Guida per riconoscere il tuo instant cult: una gustosa divisione in capitoli; un incipit spiazzante, un finale all’altezza e magari pure circolare; protagonisti, simboli e tormentoni d’immediata portata iconica; colpi di scena calibrati al millimetro, pur senza esagerare; un’autoconsapevolezza tale da permettersi il citazionismo, ma senza che i richiami prendano il sopravvento sulla materia originale.

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Immagine di Nido di vipere (2020) in sala dal 15/09


Nido di vipere esordio del sudcoreano Kim Yong-hoon presentato all’edizione online del Far East Film Festival 2020, queste carte le ha tutte in regola, dai personaggi azzeccati (il truce sicario di pochissime parole, la solare dark lady doppiogiochista) ai segni ricorsivi (il tatuaggio dello squalo) alle esclamazioni pronte per una t-shirt («fottute Lucky Strike!»).

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Immagine di Nido di vipere (2020) in sala dal 15/09


Stritolati in una struttura narrativa che si fa via via gioco degli specchi, delle parti, dei piani temporali (non è soltanto un’ambita valigetta griffata Louis Vuitton a strizzare l’occhio a Pulp Fiction...), un impiegato di una spa in bolletta, un funzionario doganale in debito, una ragazza maltrattata dal marito, uno spanato immigrato cinese e una misteriosa e letale fuggitiva sono bestie che si aggrappano a qualsiasi cosa (Beasts Clawing at Straws).

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Immagine di Nido di vipere (2020) in sala dal 15/09


E tali potrebbero diventare, al momento giusto, tutti gli ordinary man o woman che si trascinano inconsapevoli sullo sfondo, a ribadire, nella corrente magmatica di generi variabili (commedia nera, noir, thriller), la costante di un’universale avidità, carattere immutabile della guerra, appunto circolare giacché eterna, fra poveracci.

Autore

Fiaba Di Martino

Fiaba riceve in fasce un nome lezioso che le profetizza l'amore per le storie, nel cinema, sul cinema e del cinema: a dieci anni vota i film disegnando a matita i pollici di Film Tv accanto ai biglietti della multisala più bella di sempre, l'Arcadia; di lì a poco si innamora delle finestre di Hitchcock, degli occhi di Jean Gabin e dell'aplomb di Lauren Bacall, e lo urla al mondo prima dal giornalino scolastico del classico poi dai siti web (MyMovies, Players, PositifCinema, BestMovie.it), mentre frequenta corsi di scrittura alla Scuola Civica di Cinema milanese e scrive un libro su Xavier Dolan con la collega positivista Laura Delle Vedove. Lost in translation nello stereo totale, ritrova se stessa nella pioggia di Madison County, nelle lettere di Gramsci, nelle ferite di David Grossman, nelle urla liberatorie di Sion Sono, nelle risate di Shosanna Dreyfus, nei silenzi di Antonioni, nelle parole di Frances Ha («non sono ancora una vera persona») e nello spazio tra i titoli di testa e quelli di coda.

IL FILM

locandina Nido di vipere

Nido di vipere

Drammatico - Corea del Sud 2020 - durata 109’

Titolo originale: Ji-pu-ra-gi-ra-do jap-go-sip-eun jim-seung-deul

Regia: Kim Yong-Hoon

Con Woo-sung Jung, Do-Yeon Jeon, Yuh-jung Youn, Seong-woo Bae, Hyun-been Shin, Man-sik Jeong

Al cinema: Uscita in Italia il 15/09/2022

in streaming: su Apple TV Amazon Video