I nuovi film al cinema nella settimana dal 28 marzo al 3 aprile 2022

Profeta dei film a "Zero bugget" (dal titolo di un suo lavoro precedente) Michele Coppini butta in parodia la pandemia, sciorinando un campionario di nuovi mostri in questa commedia indipendente. 

Documentario e fiction: Annaud si fa ispirare dal tremendo incendio che il 15 aprile 2019 ha distrutto la copertura lignea di Notre-Dame, cattedrale simbolo di Parigi e della cristianità, oltre che monumento dell'architettura gotica, nonostante i vari rimaneggiamenti subiti. 

Una storia tra un padre e una figlia portata sullo schermo da un padre una figlia. Perché il film diretto e interpretato da Sean Penn vede al fianco del padre il debutto della figlia Dylan Penn, al suo primo ruolo di rilievo. La storia è quella tratta dal libro di memorie di Jennifer Vogel e della sua vita con il padre John, falsario e rapinatore di banche. 

Stéphane Brizé torna a lavorare con il suo attore feticcio Vincent Lindon: una collaborazione che ha già dato in passato i suoi frutti permettendo a Lindon di vincere il premio al miglior attore a Cannes 2015 per In guerra. Qui, accompagnato da Sandrine Kiberlain (i due avevano già lavorato in coppia proprio in un altro film di Brizé, Mademoiselle Chambon, del 2009), Lindon interpreta un manager prossimo al burn-out il cui matrimonio va in pezzi. 

Passato alla sezione Orizzonti di Venezia 2021, il film di Eric Gravel ha vinto due premi: quella per la miglior regia e quello per la miglior interprete, Laure Calamy. Che qui è impegnata nel ruolo di una madre divisa tra la campagna, dove è decisa a vivere con i suoi due figli, e la città, Parigi, dove lavora. E che si trova nel bel mezzo di una tempesta perfetta quando uno sciopero nazionale paralizza i mezzi di trasporto. 

Di genitori che ossessivamente spingono i figli nelle loro carriere sportive, passando sopra a tutto, ce ne sono tante. Di madri sole meno: è la storia che anima il film di Salvatore Allocca con Claudia Gerini nel ruolo appunto di una vedova che prima asseconda poi esalta il talento e il desiderio del figlio, un dodicenne bravo al pallone, ma rispondendo anche in realtà a rimorsi e a residui non risolti dell'amore che la legava al padre del ragazzino. 

Jared Leto - uno a cui piace trasformarsi - si produce in un nuovo trasformismo indossando i panni diDr. Morbius, antieroe Marvel, mezzo vampiro, nemico dell'Uomo Ragno (e infatti il film fa parte del ciclo Sony's Spider Man Universe). Poiché è il primo titolo dedicato a questo personaggio (che aveva fatto rare comparse sullo schermo) si tratta come è chiaro di una origin story, che spiega cioè la nascita del villain. La regia è dello svedese (di origine cilena) Daniel Espinosa (Snabba Cash), al suo primo film di supereroi. Insieme a Leto troviamo Karid Harris, J.K. Simmons e Adria Arjona, tra gli altri. 

Al volo, fresco della vittoria agli Oscar, con nientemeno che il premio per il miglior film, ecco il film di Sian Heder, che altro non è che un remake del film francese La famiglia Bélier. Immutata la trama, con al centro una famiglia di sordi dove una sola figlia è invece udente, cambia giusto il linguaggio dei segni. Premio anche a Troy Kotsur, Oscar al miglior attore non protagonista.

Dopo un'anteprima andata piuttosto bene esce ora definitivamente nelle sale il nuovo film d'animazione della DreamWorks. Diretto da Pierre Perifel - un professionista dell'animazione che esordisce ora alla regia. È la storia di una banda di cattivi (ma simpatici) che per uscire dal carcere decidono di fingere di diventare buoni e che poi scoprono che...

Premiato con un tributo minore a Cannes, il film di Valdimar Jóhannsson con Noomi Rapace e Hilmir Snaer Gudnason affonda nel territorio fisico e in quello culturale dell'Islanda per raccontare una storia di amore e dolore nella vita di una coppia di allevatori di pecore. 

Piccolo caso in Sardegna, dove il film è uscito in anteprima e ha fatto il pieno nelle sale, il film di Matteo Fresi esce ora in tutta Italia. La storia è quella raccontata nel romanzo storico di Enrico Costa uscito nel 1884: la vicenda di una faida tra famiglie di pastori e la figura di Bastiano il muto, vendicativo e feroce, ma anche gentile e innamorato. E intorno la Gallura di metà Ottocento, terra di frontiera, dominata da codici arcaici.

Girato nelle zone terremotate dei Monti Sibillini e diretto dalla regista jesina Federica Biondi il film è ambientato in una comunità dove vivono quattro famiglie, legate da un destino comune, segnate dal terremoto, ma tutte portatrici di un messaggio di speranza e di rinascita e attraversate da un grande amore per il territorio. 

Dal Buthan, nell'Himalaya orientale, dove invece che il prodotto interno lordo si misura la felicità interna lorda, arriva questo film che ha già compiuto un miracolo: è il primo film prodotto nel piccolo Paese asiatico a essere stato incluso dall'Academy in un cinquina di nominati per un premio Oscar, in questo caso quello al miglior internazionale. Non ha vinto, ma è come se lo avesse fatto. 

Cinema documentario sul cinema, anzi su quelli che il cinema lo fanno: la storia dell'associazione che riunisce gli autori cinematografici diventa un viaggio nel cinema italiano dal secondo dopoguerra.