Nell’universo spesso sottovalutato dei thriller per la tv, il film Tutto per la mia famiglia in onda su Rai Premium il 26 maggio si distingue per la sua capacità di unire melodramma e suspense in una narrazione che, pur poggiando su cliché del genere, riesce a coinvolgere grazie a un intreccio solido e alcune trovate degne di nota. Diretto da Tom Shell, il film ruota attorno a un apparente suicidio che si rivela ben presto essere un omicidio orchestrato per proteggere interessi criminali di alto livello. Ma è soprattutto la forza del personaggio centrale (la dottoressa Kathy Meyer) a dare al racconto il suo cuore pulsante.

Un giallo che inizia in casa
Nel film di Rai Premium Tutto per la mia famiglia, tutto comincia con una scena carica di tensione: Kathy (Jennie Garth) sorprende un intruso nella sua abitazione e lo colpisce con una mazza da baseball. Ma per capire cosa l’ha portata lì, si torna indietro di sei giorni, quando la sua vita sembrava ancora normale. Kathy è una madre affettuosa, una professionista affermata, e la sua famiglia - il marito David, avvocato di successo, e la figlia April - è apparentemente felice. Ma sotto la superficie si nascondono crepe profonde.
David sta seguendo un caso scomodo, il cosiddetto “caso Gallagher”, che coinvolge un colosso finanziario guidato dalla glaciale CEO Erica Hearns. La posta in gioco è alta: frodi fiscali, conti offshore, e documenti compromettenti. Quando David viene trovato morto con un colpo di pistola e un biglietto d’addio, la polizia chiude il caso come suicidio. Kathy però non ci sta: il linguaggio del messaggio è ambiguo, e un dettaglio (il riferimento a Il coniglio di velluto) innesca i sospetti.
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Archetipi ben gestiti
Jennie Garth, nota per il ruolo di Kelly in Beverly Hills, 90210, si cimenta nel film di Rai Premium Tutto per la mia famiglia in un ruolo più intenso, e anche se non sempre all’altezza emotiva delle scene più drammatiche, regge bene il centro della narrazione. Al suo fianco c’è la figlia April, interpretata da Luca Bella, sua figlia anche nella realtà. Questo legame autentico dà una marcia in più al rapporto madre-figlia sullo schermo, specialmente nei momenti di crisi.
Erica Hearns (Angelica Bridges), la villain della storia, incarna il classico antagonista freddo, manipolatore e senza scrupoli. Accanto a lei agiscono il killer Ed Brock, brutale esecutore, e John Rudson, collega di David e amante segreto di Erica, che funge da anello debole e traditore interno.
Anche i personaggi secondari - come Michelle, l’amica di Kathy, e Damon, il fidanzato di April con un doppio gioco in corso - offrono colpi di scena e aiutano a mantenere la tensione narrativa. La presenza del linguaggio dei segni tra Kathy e Michelle è un elemento interessante, non solo come tocco di caratterizzazione ma anche come strumento utile durante il climax finale.

Verità, vendetta e coraggio femminile
Il film di Rai Premium Tutto per la mia famiglia esplora diversi temi forti: la corruzione del potere economico, la vulnerabilità delle istituzioni, e la determinazione di una donna che si rifiuta di accettare una verità preconfezionata. Il messaggio è chiaro: quando lo Stato fallisce, è l’individuo (spesso una madre) a dover diventare investigatore, giudice e protettore.
C’è anche una sottotrama interessante sull’uso delle relazioni come strumento di manipolazione: Damon finge amore per April per raccogliere informazioni, ma alla fine si redime, mostrando che persino chi è usato come pedina può compiere una scelta morale.
Il finale spiegato
Il momento culminante del film di Rai Premium Tutto per la mia famiglia si svolge durante uno scambio ad alta tensione: Kathy deve consegnare i documenti compromettenti per salvare la figlia, tenuta in ostaggio da Erica e i suoi complici. Ma grazie a un piano coordinato con Michelle, che comunica in lingua dei segni per non farsi notare, la polizia riesce a intervenire in tempo.
Erica, debilitata da una dose di propofol somministrata da Michelle, capisce troppo tardi di essere stata ingannata. In un gesto disperato, uccide Ed, l’unico che avrebbe potuto testimoniarle contro, sperando forse di ottenere uno sconto di pena o di scappare. Invece, viene arrestata. Il film si chiude su una nota agrodolce: madre e figlia, ancora vive e libere, brindano con vino e hamburger seguendo una ricetta lasciata da David. È un momento di lutto, ma anche di resilienza.
Tutto per la mia famiglia è un prodotto tipicamente Lifetime: intreccio familiare, assassinio, donne forti che combattono contro un sistema corrotto. Ma sotto la superficie prevedibile, si intravede una struttura ben congegnata, arricchita da personaggi credibili e una tensione crescente che sfocia in un finale soddisfacente.
Il film ha una sua dignità narrativa e trova una marcia in più nella sinergia tra le due attrici protagoniste, madre e figlia anche nella realtà. Una scelta furba ma riuscita, che aggiunge un tocco di verità emotiva in un racconto costruito sulla finzione.
Filmografia
Tutto per la mia famiglia
Thriller - Usa 2019 - durata 90’
Titolo originale: Your Family or Your Life
Regia: Tom Shell
Con Jennie Garth, Luca Bella, Alexandra LeMosle, David Bianchi, Josh Server, Angelica Bridges
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