Con Lo squalo nasce il blockbuster moderno, come lo conosciamo oggi. Due anni prima di Guerre stellari (che adesso com’è noto si chiama Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza). Finisce la New Hollywood, o quanto meno si avvia alla conclusione (mancano ancora all’appello giusto un paio di fondamentali conspiracy movie). Un film cesura, un film ponte.

Un precedente, con il quale tutta la Hollywood successiva è costretta a fare i conti, a partire dalla scommessa - vinta - di un tam-tam promozionale dispendiosissimo e articolatissimo. Per capirci: il celeberrimo flop di I cancelli del cielo, che segna un decisivo giro di boa per il mercato hollywoodiano, “nasce” già qui, ben cinque anni prima. A questo proposito, Spielberg, genio e diavolo, capisce, intuisce, prevede già tutto, specialmente dopo il fallimento al botteghino (con coro di critiche feroci, ad eccezione di Pauline Kael) di Sugarland Express.

Insomma, Lo squalo rappresenta un patto firmato col demonio (del capitale, del commercio, dello spettacolo, della tecnica). Risultato? Che tutti vorremmo firmarlo, un patto così. E che ne vorremmo di più anche oggi, di patti così. E poi c’è Roy Scheider. Postilla senza vergogna: dei tre sequel, il primo e il secondo sono dei piccolissimi cult (specialmente Lo squalo 3: chi lo vide in sala con gli occhialini traballanti del 3-D sa perché).
Il film
Lo squalo
Thriller - USA 1975 - durata 125’
Titolo originale: Jaws
Regia: Steven Spielberg
Con Robert Shaw, Roy Scheider, Richard Dreyfuss, Lorraine Gary
in streaming: su Now TV Sky Go Apple TV Microsoft Store Google Play Movies Amazon Video Netflix Netflix Basic Ads
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