C’è una frase, nel primo promo ufficiale di Doppio Gioco, che sembra racchiudere l’intera essenza della nuova serie di Canale 5 in onda dal 27 maggio: «C’è un mondo che vive alla luce del sole, un mondo in cui la gente lavora, vive e si incontra. Ma dietro a questo mondo ce n’è un altro, un mondo invisibile fatto di segreti e bugie».


A pronunciarla è Daria, la protagonista interpretata da Alessandra Mastronardi, ma a parlare è soprattutto lo spirito del thriller italiano che, dopo stagioni di tentativi e sperimentazioni, sembra finalmente pronto a tornare con una proposta capace di coniugare tensione narrativa, profondità psicologica e un’estetica raffinata.


Con la regia di Andrea Molaioli, e un cast che unisce volti amati della serialità italiana come Max Tortora e Simone Liberati, la serie di Canale 5 Doppio Gioco si inserisce con ambizione nel solco delle spy story contemporanee, raccontando una vicenda in cui azione, dramma e introspezione si fondono con efficacia.

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Alessandra Mastronardi nella serie di Canale 5 'Doppio gioco'.

Una protagonista in bilico tra genio e dannazione

Daria Giraldi, la protagonista della serie di Canale 5 Doppio Gioco, ha 35 anni, un passato turbolento segnato dal gioco d’azzardo e un talento fuori dal comune: sa “leggere” le persone come fossero carte. È una dote che ha affinato sin da bambina, accanto al padre Pietro (Max Tortora), uomo carismatico, affascinante e ambiguo, che le ha trasmesso non solo l’amore per il poker ma anche le regole non scritte del bluff e della manipolazione.


Dopo un arresto, Daria viene inserita in una comunità e sembra avviata verso un percorso di riabilitazione, ma il suo destino prende una svolta inaspettata quando i Servizi Segreti italiani le propongono una missione sotto copertura per agganciare e incastrare Gemini: un criminale internazionale appassionato di gioco d’azzardo, la cui identità potrebbe avere legami diretti con il suo passato.


È qui che Doppio Gioco compie il suo salto di qualità, trasformando il racconto di una redenzione personale in una storia di spionaggio dai risvolti emotivi intensi. Daria si trova invischiata in una rete fitta di inganni, piste false e verità cangianti, mentre inizia a sospettare che dietro il volto di Gemini possa celarsi proprio suo padre, creduto morto da anni.


“Daria ha perso il padre quando era molto giovane ed è stato un trauma”, ha raccontato Alessandra Mastronardi in un’intervista. “Lui era il suo punto di riferimento. Quando è mancato, ha imparato a cavarsela da sola, ma sempre con il fantasma di questo padre perfetto. E un giorno, in una bisca clandestina, crede di rivederlo”.


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Il doppio come cifra narrativa e psicologica

Come suggerisce il titolo stesso, il concetto di “doppio” attraversa l’intera serie di Canale 5 Doppio Gioco su più livelli. C’è un doppio mondo (quello visibile e quello segreto ), un doppio gioco (letteralmente) che si svolge tanto al tavolo da poker quanto nelle stanze ovattate dei Servizi Segreti, e infine c’è una protagonista che vive una doppia identità: da un lato l’ex detenuta in cerca di riscatto, dall’altro la spia in incognito con una missione da compiere.


Ma il doppio è anche una ferita familiare: Daria non sa se suo padre sia veramente morto o se sia diventato il criminale che ora deve catturare. Una ricerca che la porterà, come spiega ancora l’attrice, “a buttare giù quel padre dal piedistallo su cui lo aveva messo”.

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Max Tortora e Alessandra Mastronardi nella serie di Canale 5 'Doppio gioco'.

La forza di una squadra solida

Il ritorno del duo Mastronardi-Tortora, già amatissimo ne I Cesaroni, avviene qui in una chiave completamente nuova. Max Tortora abbandona la sua tipica verve comica per calarsi in un ruolo enigmatico e drammatico, mentre Alessandra Mastronardi sfodera una prova attoriale matura e sfaccettata, credibile tanto nei momenti d’azione quanto nei confronti interiori del suo personaggio.


Accanto a loro troviamo Simone Liberati nei panni di Ettore, il maggiore della Guardia di Finanza che coinvolge Daria nella missione. È un personaggio pragmatico ma non privo di fragilità, che inizia con Daria un rapporto fatto di fiducia e sospetti, rispetto e tensione emotiva. Domenico Diele interpreta Davide, il fratello di Daria, figura silenziosa ma determinante nel suo percorso personale, mentre Kyshan Wilson e Diego Ribon completano il cast con ruoli secondari ma ben calibrati.

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Alessandra Mastronardi e Domenico Diele nella serie di Canale 5 'Doppio gioco'.

Tra noir e introspezione

Doppio Gioco su Canale 5 non è solo una serie di spionaggio. È un racconto che tocca temi universali come la memoria, l’identità, la dipendenza, il senso di colpa e il bisogno di verità. Il poker, con le sue metafore implicite di rischio, maschere e bluff, diventa il simbolo di un’esistenza vissuta ai margini, dove tutto può essere ribaltato con una sola carta.


La serie pone anche un accento rilevante sul tema della solitudine femminile in contesti dominati da uomini: dalle bische clandestine agli apparati di potere, Daria affronta un mondo che la sfida costantemente, ma che non riesce a spezzarla. Anzi, la sua resilienza diventa la vera chiave narrativa di un personaggio che, pur agendo sotto copertura, cerca soprattutto di scoprire chi è veramente.

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Simone Liberati nella serie di Canale 5 'Doppio gioco'.

Mediaset al rilancio

Girata tra le strade eleganti di Roma e i suggestivi Castelli Romani, la serie di Canale 5 Doppio Gioco valorizza le location come vere e proprie estensioni della tensione narrativa. Gli interni eleganti dei palazzi istituzionali si contrappongono agli ambienti opachi delle bische e ai centri di recupero, mentre la regia di Molaioli mantiene sempre un equilibrio tra il dinamismo della trama e la cura per l’inquadratura, con uno stile visivo che ricorda il noir europeo più raffinato.


Con una struttura divisa in quattro prime serate e una narrazione asciutta ma densa di svolte, Doppio Gioco, prodotta da Fabula Pictures, si presenta come una delle scommesse più interessanti della stagione televisiva di Mediaset. Non solo per l’ambizione del progetto, ma anche per la capacità di offrire una storia dove l’azione si intreccia con il ritratto intimo di una donna combattuta tra passato e futuro, colpa e redenzione, affetti e sospetti.


Il pubblico è pronto a seguire Daria nel suo labirinto morale e affettivo. Perché in fondo, come nel poker, tutto si gioca sul filo sottile tra verità e finzione. E Doppio Gioco, almeno sulla carta, sembra avere un full d’assi in mano.

Filmografia

locandina I Cesaroni

I Cesaroni

Commedia - Italia 2006 - durata 50’

Titolo originale: I Cesaroni

Regia: Francesco Vicario, Stefano Vicario, Francesco Pavolini

Con Claudio Amendola, Rita Savagnone, Elda Alvigini, Elena Sofia Ricci, Massimiliano Tortora, Alessandra Mastronardi

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