Avvertenza: se siete stufi del cliché del detective tutto genio & sregolatezza, arroganza e intuito, e avete raggiunto la saturazione degli pseudo Sherlock Holmes già all’altezza del dottor House, allora Dept. Q non fa per voi.

Se invece non disdegnate di dare una chance all’ennesimo sbirro con fiuto infallibile e personalità impossibile, non ve ne pentirete: Carl Morck, nato dalla penna dell’autore di nordic noir Jussi Adler-Olsen (la sua serie sulla Sezione Q, edita in Italia da Feltrinelli, è già all’origine di una fortunata saga cinematografica danese) e qui trasformato in bisbetico inglese trapiantato in Scozia (NB: meglio optare per la lingua originale), è irresistibile, grazie all’interpretazione spigolosa di Matthew Goode e alla scrittura solida del co-creatore Scott Frank, già ideatore del fenomeno La regina degli scacchi ma soprattutto penna hollywoodiana per titoli come Out of Sight e Minority Report.

Dopo un agguato che costa la vita a un collega e le gambe al suo migliore amico, il già poco popolare Morck viene relegato nei sotterranei della centrale di polizia, davanti a sé gli scatoloni dei casi chiusi e l’incarico di risolverne almeno uno per far bella figura con i politici che hanno sovvenzionato l’operazione. Sarcastico e cinico, Sherlock/Morck ha pure il suo bravo Watson, il compassato ed efficientissimo rifugiato siriano Akram (l’ottimo Alexej Manvelov), e insieme a una giovane collega con sindrome da stress post traumatico compongono la classica squadra sgangherata che però conviene non sottovalutare: ci mettono un’intera stagione (di serialità godibilmente vecchio stile, giusto un pizzico diluita) a risolvere il primo caso, ma siamo certi che li rivedremo.
La serie tv
Dept. Q - Sezione casi irrisolti
Thriller - Gran Bretagna 2025 - durata 53’
Titolo originale: Dept. Q
Con Matthew Goode, Scott Frank, Chloe Pirrie, Steven Miller, Jamie Sives, Mark Bonnar
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
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