Con il film per la tv Simon Coleman - Ultimo ballo, terzo capitolo della serie di successo lanciata da France 2 proposto da Rai 1 la sera del 13 maggio, lo sceneggiatore Thomas Perrier e la creatrice Alexandra Echkenazi confermano di aver trovato una formula vincente: unire il giallo classico al calore imperfetto della vita familiare. Un mix ben dosato di mistero e sentimento che, come nella salsa che attraversa la trama di questo episodio, si muove a ritmo incalzante ma con tocchi leggeri, quasi da commedia.

Tra salsa, veleno e sentimenti
L’apertura del film di Rai 1 Simon Coleman - Ultimo ballo ha il sapore del colpo di scena teatrale: Jade Samson, affascinante insegnante di salsa, crolla durante una prova nell’Accademia delle Danze Latine di Aix-en-Provence. Morte improvvisa? No, omicidio per avvelenamento. Il caso viene affidato a Simon Coleman (Jean-Michel Tinivelli), poliziotto di lungo corso e padre putativo improvvisato, insieme alla sua collega Chloé Becker (Flavie Péan). Le indagini rivelano presto tensioni, rivalità e un premio di 100.000 dollari in palio ai Mondiali di salsa: il movente perfetto.
Ma la vera danza, quella più complicata, Simon la vive a casa. La relazione che sta iniziando rischia di scombussolare gli equilibri faticosamente costruiti con i tre nipoti di cui ha la tutela: Sam, Clara e Violette. “Lo zio chioccia non sa come dire a Sam, Clara e Violette che si è innamorato!”, racconta la sceneggiatrice. Non è solo un caso di cuore: è un altro equilibrio familiare da proteggere.
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Un antieroe gentile
Simon Coleman, il protagonista del film di Rai 1 Simon Coleman - Ultimo ballo, è l’antitesi del poliziotto duro e puro. “Volevamo rompere il mito del poliziotto macho con la voce grossa e il naso rotto. Era una sfida interpretare un flic diverso”, racconta Jean-Michel Tinivelli. Il suo personaggio è ironico, sbadato, tenero. In breve: umano. E proprio in questa umanità risiede la forza della serie. È un eroe credibile, perché fallibile. Uno che gioca a fare il papà, inciampa, ride di sé. E piace proprio per questo.
“Non ho paura del ridicolo”, ammette l’attore. E lo si vede: Coleman non ha timore di rendersi vulnerabile, persino patetico, quando cerca di confessare il proprio amore ai nipoti. È il quarto bambino della famiglia, come lo definisce lo stesso Tinivelli: “Mente. Diventa un bambino. Si può persino dire che è il quarto figlio di questa famiglia”.

Amore, famiglia, lavoro
Il film di Rai 1 Simon Coleman - Ultimo ballo non si può definire semplicemente un poliziesco. È anche un racconto moderno sulla genitorialità non convenzionale, sulle famiglie ricomposte, sulla difficoltà di ritrovare una dimensione affettiva dopo una perdita. Il primo episodio della serie, trasmesso lo scorso anno, era pervaso dal tema del lutto; Ultimo ballo si muove invece sul terreno della rinascita.
“I genitori non sono solo genitori, hanno anche un corpo, un cuore”, dice con lucidità la sceneggiatrice Echkenazi. Il personaggio di Simon non è ridotto alla sua funzione di tutore: ha desideri, fragilità, e ora anche un amore da coltivare. La tensione narrativa nasce proprio da questo: come si può costruire una relazione sentimentale quando si è già impegnati con una famiglia che non è la propria e un lavoro ad alto rischio?
A tutto questo si aggiunge il nodo centrale: il conflitto tra dovere e desiderio, tra il poliziotto razionale e il “tonton” emotivo. Coleman è sempre “un buon flic”, sottolinea Echkenazi, ma l’equilibrio è instabile, e ogni episodio lo mette alla prova.
Il giallo che sorride
La regista Sandra Perrin gestisce con eleganza il bilanciamento tra i generi: il ritmo investigativo nel film di Rai 1 Simon Coleman - Ultimo ballo è solido, ma non schiaccia mai il tono leggero, quasi da “polar feelgood”. Anche nei momenti più tesi, il racconto mantiene una dimensione accessibile, quasi intima. L’accademia di danza diventa così non solo un luogo di indagine, ma uno spazio visivo colorato e vivace, che contrasta volutamente con i toni cupi del crimine.
La scelta di ambientare il caso nel mondo della salsa è brillante: glamour, competitivo, ambiguo. “Abbiamo immaginato Jean-Michel mentre ballava la salsa ed è stato subito ovvio”, scherza la sceneggiatrice. Ma funziona: anche il crimine sembra più leggero se accade tra una piroetta e un passo di rumba.
Un successo che evolve
Dopo l’exploit del primo e del secondo episodio, Simon Coleman non si limita a ripetersi. Evolvono i personaggi, cambia il tono, si approfondiscono le dinamiche familiari. Il progetto dopo il film di Rai 1 Simon Coleman - Ultimo ballo ha puntato più in alto con la trasformazione della storia in una serie da 6 episodi da 52 minuti che, prossimamente sempre su Rai 1, promette un racconto più sfaccettato e continuo. La sfida sarà mantenere viva la magia senza diluirne l’essenza.
Simon Coleman - Ultimo ballo conferma che è possibile fare un crime moderno senza rinunciare alla leggerezza, senza eroi granitici e cliché stantii. Il segreto? L’equilibrio. Tra risate e lacrime, tra deduzioni e emozioni, tra salsa e silenzi. E soprattutto, tra una famiglia che non ha scelto ma che ha deciso di amare.
Simon Coleman non sarà il flic più tosto della tv, ma è certamente uno dei più veri. E di questi tempi, è un lusso raro.
Filmografia
Simon Coleman - Ultimo ballo
Giallo - Francia 2023 - durata 92’
Titolo originale: Simon Coleman: Dernière danse
Regia: Sandra Perrin
Con Jean-Michel Tinivelli, Flavie Péan, Ted Etienne, Alika Del Sol, Lilie Sussfeld, Noam Kourdourli
Simon Coleman
Giallo - Francia, Belgio 2022 - durata 91’
Titolo originale: Simon Coleman
Regia: Nicolas Copin
Con Jean-Michel Tinivelli, Raphaëlle Agogué, Ted Etienne, Alika Del Sol, Lilie Sussfeld, Noam Kourdourli
in streaming: su Rai Play
Simon Coleman - Il salto dell'angelo
Giallo - Francia 2023 - durata 92’
Titolo originale: Simon Coleman: Le saut de l'ange
Regia: Nicolas Copin
Con Jean-Michel Tinivelli, Flavie Péan, Alika Del Sol, Benjamin Furno, Laurent Gamelon, Lilie Sussfeld
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