Film evento, nelle sale dal 10 al 12 gennaio, "ripassa" la carriera e la storia personale della nuotatrice Federica Pellegrini, per 5 volte alle Olimpiadi e vincitrice di un enorme numero di medaglie internazionali, oltre che detentrice di vari record.
"È stata uomo e donna, figlio e madre, prigioniero nel campo di concentramento di Dachau, amica, amante, prostituta." La storia di Luciana, ultranovantenne, è oggettivamente unica. La raccontano in questo documentario Matteo Botrugno e Daniele Coluccini che per un anno l'hanno seguita, raccogliendone quotidianità e ricordi.
Techno, house e contaminazioni: Laurent Garnier è una figura di spicco del mondo della musica elettronica e da ballo. Il dj e produttore francese, sulla cresta dell'onda dalla fine degli anni '80, viene raccontato in questo documentario che lo segue attraverso filmati d'archivio e riprese del suo ultimo tour mondiale
Titolo originale Vampyr, l'etrange aventure de David Gray
Regia di Carl Theodor Dreyer
Con Julian West, Henriette Gérard, Jan Hieronimko, Maurice Schutz
Un altro restauro d'accezione per la Cineteca di Bologna, un altro capolavoro del cinema del passato che riaffiora nelle sale. È il film di Dreyer - il suo primo sonoro - che assieme al Dracula di Browning e al Nosferatu di Murnau si colloca all'origine della ricchissima cinematografia sui vampiri.
Il loro precedente film - Favolacce, quello che li ha portati a farsi conoscere grazie anche al premio vinto a Berlino -, era andato in sala dopo essere passato in streaming, causa pandemia. Quello che arriva ora, selezionato per il concorso a Venezia 2021, va diretto in sala in un momento ancora piagato dalla pandemia. Non hanno fortuna, in questo, i due fratelli che si propongono - o forse sono proposti - come una delle "cose nuove" del cinema italiano. Qui, come nel precedente, torna una periferia anonima ma non abbruttita: villette, non casermoni. E torna Elio Germano protagonista di una storia dove l'imprevedibile irrompe nell'anonimato. Un thriller (la cui trama non va raccontata) e che pertanto va visto come film di genere, con (o nonostante) le ricerche formali che segnano il cinema dei due registi.
Partendo da un episodio drammatico di una vita di per sé drammatica, un biopic che punta lo sguardo sulla vita di Bille Holiday: cantante, tossicodipendente, nera, attivista. E anche mito.
Il titolo originale - Scream 5 - esplicita meglio l'appartenenza (e la serialità) di quanto non faccia quello italiano: il film diretto dal duo Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett si inserisce infatti in un franchise blasonato. È quello iniziato da Wes Craven con lo slasher del 1996 e che ha generato appunto quattro successivi sequel. I primi quattro sono stati tutti diretti da Craven, che è mancato nel 2015, e questo è pertanto il primo senza di lui (che fu anche direttore esecutivo della serie tv omonima). Ad assicurare continuità restano però alcuni degli attori che hanno interpretato gli altri titoli: in primis David Arquette, Neve Campbell e Courteney Cox. Sono passati 25 anni dal primo massacro e, ovviamente, un nuovo Ghostface si presenta nella cittadina di Woodsboro, prendendo di mira un gruppo di adolescenti.
Apprezzata in patria e in Francia (A Cannes nel 1997 è diventata la persona più giovane insignita della Camera d'Or al Festival di Cannes e dove ha ottenuto il Grand Prix nel 2007 con The Mourning Forest) la regista Naomi Kawase torna su un tema che aveva trattato già in qualche modo nel suo film autobiografico Trace, del 2012: quello dell'adozione. Mentre là però raccontava la sua vicenda di figlia adottiva e il suo rapporto con la madre accudente, qui la vicenda si sposta nel mondo della fiction e racconta dei destini di due donne estranee: una che si è rassegnata all'idea di non diventare madre a causa dell'infertilità del marito e una che è rimasta incinta per caso di un ragazzo che amava con tutta se stessa. A legarle sarà appunto l'adozione da parte della prima del figlio della seconda. Che però ripenserà alla sua scelta, a sei anni di distanza.
In un momento in cui si parla di campioni del tennis (vedi alla voce Djokovic), ecco un biopic sulla storia di Venus e Serena Williams, che si concentra sul periodo della loro fanciullezza e sugli incredibili e determinati sforzi del padre (interpretato da Will Smith) per trasformare le sue due bambine in campionesse, motivato da un forte sentimento di riscatto sociale.
Con Sophie Marceau, André Dussollier, Géraldine Pailhas, Charlotte Rampling, Eric Caravaca
Anche il film di Ozon arriva dal concorso di Cannes e tocca - con mano dicono felice - un tema scottante e attuale in Italia e in Europa: quello dell'eutanasia. Nel caso specifico la vicenda di una figlia (interpretata da Sophie Marceu) che riceve dal padre ottuagenario e malato (André Dussolier) la richiesta di aiutarlo a porre fine alla sua vita.
È una settimana nuovamente piagata dal ritiro di molti titoli importanti. È la prima volta, da parecchio tempo, che - nonostante le sale siano in realtà aperte e pienamente accessibili - la…
Sono solo tre i titoli che vanno ad aggiungersi questa settimana ai tanti già in sala: un piccolo rabbocco per le epifania e il weekend che chiude il periodo delle festività.
Gli ultimi film dell'anno (due in uscita oggi 30 dicembre e 2 usciti il 28) e i primi dell'anno prossimo, che arriveranno nelle sale l'1 gennaio e che rappresenteranno la parte più consistente.
È l'ultima infornata di titoli prima delle feste natalizie: il resto arriverà sostanzialmente a fine anno o con il primo di gennaio. Spicca la presenza dell'unico titolo di animazione, Sing 2, che infatti…
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