Ancora un documentario, dopo quello presentato due settimane fa, dedicato ai fasti della nazionale di calcio italiana che nel 1982 vinse la Coppa del Mondo in Spagna, scrivendo una pagina memorabile del calcio ma anche realizzando una sorta di polaroid identitaria dell'Italia di quegli anni, la cui memoria è rimasta impressa nella società italiana.
Uscita in poche sale e poi su Netflix dal 22 luglio: è il programma per il film diretto dai fratelli Russo (che per chi non lo sapesse o ricordasse hanno guidato alcuni dei recenti film di supereroi dell'universo Marvel di maggior successo, da Captain America: Civil War sino a Avengers: Endgame) che vede Ryan Gosling nei panni di un ex-CIA inseguito da un cattivissimo spietato. Nel supercast tra gli altri Ana de Armas, Billy Bob Thornton, Chris Evans, Wagner Moura, Regé-Jean Page.
Promette di essere un buon horror autoriale quello di Ti West, che sa il fatto suo avendo girato diversi film del medesimo genere e che è noto per il suo relativamente recente Nella valle della violenza (che è però un western). La storia si colloca nel 1979, nel Texas rurale, con una troupe che deve girare un film porno e viene ospitata da una coppia anziana in una fattoria solitaria.
Nel "lontano" 2010 Jessica Chastain e Ralph Fiennes girarono insieme il dramma shakespeariano Coriolanus: lei era agli esordi, lui era già un attore ben consolidato da una ventennale attività. Ora tornano insieme nei panni di una coppia in viaggio in Marocco e sull'orlo del divorzio che va incontro a un drammatico incidente. Il soggetto è tratto dal romanzo Nella polvere, dello scrittore inglese Lawrence Osborne.
Con Xun Zhou, Hongsheng Jia, Zhongkai Hua, Anlian Yao, Nai An, Zhang Ming Fang
Restaurato in 4K, arriva il film del regista cinese Lou Ye che aveva vinto alcuni premi in festival europei ma che (e non c'è da sorprendersi) a suo tempo non aveva trovato distribuzione. Un film "sporco; girato originalmente in 16 mm e con un suono ruvido, la cui storia è ambientata nei bassifondi di Shangai, lungo lo Suzhou, che il regista conosce bene, lontano dalle luci scintillanti della città dei grattacieli.
Danza come terapia e come riabilitazione: nel film tedesco di Katja von Garneir una giovane detenuta affronta i suoi fantasmi confrontandosi con gli altri e con il mondo attraverso la street dance.
Il vincitore del Premio Un Certain Regard al 74° festival di Cannes è questa opera della regista russa Kira Kovalenko: la storia di una giovane donna che vive in una sperduta città dell'Ossezia del Nord e che lotta per sfuggire alla stretta soffocante della sua famiglia.
Restare chiusi in un bagno pubblico è un po' la paura di molti, ma restare chiusi in un bagno pubblico isolato è un vero incubo. È lo spunto della commedia di e con Gabriele Pignotta, solitario interprete del personaggio chiuso nel bagno di un benzinaio abbandonato che nessuno sa dove sia.
Una piccola aggiunta, un rabbocco. È la programmazione di questa settimana, pienamente estiva. Dopo l'ultimo arrivo importante di ormai due settimane fa - Thor: Love and Thunder (che ha superato nel…
È già uscito ieri e in un solo giorno ha salvato il fine settimana e forse anche l'intero mese di luglio: non si è supereroi per niente. Stiamo parlando ovviamente di Thor: Love and Thunder,…
Rarefazione è la parola chiave di questa settimana. Non solo perché i film in uscita sono oggettivamente meno ma anche perché non c'è nessun titolo che possa legittimamente aspirare a…
La consueta manciata di titoli, meno abbondante (è estate e nelle prossime settimane vedremo sempre più calare l'offerta), guidata anche questa settimana da un titolo più forte. È ovviamente…
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