La domenica muoiono più persone, al cinema dal 19 giugno con Fandango, non è un film che si presenta con inchini. Entra semmai in scena a torso nudo, piangendo, senza trucco, senza filtro. Ti mette subito davanti a qualcosa che il cinema evita: la vulnerabilità che fa rumore. Il corpo fuori norma. L’uomo che soffre senza virilità da copione. E da lì non si torna indietro.


È l’esordio alla regia di Iair Said, attore e casting director argentino, ed è già un manifesto. Non per quello che dichiara, ma per quello che mostra con ostinazione: che il dolore non è elegante, che la famiglia non è una consolazione, che nessuno è tenuto a essere simpatico per meritarsi l’amore.

Rita Cortese, Antonia Zegers, Iair Said
La domenica muoiono più persone (2024) Rita Cortese, Antonia Zegers, Iair Said

Piccoli drammi, grandi crolli

David, il protagonista del film La domenica muoiono più persone interpretato dallo stesso Said, è un uomo goffo, sovrappeso, scorbutico, gay, ebreo e fragile. Un anti-eroe come non se ne vedono quasi mai, soprattutto non come protagonisti. Suo padre sta morendo. Ma il film non parla tanto di morte quanto della difficoltà di stare al mondo mentre accade. Di affrontare una famiglia logorata, una fede vissuta come abitudine, e un’identità che non si vuole spiegare più a nessuno.


Il tutto ruota attorno al pendolo emotivo del lutto, come spiega lo stesso Said: «Penso che il lutto sia così. Passiamo costantemente da uno stato emotivo all’altro, mentre cerchiamo di andare avanti. Si avanza e poi si arretra, è questo il movimento del pendolo».

David: un corpo che fa rumore

La sequenza d’apertura del film La domenica muoiono più persone è spiazzante: David piange, a torso nudo, in una stanza vuota. Corpo grosso, nudo, sofferente. Non un corpo da cinema. Non uno che ti aspetti di vedere piangere, almeno non da così vicino.


«Molte persone si sentono a disagio quando guardano quella scena, mentre altre la considerano un atto di coraggio. Mostrare un corpo sovrappeso al cinema è un atto di coraggio? Sì, lo è, purtroppo. Se il personaggio fosse stato interpretato da Louis Garrel o Timothée Chalamet, nessuno si sarebbe sentito a disagio», ha sottolineato il regista.


La potenza della scena non sta nella provocazione, ma nella normalità negata. Non siamo abituati a vedere uomini “grassi” che soffrono per amore, che piangono davanti alla videocamera. Questo è già un gesto politico. Ma Said non cerca lo scandalo, cerca la verità.


«Tutto quello che posso dire è che, dal momento in cui ho scritto la sceneggiatura fino a quando ho scelto le attrici, ero certo di voler mostrare corpi grassi e tristi. Come nella vita».

Iair Said
La domenica muoiono più persone (2024) Iair Said

Famiglia e identità: silenzi e affetti stonati

Il contesto familiare del film La domenica muoiono più persone è ebreo e praticante, ma non oppressivo. L’omosessualità di David non è un problema. Non è neanche una questione. E proprio per questo, pesa.

«Essere omosessuali non è facile. Ma nemmeno essere ebrei lo è. Ho voluto raccontare una storia in cui l’accento non fosse sul conflitto. David avrà sicuramente seppellito qualcosa dentro di sé, legato al fatto che la sua vita è stata diversa. Ma oggi, almeno, non sembra un problema», dichiara il regista.


La madre Dora (Rita Cortese), la zia Silvia (Antonia Zegers) e la sorella Elisa (Juliana Gattas) sono personaggi complessi, umani, né caricaturali né santificati. Il culmine delle dinamiche familiari è il pranzo di Pessa’h, in cui per un attimo si ride e si canta, anche se a tavola manca qualcuno.


«Pessa’h, la Pasqua ebraica, è liberazione. Qualcosa in quel momento permette alla famiglia di liberarsi dal dolore, dai pensieri, dal lutto. Anche se solo per un attimo».

L’eutanasia: il tabù che tocca da vicino

Il tema dell’eutanasia emerge, mai come elemento di denuncia, ma come riflessione personale. Il padre di David soffre da anni, e la famiglia si interroga sul confine tra compassione e abbandono.

«Non so davvero cosa penso dell’eutanasia, né perché ho deciso di parlarne. [...] C’è qualcosa di egoistico in me che resiste quando si affronta l’argomento. Preferirei sempre che qualcuno restasse in vita, anche se soffre».


Il film La domenica muoiono più persone non giudica, non consola, non chiude la questione. La lascia aperta. Come tutte le domande più vere.

Rita Cortese, Iair Said, Antonia Zegers
La domenica muoiono più persone (2024) Rita Cortese, Iair Said, Antonia Zegers

L’umorismo in un mondo tutto blu

Said evita l’ironia nevrotica alla Woody Allen e il ritmo meccanico della commedia moderna. Sceglie un umorismo burlesco, tenero, strascicato, che nasce dagli errori, dalle pause, dagli imbarazzi.


«Non ho mai visto un film di Buster Keaton, e non ne sono fiero. Ma forse, spero, somiglio un po’ a tutti e due, in un certo senso», ha sottolineato.Il riso nel film è salvifico, mai gratuito. Serve per respirare quando il dolore diventa troppo. Fa ridere con tenerezza, non con cattiveria.


Il blu è ovunque: sulle pareti della clinica, sulla bocca di David, dentro gli occhi dei personaggi. È una presenza silenziosa, ma costante. «Quel colore rappresenta il dolore. È lì, in modo indelebile. [...] Lo ritroviamo nelle parole, negli oggetti, negli sguardi. È parte della storia».


Come la sofferenza, il blu non si può evitare. Si può solo imparare a conviverci.

Un cast affiatato: il realismo nasce dall’amicizia

Rita Cortese, Antonia Zegers e Juliana Gattas portano sullo schermo una famiglia che funziona non perché perfetta, ma perché vera. Said ha scelto i volti, certo, ma ha cercato prima di tutto l’alchimia.


«Per me non conta la performance degli attori. Conta l’alchimia tra loro, e la verità che riescono a creare insieme». La famiglia di David discute, sbaglia, si abbraccia, si ferisce. E resta. Come tutte le famiglie che amano a modo loro.


La domenica muoiono più persone
è un film che ti costringe a restare. A restare nel disagio, nel dubbio, nella tenerezza. Non offre soluzioni, ma uno spazio. Un tempo. Una pausa per sentire.


Iair Said firma un debutto maturo, che non ha paura di mostrare ciò che il cinema spesso rimuove: l’umanità imperfetta, fragile, ordinaria. E proprio per questo straordinaria.

Filmografia

locandina La domenica muoiono più persone

La domenica muoiono più persone

Drammatico - Argentina, Italia, Svizzera 2024 - durata 75’

Titolo originale: Los domingos mueren más personas

Regia: Iair Said

Con Antonia Zegers, Rita Cortese, Iair Said

Al cinema: Uscita in Italia il 19/06/2025