Cosa accade quando una famiglia diventa la posta in gioco più alta di una guerra tra assassini d’élite è al centro del film Shadow Force. Diretto da Joe Carnahan e interpretato da Kerry Washington e Omar Sy, risponde con una scarica di adrenalina che ha l’anima, la rabbia e la tenerezza di un legame indistruttibile. Ma chi si aspetta la solita sparatoria patinata resterà sorpreso: Shadow Force è azione col cervello e cuore, è spettacolo che non sacrifica la sostanza. Prossimamente nei nostri cinema.

Kerry Washington, Omar Sy
Shadow Force (2025) Kerry Washington, Omar Sy

Una famiglia contro il mondo

Kyrah (Kerry Washington) e Issac (Omar Sy) erano due membri letali della Shadow Force, una squadra clandestina di killer d’élite formata per eliminare minacce fuori protocollo. Poi hanno fatto una scelta impossibile: fuggire per proteggere loro figlio, Ky (interpretato con straordinaria naturalezza da Jahleel Kamara), e spezzare con la violenza per costruire qualcosa di umano.


Dopo anni di separazione e anonimato, un banale tentativo di rapina riattiva l’istinto assassino di Issac, costringendo la famiglia a rientrare nel mirino. La Shadow Force torna per eliminarli. A guidare la caccia c’è Jack Cinder (Mark Strong), ex amante di Kyrah e simbolo di un potere istituzionale corrotto e vendicativo.

Cuore, acciaio e storia

La forza del film Shadow Force non sta solo nella trama, ma nel modo in cui i personaggi si muovono dentro di essa.


Kyrah, interpretata da una Washington in stato di grazia, è un personaggio che spezza gli stereotipi di genere e maternità: “Essere prima un’assassina e poi una madre è contrario a ciò che normalmente pensiamo sui genitori”. dice il produttore Stephen Love. Eppure, questa madre che uccide con gli stivali Margiela è uno dei ritratti più sinceri di affetto materno mai visti in un action movie.


Issac, ex killer dal cuore sordo e tenero, è uno dei ruoli più umani della carriera di Sy. “Sa essere molto caldo e accogliente... ma allo stesso tempo credi assolutamente che potrebbe uccidere per vivere”, spiega Washington. In lui convivono l’amore per il figlio e la brutalità necessaria per difenderlo.


Il giovane Ky è l’innocenza messa alla prova: il suo amore per Lionel Richie, la sua fame di storie sulla madre, la sua improvvisa immersione nella violenza... Kamara è perfetto. “Non c’erano dubbi che fosse lui il bambino perfetto. Credo che Joe abbia pianto due volte”, racconta Washington, produttrice del film. Non c’è bisogno di effetti speciali per emozionare quando c’è una scena madre-figlio così intensa.


Jack Cinder, il villain di Mark Strong, è un antagonista elegante, sadico e imprevedibile: “I cattivi hanno le battute migliori e i vestiti più belli”, ha scherzato l’attore. Con un passato intrecciato con Kyrah e un debole per i dettagli macabri, è la perfetta minaccia istituzionale fatta persona.


E poi ci sono gli “Zii” con il volto di Da’Vine Joy Randolph e Method Man, due ex-agenti CIA che aggiungono cuore e ironia. La loro chimica è irresistibile. Funzionano come alleggerimento comico e come simbolo di un’altra forma di famiglia.

Mark Strong, Natalia Reyes, Sala Baker
Shadow Force (2025) Mark Strong, Natalia Reyes, Sala Baker

Il sangue non è l’unico legame

L’azione non è mai fine a se stessa. Il film Shadow Force è, prima di tutto, una riflessione sul significato della famiglia, sulla maternità nera in pericolo, sulla paternità vissuta in sordina ma a testa alta. “Trovo meraviglioso che il film racconti di famiglia e di come salvare un bambino nero, spiega Kerry Washington. In un mondo che spesso disgrega, questa storia mette al centro la lotta per restare uniti.


Il film affronta anche il tema della diaspora nera in chiave d’azione: una famiglia afroamericana-francese che combatte tra Miami, Colombia e Cartagena. Parlare dell’essere neri, al di là della discendenza afroamericana, è una scelta tanto estetica quanto politica.


C’è anche una critica sotterranea alle strutture di potere che schiacciano i legami umani per “la sicurezza”. Cinder è l’incarnazione di una violenza legittimata, e la sua ossessione per Kyrah è il riflesso tossico del possesso travestito da giustizia.

Viso umano, muscoli d’acciaio

Ogni scena d’azione del film Shadow Force è costruita attorno a una motivazione emotiva. La sequenza nella nebbia delle montagne colombiane è uno spettacolo visivo che serve a mostrare una famiglia che combatte, letteralmente, alla cieca. Il combattimento notturno tra Kyrah e Issac non è solo uno scontro, ma un dialogo: “Sappiamo ciò che ci stiamo dicendo”, sottolinea Sy.


E non c’è green screen: il finale si svolge in una vera isola tropicale. “Niente green screen per tutto il film”, sottolinea il produttore Love. La scelta di girare tutto in location reali amplifica la tensione e rende l’esperienza immersiva. Il training è stato estremo, dal muay thai alla capoeira, e ha coinvolto tutto il cast. Ma dietro ai muscoli c’è un lavoro corale.


La designer Tiffany Hasbourne ha creato un look action sofisticato. Kyrah combatte in Ralph Lauren, Issac in Jordan scelti con cura. “Se devi prendere a calci qualcuno, tanto vale farlo con stile”, ironizza Hasbourne. Ma il glamour non sacrifica la credibilità: tutto è funzionale, tutto è estetico, nulla è gratuito.


Shadow Force
è un blockbuster con un’anima. È una dichiarazione d’intenti: che l’azione può essere politica, emotiva, radicale, elegante. È un inno all’amore familiare, alla resilienza nera, al diritto di combattere per un futuro insieme.


Washington è il cuore. Sy è il corpo. Kamara è l’anima. Carnahan li orchestra con energia pura: “È come benzina, eterna,” dice Sy. E la scintilla accende un film che non solo intrattiene, ma scuote.

Filmografia

locandina Shadow Force

Shadow Force

Thriller - USA 2025 - durata 104’

Titolo originale: Shadow Force

Regia: Joe Carnahan

Con Mark Strong, Kerry Washington, Omar Sy, Da'Vine Joy Randolph, Ed Quinn, Method Man