Presenza fatata, materializzazione di un incanto delicato, Carolina Sala sa mutare di pelle, farne alabastro oppure vetro, come da titolo del suo primo film dov’era già protagonista assoluta, principessa Gen Z in cerca di una libertà oltre la cameretta-teca-torre. Non ci sta, a rimaner imbrigliata nella categoria di bella statuina, Carolina, che, oggi venticinquenne, sa tirar di fioretto e salire sul ring coi mostri sacri (ha portato a teatro Sogno di una notte di mezza estate, La bisbetica domata, Macbeth...). Se il grande pubblico l’ha conosciuta come letterata tentazione nella serie Netflix Fedeltà, a Sala è bastato poco per soffiar via la minaccia di typecasting, convincendo Pappi Corsicato (Perfetta illusione) e Contarello (L’infinito, ora al cinema). L’abbiamo incontrata.

QUESTIONARIO
- Come è avvenuta la tua educazione alle immagini: guardavi soprattutto la tv, il cinema o le piattaforme?
Sicuramente è avvenuta tramite la sala, che ho sempre frequentato moltissimo fin da piccola. Andavo al cinema più volte a settimana, ed è stato allora che per me è scattato l’innamoramento. - La folgorazione per la recitazione: come è scattata e perché?
Non so isolare precisamente un momento, posso dirti che c’è stata fin da bambina un’attrazione che mi portava a infilarmi in qualsiasi situazione potesse coinvolgere l’atto del recitare: dagli spettacoli finali al GREST ai corsi di teatro, ai quali ho partecipato dall’adolescenza in poi. Il teatro è un luogo che mi ha fatta sempre sentire bene, percependolo come lo spazio in cui riuscire realmente a esprimermi - può sembrare una banalità, ma è profondamente vero. Lì tutte le cose trovavano un loro ordine, un loro senso; e se a scuola mi sentivo strana, sul palco mi sentivo nel posto giusto.
Vetro - Come sei arrivata a fare questo mestiere?
A 15 anni ho iniziato a praticare più seriamente l’attività teatrale e ho cominciato a frequentare l’Accademia Da Ponte, in provincia di Treviso, dove ho mosso i primi passi. Portavamo in tournée diversi spettacoli; e a un certo punto, tra i 17 e i 18 anni, il mio attuale agente vide una delle mie performance teatrali e decise di prendermi nella sua agenzia. Andavo su e giù attraverso Roma, dal Veneto, per fare provini, poi, durante l’ultimo anno di liceo e proprio mentre davo l’esame di maturità, ho girato il mio primo progetto, Pezzi unici di Cinzia TH Torrini. - Quali sono le differenze che hai riscontrato maggiormente fra il set televisivo e quello cinematografico?
Ci pensavo spesso, ultimamente, è una domanda che capita anche a noi attori di porsi, e ti direi che è soprattutto una discrepanza a livello di tempistiche. Di frequente i ritmi televisivi sono più serrati e devono quindi trovarti fin da subito molto preparata; capita che si abbia poco margine per indugiare e sperimentare. Mentre girare un film è un’operazione più circoscritta, per le serie tv devi tenere a mente varie scene di molteplici episodi, delle quali è impossibile avere il bandolo tutto in una volta, perciò devi essere in grado di organizzarle nella tua memoria. Io mi alleno a crearmi delle “mappe” mentali per ricordarmi man mano dove sono e cosa sto facendo. È tutto segmentato, a differenza del film che, come uno spettacolo, puoi anche mandare interamente a memoria.
Noi anni luce (2023) Rocco Fasano, Carolina Sala - Leggi riviste, cartacee e/o online, di critica cinematografica? Ti interessano?
Devo essere sincera, no, o meglio: mi piace molto, dopo aver visto un film, leggere interviste e confrontarmi su analisi altrui, anche se apprezzo soprattutto il confronto umano e diretto, quindi quello che posso avere di persona. Se si tratta invece di miei lavori preferisco evitare, mantenere un distacco per tutelarmi. - Come ti approcci alla storia del cinema? L’hai esplorata da autodidatta o seguendo una logica più accademica?
Al momento ho studiato alla Ca’Foscari Conservazione dei beni culturali e Storia dell’arte, ma ho dato anche esami di cinema (e teoria del cinema) per approfondirlo. Uno studio che ho trovato davvero interessante, pur non sviluppando una passione a riguardo, forse perché a volte sento che c’è una distanza davvero forte tra la teoria e l’effettiva pratica del fare cinema. Rimane però una materia affascinante.
Fedeltà (2022) Lucrezia Guidone, Michele Riondino - Come descriveresti il tuo metodo d’attrice?
Non credo di avere un metodo unico, ricorrente, nel senso che ogni progetto ne chiama uno. In realtà ciò che faccio sempre è leggere allo sfinimento la sceneggiatura, ma soprattutto è per me sacra la prima volta che mi approccio al copione, perché è il momento in cui riesco a capire quali sono i punti chiave della storia, che mi colpiscono e mi rimangono. Per il resto cerco di adattarmi a quel che mi serve per arrivare al personaggio: a volte lo trovo attraverso la musica, i movimenti, altre informandomi da un punto di vista più teorico. - Dimmi tre registi senza i quali non puoi vivere e tre interpreti che ti hanno formato.
Registi: Stanley Kubrick, Francis Ford Coppola, David Lynch. Attori: Monica Vitti, Marcello Mastroianni, Frances McDormand.
L'Infinito (2025) Carolina Sala - Condividi un ricordo da un set che hai particolarmente a cuore.
La prima volta che ci sono stata, su un set: un momento che magari per qualcuno è una delusione, perché sbirci dietro la magia, ma che per me è stato stupendo, oltre che divertente. All’inizio le riprese sono complicate, perché devi introiettare meccanismi di un mondo a parte, che sono propri di quello specifico ambiente e non sempre immediati. Ma quando sono sul set, mi sento a casa. - Qual è il tuo film della vita, il primo a cui pensi con affetto?
Mood Indigo di Michel Gondry.
Filmografia ragionata & commentata
Vetro
Thriller - Italia 2022 - durata 90’
Regia: Domenico Croce
Con Carolina Sala, Tommaso Ragno, Marouane Zotti
Al cinema: Uscita in Italia il 07/04/2022
in streaming: su Now TV Apple TV Google Play Movies Amazon Video Timvision Rakuten TV
Noi anni luce
Drammatico - Italia 2023 - durata 90’
Regia: Tiziano Russo
Con Carolina Sala, Rocco Fasano, Caterina Guzzanti, Fabio Troiano
Al cinema: Uscita in Italia il 27/07/2023
in streaming: su Prime Video Apple TV Google Play Movies Amazon Video Rakuten TV
L'Infinito
Drammatico - Italia 2025 - durata 91’
Regia: Umberto Contarello
Con Umberto Contarello, Eric Claire, Carolina Sala, Margherita Rebeggiani, Lea Gramsdorff, Stefania Barca
Al cinema: Uscita in Italia il 15/05/2025