Mentre Billy attraversa a piedi la stessa piazza di Ritorno al futuro, solo coperta di neve, dopo aver gettato un’occhiata a un cartellone che pubblicizza un clone di Indiana Jones e il tempio maledetto, scorgiamo la prova definitiva di qualcosa che abbiamo sempre sospettato: i film Amblin Entertainment si svolgono tutti nel medesimo universo. E quell’universo, per una serie di convergenze miracolose, è pure il nostro. La cameretta di Billy, protagonista di Gremlins e (s)fortunato possessore di un mogwai, assomiglia dannatamente a quella del piccolo Elliott di E.T. L’extraterrestre, e anche se la casa di I Goonies è chiaramente situata sulla costa del Pacifico, ce la immaginiamo esattamente come quella dei Peltzer, bardata a festa per Natale.

Televisori in camera e vhs consumate, lenzuola coperte di briciole, pareti tappezzate di poster e soprattutto un’abbuffata di giocattoli, libri, fumetti: l’infanzia e l’adolescenza degli anni 80 si propone molto simile al di qua e al di là dell’Oceano, così che lo schermo (del cinema o della tv) possa funzionare da portale spaziotemporale, catapultando lo spettatore da un mondo all’altro. Lo spettatore giovane: l’universo Amblin si offre ai ragazzi designandoli come destinatari primari e privilegiati, e pazienza per tutti gli altri. Mette la camera ad altezza di bambino, abbandona spesso gli adulti lievemente fuori fuoco. E soprattutto promette cose straordinarie a personaggi ordinari, purché abbiano saputo conservarsi il senso di meraviglia dell’infanzia senza troppo ammaccarlo. La scuola Spielberg post New Hollywood (e post invenzione del blockbuster estivo con Lo squalo) si adagia fertile nello spensierato consumismo Eighties, mettendo tutta la propria travolgente cinefilia al servizio dell’intrattenimento puro (ma per nulla stupido).

E Joe Dante - che come molti colleghi neohollywoodiani si è formato con Roger Corman - è, tra gli autori del filone, quello con l’anima più anarchicamente horror. Anche se lo script di Chris Columbus viene edulcorato da papà Spielberg (il mogwai Gizmo, in origine, sarebbe dovuto diventare un gremlin cattivo e uccidere trucidamente la mamma di Billy, giusto in tempo perché il ragazzo ne vedesse la testa mozzata rotolare giù dalle scale), uno spirito felicemente terrorizzante scorre nelle vene di Gremlins: perché i bambini non hanno paura di avere paura, e perché Dante trova la quadra perfetta per unire fiaba nerissima e satira sociale. I gremlins messi su carta, la prima volta, da Roald Dahl (ma nati durante la Seconda guerra mondiale nelle superstizioni dei piloti della RAF, tra cui militò anche lo scrittore inglese) sono l’evoluzione crudele dell’adorabile e coccoloso animaletto ricevuto per Natale («il regalo perfetto», e infatti il papà di Billy, inventore fallito, vede istantaneamente nella facile riproducibilità dei mostriciattoli la possibilità di fare i soldi), lo specchio deformante di un edonismo sfrenato che annichilisce tutto e tutti in nome di un godimento inarrestabile.

Dante, poi, intesse l’autoreferenziale universo Amblin con la storia del cinema, disseminando citazioni testuali (La vita è meravigliosa sul tavolo della cucina, L’invasione degli ultracorpi davanti al letto) e rimandi culturali, fino all’apoteosi della sequenza cult: un esercito di voraci gremlins che si placa (più o meno) guardando Biancaneve e i sette nani. Le sorti di tutto si risolvono dentro un cinema; ai peggiori villain resta solo il centro commerciale. E al bimbo che è in noi la speranza che, se non strapazziamo troppo il nostro sense of wonder, forse un giorno saremo pronti davvero alla responsabilità di avere un mogwai.
Il film
Gremlins
Fantasy - Usa 1984 - durata 105’
Titolo originale: Gremlins
Regia: Joe Dante
Con Zach Galligan, Phoebe Cates, Hoyt Axton, Don Steele, Susan Burgess
Al cinema: Uscita in Italia il 13/11/2023
in streaming: su Timvision Google Play Movies Rakuten TV Prime Video Apple TV Chili Amazon Video


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