Come un dipinto che prende forma. La piuma diventa come il pennello di un pittore, oppure di un cineasta che crea realizza il suo nuovo cartoon. Nell’inizio di Forrest Gump c’è tutta l’inventiva, la magia di un cineasta che continua a creare le proprie storie e le proprie illusioni.
La celebre colonna sonora di Alan Silvestri, che nel corso degli anni è diventato uno degli elementi più fortemente riconoscibili del film, accompagna questo movimento ondivago.
La piuma è nel cielo. Volteggia per aria. Attraversa tetti, alberi, il campanile della chiesa e va vicino a un’automobile. Incrocia un uomo che sta attraversando la strada prima di arrivare vicino alla panchina dove sta seduto Forrest.
Lui la raccoglie, apre la sua valigia, prende un libro e la mette lì dentro. “La vita è come una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti può capitare”.
Quella piuma raccoglie la ‘storia’ di una vita. La anticipa oppure è parte di un lunghissimo flashback che non si vede nel film ma che si può immaginare. Tutte le possibili storie di Forrest.
Attraverso lo spazio e il tempo. C’è ancora un campanile, come quello di Ritorno al futuro. Ci sono le possibili forme di un disegno cartoon, tra l’investigatore privato Eddie Valiant di Chi ha incastrato Roger Rabbit e i personaggi principali di La morte ti fa bella. Allo stesso modo, Forrest non è più disegno animato ma non è ancora una figura reale. È uno dei corpi che identificano tutto il cinema di Zemeckis. Non è una reincarnazione degli altri protagonisti della filmografia del regista ma si porta appresso molto di loro. Ma al tempo stesso è uno dei suoi corpi più ‘spielberghiani’ dove anche la storia più comune può trasformarsi una ‘fantastica sfida’. E lo diventa proprio nel modo in cui Forrest attraversa la storia degli Stati Uniti.
Nei suoi occhi c’è ancora la meraviglia, l’incoscienza di vedere le cose come se fosse la prima volta. In più, non ha paura né porta dolore. Ha la corazza del cyborg di James Cameron ma a differenza sua Forrest ha un cuore. Tom Hanks lo assorbe come se seguisse il metodo dell’Actors studio. In realtà, come nel caso di Zemeckis, si porta i segni delle sue vite passate. Ha già incrociato una sirena in Splash. Una sirena a Manhattan, è diventato grande all’improvviso ma nella testa è ancora rimasto un tredicenne come Josh in Big (forse il personaggio più vicino a Forrest), ha la passionalità, il dolore e l’amore di una vita del vedovo di Insonnia d’amore e dell’avvocato malato di AIDS di Philadelphia.Dentro quella valigia, assieme alla piuma, c’è il suo film. Gli oggetti sono come la pellicola. Quella piuma lo ha sempre accompagnato.
Fin dalla prima corsa (“Corri, Forrest, corri”) dove all’improvviso poteva volare come la bicicletta in E.T. – L’extra-terrestre. Potrebbe esserci sempre stata quando ha incontrato Elvis Presley, Richard Nixon, John Lennon e John F. Kennedy. Oppure è stata il suo angelo custode. Zemeckis incrocia Frank Capra. Anche il suo uomo comune diventa un eroe e lascia una traccia fondamentale della sua presenza nella storia del proprio paese. Dopo Kevin Costner, anche Tom Hanks diventa l’unico attore che può essere un po’ Jimmy Stewart e un po’ Gary Cooper. Sulla panchina comincia tutto. Quando la piuma arriva a Forrest, si posa inizialmente sulle sue scarpe.
Proprio dai piedi del protagonista, e da tutte le paia di calzature indossate (“quante scarpe ho messo io”) che parte la travolgente cavalcata di un film che ha uno degli inizi più travolgenti ed emozionanti ogni volta che si rivedono. Perché per affrontare ogni volta l’apertura di Forrest Gump e l’effetto che fa, bisogna già averlo visto più volte. Così diventa ancora più bello. Si conosce già quello che gli è successo ma poi è come vederlo per la prima volta. Sì, è un’avventura trascinante come quella nella giungla di All’inseguimento della pietra verde. Ma ci sono anche i fantasmi del cinema statunitense degli anni ’40, tra Dieterle (Il ritratto di Jennie), Cromwell (Il villino incantato) e Mankiewicz (Il fantasma e la signora Muir). Probabilmente è il film di Zemeckis sul ‘cinema nel cinema’ mai dichiarato. Gli occhi di Forrest/Tom Hanks non sono i suoi. Ma sono quello che lo accompagnano in uno dei suoi viaggi indimenticabili e poi in quelli ‘performing capture’ degli anni Duemila. E a ogni visione, la piuma potrebbe dirigere qualcosa di completamente diverso. Sì, ogni volta Forrest Gump è un nuovo film.
Il film
Forrest Gump
Commedia - USA 1994 - durata 140’
Titolo originale: Forrest Gump
Regia: Robert Zemeckis
Con Tom Hanks, Robin Wright, Gary Sinise, Sally Field, Mykelti Williamson
in TV: 17/12/2024 - Sky Cinema Drama - Ore 05.05
in streaming: su Now TV Sky Go Apple TV Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video Timvision Microsoft Store
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta