Superamici

Il (super)cane è il miglior amico del (super)uomo? Così pensa Krypto (in originale con la voce di The Rock, da noi di Lillo), il super-labrador di Superman, inviato con lui infante sulla Terra da Krypton e da allora suo fedele compagno, anche nella lotta al crimine.

E così è effettivamente, fino a quando non entra in scena Lois Lane, facendolo passare in secondo piano. Premessa divertente per una variante animata meno musona dell’universo cinematografico live action DC attuale, che scherza con i santi di casa (oltre Superman, anche Batman e l’intera Justice League) e strizza l’occhio al filone sempreverde (per i bambini, almeno) degli animali parlanti.

Dietro s’intravedono i ragazzacci (cum juicio, però) di WAG, cioè lo studio di animazione Warner, che ci ha già regalato i The LEGO Movie. Qui ci si tara sui target più giovani, con qualche contentino per i genitori (la gattina super-criminale che cita Freddy Krueger e I guerrieri della notte) e uno stile elegantemente vintage, memore dei classici cartoon DC anni 90 (e pure del Superman anni 70 di Donner).

Infatti, il porcellino d’india Lulu, che tiene in scacco l’intera Justice League per fare colpo sul suo idolo Lex Luthor, riporta felicemente alle intemerate di The Suicide Squad (quello di James Gunn). Elettrizza meno il racconto di formazione sotto la superficie, con Krypto che deve riscoprirsi cane non solo super, anche in relazione ai propri simili, ma è azzeccato il gruppo di animali domestici goffi e disfunzionali suoi compagni d’avventura, resi loro malgrado super dalla kryptonite arancione, pronti a diventare i pet dei membri della Justice League, primo fra tutti il boxer Asso neo bat-segugio. 

Il film