"Fuoco cammina con me", film diretto da David Lynch ed uscito nel 1992, si presenta come un prequel del famoso serial televisivo "I segreti di Twin Peaks", show ideato dallo stesso regista di Missoula e da Mark Frost che sconvolse gli spettatori di tutto il mondo sin dall'uscita della puntata pilota, l'8 aprile del 1990. L'evento portante della serie è noto più o meno a tutti: il ritrovamento di una diciassettenne dell'omonimo paesino, Laura Palmer e le successive indagini per scoprire il suo assassino. Ciò che propone di narrare il film in questione sono invece gli eventi avvenuti precedentemente all'assassinio della ragazza (una scelta che fece discutere sin da subito il pubblico, desideroso piuttosto di un sequel dello show, notoriamente lasciato in sospeso con l'ultima, folgorante puntata "Oltre la vita e la morte", diretta dallo stesso Lynch). Nello specifico: il ritrovamento (avvenuto un anno prima dei fatti della serie) di un'altra ragazza (Teresa Banks) a cui lavorano gli agenti Desmond e Stanley, la ricomparsa dell'agente Phillip Jeffries (scomparso da due anni, interpretato magistralmente da David Bowie) negli uffici dell'FBI di Philadelphia dove lavorano Gordon Cole (Lynch), Dale Cooper (MacLachlan) e Albert Rosenfield (Ferrer) e, nella seconda parte del film, gli ultimi giorni di vita della giovane Laura Palmer.

 

Non è difficile capire il perchè questa sesta opera cinematografica venne malamente accolta già dalla sua presentazione a Cannes. Innanzitutto il tono ironico della serie viene quasi totalmente eliminato a favore di un'atmosfera sostanzialmente tetra, pesante e malinconica evidentemente poco gradita ai fan della serie (che pure conteneva alcune scene di puro horror), abituati al folklore e ai comportamenti surreal-grotteschi degli abitanti di Twin Peaks. Ma fu anche e soprattutto la scelta di ampliare la vicenda, di aggiungere nuovi personaggi e misteri alla storia base, di usare sbalzi temporali e di scenario a rendere completamente indigesto "Fuoco cammina con me". Il pubblico voleva la risoluzione dei dubbi lasciati in sospeso con la fine del serial televisivo, e invece al cinema trovò un prodotto che ingarbugliava ancor di più la vicenda. Questa scelta a posteriori non desta molto stupore (con l'uscita del trittico Strade Perdute/Mulholland Drive/INLAND EMPIRE ormai il pubblico cinefilo è abituato alle "stranezze" del cinema Lynchano), tuttavia all'epoca fu una bella sberla in faccia da parte del regista americano nei confronti del mondo della televisione (e perchè no, anche nei confronti di tutte quelle casalinghe che avevano contribuito a creare il successo della serie), colpevole di non aver permesso a lui e a Frost di sviluppare adeguatamente la trama di "Twin Peaks", costringendoli a rivelare troppo presto il nome dell'assassino di Laura Palmer (che qui, in "Fuoco cammina con me", è ovviamente da subito visibile) e ad annullare la terza stagione.

 

Se dunque quella cattiva accoglienza nel 1992 appare comprensibile, appare allo stesso tempo difficile da capire il perchè ancora oggi questo sesto lavoro di David Lynch venga trascurato (si veda lo stesso voto complessivo su questo sito!) e posto in secondo piano rispetto alla stragrande maggioranza dei suoi film. "Fuoco cammina con me" è infatti il vero punto di partenza del cinema "estremo" che il regista andrà poi a proporre nei film successivi, ben più dei vari "Velluto Blu", "Cuore Selvaggio" e "Una Storia Vera". Le sequenze oniriche, gli sbalzi temporali, e soprattutto la scena dell'omicidio di Laura Palmer risultano quanto di più vicino ci sia alla trilogia psichica di Lynch. Mai prima di allora il regista di Missoula aveva così tanto calcato la mano su deliri psicologici, dialoghi apparentemente sconclusionati e sangue, i veri tratti distintivi di questo film.

Credo pertanto si debbano dare i giusti meriti a questa fantastica opera cinematografica (che oltretutto nel luglio 2014 si è arricchita dei "Missing Pieces", ovvero di 90 minuti di scene tagliate dal lungometraggio originale, alcune di esse anche molto importanti): non un capolavoro assoluto forse, per via dei troppi (anche se necessari) collegamenti alla serie, ma per chi scrive il vero lavoro preparatorio a pietre miliari senza tempo come "Strade Perdute", "Mulholland Drive" ed "INLAND EMPIRE": una rivalutazione che spero abbia luogo a breve, dato che Lynch nel 2017 ci consegnerà la terza stagione di "Twin Peaks", chiudendo (forse) il cerchio su questo mondo magico che ha affascinato decine di milioni di spettatori e che mai smetterà di regalare nuove emozioni e suggestioni ai suoi appassionati.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati