Nel film Girl – Vendetta senza nome, in onda su Rai 4 l’11 dicembre, il regista e sceneggiatore Chad Faust costruisce una storia cruda, scarna e piena di tensione, ambientata in un’America dimenticata. Il film parte da una premessa semplice: una ragazza torna nella sua cittadina natale per uccidere il padre che l’ha abbandonata e traumatizzata. Ma il viaggio che sembrava segnato da una vendetta chiara si trasforma presto in un percorso denso di segreti familiari, ambiguità morali e identità sfilacciate.


Nonostante l’impianto minimalista e una regia che punta più sul tono che sulla complessità narrativa, Girl – Vendetta senza nome cerca di raccontare una storia di sangue e radici attraverso una protagonista muta, solitaria, ma armata di una volontà ferrea.

Bella Thorne
Girl - Vendetta senza nome (2020) Bella Thorne

Chi è, davvero, la protagonista?

La protagonista del film di Rai 4 Girl – Vendetta senza nome interpretata da Bella Thorne non ha nome. Viene identificata solo come Girl, ragazza. Ed è proprio in questa scelta di annullamento dell’identità che risiede uno dei punti centrali del film: la ragazza è una figura archetipica, spogliata di riferimenti precisi, quasi fosse un simbolo della rabbia giovanile compressa, cresciuta all’ombra di un padre assente e di una madre traumatizzata (Elizabeth Saunders). Bella Thorne affronta il ruolo con un’energia trattenuta, dando corpo a un personaggio che si muove tra la fragilità emotiva e l’istinto di sopravvivenza, tra il bisogno di verità e quello di giustizia. Non è l’eroina perfetta, né una vittima da compatire. È un’anima ferita che cerca risposte in una terra dove nessuno sembra averne.


Il suo ingresso nel paese, Golden County, è il primo passo verso una discesa nell’abisso: trova il padre già morto, impiccato come un segnale che tutto è già iniziato senza di lei. E quel padre, che doveva essere il bersaglio, diventa il fantasma di un mistero molto più intricato. Girl è costretta a muoversi tra apparenze ingannevoli, incontri ostili, una comunità che la rifiuta e una memoria familiare corrotta.


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Il lato oscuro della famiglia

Nel piccolo universo marcio che il film di Rai 4 Girl – Vendetta senza nome mostra, i personaggi secondari incarnano diverse forme di corruzione morale e ambiguità. Mickey Rourke dà corpo a uno sceriffo minaccioso e cupo, una figura d’autorità che invece di proteggere diventa predatrice. Il suo volto segnato, la voce roca, la presenza quasi spettrale, fanno di lui un personaggio che incarna la fine di ogni legge possibile, un simbolo del potere deviato.


Accanto a lui c’è Charmer, interpretato dallo stesso Chad Faust, personaggio sfuggente che affascina e inquieta, un fratello del padre di Girl che mescola ironia e violenza, desiderio e minaccia. È nelle interazioni tra Girl e Charmer che il film tocca alcuni dei suoi momenti più riusciti, sospesi tra attrazione, pericolo e improvvise esplosioni di violenza.


E poi c’è la madre. Figura centrale ma sempre distante, che inizialmente si presenta come vittima ma che, nella seconda parte del film, rivela di avere più zone d’ombra di quanto Girl si aspettasse. L’assenza di flashback o scene del padre rende ancora più netta questa ambiguità: tutto ciò che Girl sa, lo ha appreso da altri. Quando la verità emerge, è chiaro che ogni suo passo è stato mosso da una narrativa familiare manipolata.

Chad Faust
Girl - Vendetta senza nome (2020) Chad Faust

Sotto la polvere del Sud

Il film di Rai 4 Girl – Vendetta senza nome lavora dentro le convenzioni del thriller rurale e del noir contemporaneo, ma prova a parlare anche di radici, vendetta e identità. L’ambientazione, con i suoi paesaggi spenti e le case che cadono a pezzi, non è solo sfondo, ma personaggio attivo. Golden County è una terra dimenticata, sospesa tra passato e morte. È in questo spazio che il film esplora il concetto di eredità: cosa ci resta di chi ci ha cresciuto, o distrutto? Quanto è davvero nostro il dolore che portiamo?


Il film riflette su come i miti familiari possono essere costruiti e distorti, su come l’odio possa essere tramandato tanto quanto l’amore. Girl scopre che non tutto è come le è stato raccontato. Il padre che voleva uccidere forse le aveva lasciato dei soldi, un futuro. La madre, che l’ha cresciuta con rancore, forse aveva qualcosa da nascondere. I fratelli, che la ostacolano, sono in realtà i suoi zii. È una spirale di relazioni incrociate dove il confine tra vittima e carnefice si dissolve.

La vendetta, inizialmente unico motore narrativo, lascia spazio a un interrogativo più ampio: chi sei quando scopri che la tua storia non è quella che credevi?

La forma del buio

Visivamente, il film di Rai 4 Girl – Vendetta senza nome gioca con luci basse, atmosfere opprimenti, e una fotografia che rifiuta ogni estetica levigata. Il tono è sporco, volutamente cupo. Questa scelta, però, non sempre funziona: molte scene sono talmente buie da risultare poco leggibili, e alcuni momenti d’azione perdono efficacia. Tuttavia, Faust riesce a costruire sequenze fisiche ben congegnate (come la lotta nella lavanderia) e a mantenere un certo ritmo nella narrazione, nonostante alcune lentezze.


I nomi dei personaggi, o meglio, la loro assenza, è una trovata stilistica che divide. Da un lato, contribuisce a creare un’atmosfera da fiaba moderna e violenta, dove i ruoli contano più dei nomi. Dall’altro, questa scelta rischia di impedire un legame emotivo più profondo con i protagonisti. In un film già distaccato nella forma, l’assenza di identità precise raffredda ulteriormente il coinvolgimento.

Un’eco che rimane

Girl – Vendetta senza nome è un film che lavora con pochi strumenti, ma li usa con determinazione. Non è un’opera rivoluzionaria né priva di difetti: la trama è prevedibile, i personaggi secondari sono poco sviluppati e alcune soluzioni narrative risultano affrettate. Tuttavia, resta una visione intensa, ruvida, con una protagonista credibile e una regia che, pur nel minimalismo, dimostra coerenza.


È un film che parla di cosa succede quando torni a casa con l’idea di chiudere un conto e ti accorgi che quel conto non è mai stato tuo, ma ti è stato cucito addosso da altri. E in questo, anche se non grida forte, il film di Rai 4 Girl – Vendetta senza nome lascia il segno. Forse il cinema americano indipendente non ha trovato un nuovo capolavoro, ma ha riscoperto un racconto essenziale, dove anche un’ascia può diventare lo strumento per spezzare le catene invisibili dell’eredità familiare.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Girl - Vendetta senza nome

Girl - Vendetta senza nome

Thriller - USA 2020 - durata 92’

Titolo originale: Girl

Regia: Chad Faust

Con Bella Thorne, Mickey Rourke, Chad Faust, Glen Gould, Lanette Ware, Elizabeth Saunders

in TV: 11/12/2025 - Rai 4 - Ore 21.20

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