«È una cosa formidabile! Sono molto contento che Fuori Orario - Cose (mai) viste abbia voluto dedicare spazio ai due capitoli di I diari di Angela - Noi due cineasti. Ora sto preparando la terza parte. Era quasi pronta, poi la pandemia mi ha bloccato. Ora per me l’importante è finirla e poi vedrò come mostrarla». Così Yervant Gianikian a riguardo di Cinema anni vita - Omaggio a Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, il doppio programma presentato le notti del 10 11 marzo 2023 su Rai3.

Ezio Raimondi nel saggio intitolato Un’etica del lettore scrive che «un testo è un segno di vita cui si deve continuare a dare vita». Anche lei si è sentito investito di un simile mandato una volta che, dopo la sua morte, i diari di Angela non potevano più essere scritti?
È un pensiero molto bello quello espresso da Raimondi e sembra raccontare esattamente il mio caso. L’ho scritto, l’ho detto e ribadito, anche nella conversazione con Roberto Turigliatto che seguirà la messa in onda della prima parte di I diari di Angela, che la mia promessa, appena Angela se n’è andata, è stata quella di andare avanti, continuando a lavorare insieme sui materiali. I suoi scritti e i suoi disegni mi sostengono a continuare questo grande sforzo.

Angela Ricci Lucchi, Yervant Gianikian
I diari di Angela - Noi due cineasti. Capitolo Terzo (2025) Angela Ricci Lucchi, Yervant Gianikian

Per questo dittico ha attinto a un archivio un po’ diverso rispetto a quelli con cui vi siete confrontati in passato, cioè il vostro personale. Rispetto a questo ha adottato lo stesso approccio analitico dei lavori precedenti o ha dovuto in qualche modo cambiare sguardo?
Un po’ entrambe le cose. Volevo precisare, però, che, in realtà, con Ritorno a Khodorciur - Diario armeno avevamo già lavorato con del materiale che aveva per noi un alto valore affettivo: gli scritti di mio padre, sopravvissuto al genocidio del 1915, di quando tornò nel suo paese dopo la drammatica fuga. Con I diari di Angela ho avuto modo di rimettere ordine: non avevamo mai visto con sistematicità quello che andavamo a girare. 

Che effetto le ha fatto leggere di sé in terza persona, e, quindi, in un certo senso, vedersi attraverso gli occhi di Angela?
È una bella descrizione a cui non avevo pensato, ma che effettivamente corrisponde a ciò che ho provato: è quello che mi succede quando riapro quelle pagine. Così come mi colpisce constatare che molte delle questioni lì già toccate siano oggi più sensibili di allora: penso a tutti gli scritti riguardanti il progetto, ancora non concluso, di un grande film sulla Russia. È difficile confrontarsi adesso con quanto raccolto rispetto a una guerra in corso che sembra infinita. Oppure quando rileggo dell’intenzione che avevamo di trovare in Kurdistan i luoghi in cui è stata dispersa la famiglia di mio padre, che sono quelli delle fosse comuni degli armeni. Posti distrutti dall’ultimo terremoto. Ora è tutto sparito.

Autore

Matteo Marelli

«Il critico non fa il cinema, ci va. La sua grandezza – non il suo limite – è questa: teniamocela stretta»

Il film

locandina I diari di Angela - Noi due cineasti. Capitolo Terzo

I diari di Angela - Noi due cineasti. Capitolo Terzo

Documentario - Italia 2025 - durata 120’

Regia: Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi