Facciamo una cosa saggia, che dite? Se siete fra quelle persone che nutrono ancora un certo scetticismo sulla questione ambientale e sul fatto che la catastrofe sia da attribuire in larga parte all’uomo, prendetevi cinque minuti per leggere questo articolo. Magari vi viene voglia di passare dalle parti della Mole Antonelliana a Torino fra il 5 e l’11 maggio, di entrare al Cinema Massimo, di assistere a più di qualche proiezione e/o dibattito e/o masterclass e/o mostra fotografica del Festival CinemAmbiente e forse forse valutare l’idea di mettervi una volta per tutte dalla parte della storia che posticipa leggermente il momento in cui tutti i film post-apocalittici diventeranno realtà nello stesso momento. Se invece siete di quelli che, dall’alto del loro privilegio, propagandano il menefreghismo per quello che succederà fra 50 anni o preferiscono credere a quei due scienziati su cento che ribaltano la narrativa sulla crisi climatica, allora o siete in malafede o avete problemi di comprensione del testo e in entrambi i casi non potremmo essere amici.

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The Twins

Il Festival CinemAmbiente nasce a Torino nel 1998 con l’obiettivo di presentare i migliori lungometraggi e cortometraggi (documentari e non) a tema ambiente e contribuire, con attività che si sviluppano nel corso di tutto l’anno, alla promozione del cinema e della cultura ambientale. Con il tempo, la manifestazione è cresciuta con costanza arrivando a proiettare un massimo di 100 film e aggiungendo alle sezioni competitive anche una realtà parallela interamente dedicata ai ragazzi, CinemAmbiente Junior, oltre a proporre attività collaterali ed eventi sul territorio. Prima che un antipatico provi a fare battute da ganassa tipo “eh ma chissà quanta elettricità, quanta benzina, quanto inquinamento per organizzare un festival del cinema di questa portata in città” sappiate che CinemAmbiente è una manifestazione a emissioni zero ed è plastic free. Anche un po’ tiè, in saccoccia.

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Plastik

Come per la scorsa edizione, anche anche quest’anno l’inaugurazione della rassegna – con la proiezione di La lettera, film ispirato all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco – avverrà nella data-simbolo del 5 giugno, la Giornata mondiale dell’Ambiente. Come di consueto, anche in questa 26ª edizione la scarsa quantità di glamour sarà inversamente proporzionale alla concentrazione sui contenuti e sul pragmatismo delle azioni, anche artistiche. Il Festival CinemAmbiente continua a voler essere in prima linea nell’individuazione di fenomeni legati alla crisi ambientale di cui ancora si parla troppo poco. Volete qualche esempio, di quelli che attivano il senso di ragno nella zona perineale? Le superpotenze mondiali che in vista della crisi idrica prevista per il 2030 stanno facendo a gara per accaparrarsi riserve d’acqua e terreni fertili di altri paesi; le nuove attività di estrazione mineraria nelle profondità degli oceani; la pseudo-transizione ecologica sbandierata da alcune multinazionali dell’energia. Con questo intento, la manifestazione fondata e diretta da Gaetano Capizzi presenta quest’anno 70 film, suddivisi fra i concorsi dei lungometraggi e dei cortometraggi internazionali, le sezioni collaterali non competitive Made in Italy e Panorama e la retrospettiva dedicata a George Ovashvili, autore georgiano del pluripremiato Corn Island, che oltretutto sarà nella giuria del Festival. Gli altri due grandi ospiti cinematografici della 26ª edizione saranno il regista russo Victor Kossakovsky, cui verrà assegnato il Premio Stella della Mole green e che durante il festival terrà una masterclass, e Andrea Pennacchi, vincitore del Ciak verde, riconoscimento attribuito a un personaggio dello spettacolo impegnato nella difesa dell’ambiente.

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Code Rose

Per un ulteriore approfondimento sul programma della 26ª edizione del Festival CinemAmbiente e sugli ospiti George Ovashvili e Victor Kossakovsky, consigliamo la lettura dello speciale dedicato, pubblicato sul n° 22 di FilmTv in edicola dal 30 maggio. Per tutte le informazioni sugli orari, i luoghi, i contatti ufficiali e le news, vi rimandiamo al sito della manifestazione.

Autore

Nicola Cupperi

Scrive per FilmTv perché gliel'ha consigliato il dottore. Nel tempo libero fa la scenografia mobile. Il suo spirito guida è un orso grigio con le fattezze di Takeshi Kitano.