Ho sempre sognato di proiettare qualcosa di Ruben Östlund (probabilmente Play) in un cineforum radical chic, per trasformare le vignette invisibili sopra le teste degli spettatori in colore verde e grassetto (se non l’avete capita, recuperate Asterix e la zizzania, poi mi ringrazierete). D’altronde, non abbiamo più Marco Ferreri e ci dobbiamo accontentare degli agent provocateur dei giorni nostri.

Woody Harrelson
Triangle of Sadness (2022) Woody Harrelson

Ancora efficaci, a giudicare dalle reazioni scatenate dalla 75ª Palma d’oro assegnata a Triangle of Sadness, la seconda per Östlund (affronto!). In pochi e irresistibili minuti, in cui veniamo a conoscenza dei due fotomodelli protagonisti della nostra storia, è già chiaro che Östlund sta per suonare lo stesso riff di chitarra, elementare ma necessario come uno dei Black Sabbath: la disparità sociale, trascurata nella vacuità del contemporaneo; il ferino che alberga in noi, represso ma sempre presente; la collisione tra istanze marxiste e pervicace anelito al consumismo insito nella natura umana, risolvibile solo in un contesto di reset apocalittico.

Harris Dickinson, Charlbi Dean
Triangle of Sadness (2022) Harris Dickinson, Charlbi Dean

Quando quest’ultimo arriva, Östlund ha apparecchiato la tavola per gli ospiti che ha da sempre desiderato. E poco importa se per farlo riscaldi qualche pietanza già cucinata dai Monty Python, con il vomito di Il senso della vita e la crociera catastrofica per ricchi epuloni dell’indimenticabile Le incredibili avventure del signor Grand... Nelle sue allegorie grevi e nella sua avversione tutta scandinava per l’ipocrita modello liberal americano (c’è un forte legame invisibile tra Östlund e Roy Andersson, apparentemente così distanti) c’è più lucida verità che in quasi tutto il cinema blasé che ci è toccato negli ultimi anni. 

Autore

Emanuele Sacchi

Nato nella città delle due discoteche e 106 farmacie, presto smarrito nei meandri del rock e del cinematografo. È ingegnere informatico, benché si finga pensatore umanista. Giornalista e critico cinematografico e musicale, collabora con FilmTvMYmovies.itBlow Up e il dizionario Il Mereghetti. Selezionatore per il Festival dei Popoli di Firenze, cura la sezione Let The Music Play, dedicata al documentario musicale. Ha contribuito a diversi saggi e pubblicazioni sul cinema ed è autore di 50x35mm. Soundtrack Rumorose (Homework, 2016), con Stefano Locati di Il nuovo cinema di Hong Kong. Voci e sguardi oltre l'handover (Bietti, 2014) e con Francesca Monti di Richard Linklater. La deriva del sogno americano (Bietti, 2017). Film: Apocalypse Now (ma non Redux). Album: Forever Changes dei Love (anche per il titolo).

Il film

locandina Triangle of Sadness

Triangle of Sadness

Commedia - Svezia 2022 - durata 149’

Titolo originale: Triangle of Sadness

Regia: Ruben Östlund

Con Woody Harrelson, Harris Dickinson, Charlbi Dean, Zlatko Buric, Oliver Ford Davies, Iris Berben

Al cinema: Uscita in Italia il 27/10/2022

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