Nel deserto rosso di Marte, in un futuro che sembra sempre più vicino, il film Settlers – Colonia marziana su Prime Video dal 13 maggio non racconta la colonizzazione gloriosa di un nuovo mondo, ma la disgregazione silenziosa di una famiglia che cerca solo di sopravvivere. Esordio alla regia di Wyatt Rockefeller, il film è uno sci-fi minimalista che si muove nel solco del western post-apocalittico, concentrandosi non sull’epica dell’esplorazione, ma sulla fragilità dei legami umani e sulla brutalità della convivenza in un ambiente ostile.

Sofia Boutella
Settlers - Colonia marziana (2021) Sofia Boutella

Un western su Marte

La storia del film Prime Video Settlers – Colonia marziana si apre con una famiglia rifugiata su una remota fattoria marziana: Reza (Jonny Lee Miller), Ilsa (Sofia Boutella) e la piccola Remmy (Brooklynn Prince). Provenienti da una Terra irrimediabilmente compromessa, vivono isolati in una colonia semi-autonoma, sperando in una nuova vita. Ma la minaccia arriva presto: Jerry (Ismael Cruz Córdova), misterioso sopravvissuto e presunto ex abitante della fattoria, fa irruzione nel loro rifugio. La sua presenza costringerà tutti a confrontarsi con ciò che sono disposti a fare per sopravvivere.


L’apparente intruso si rivelerà tanto indispensabile quanto ambiguo. È proprio questa ambiguità a far vacillare ogni certezza di Remmy, che, crescendo in un mondo senza radici, sarà costretta a diventare adulta prima del tempo. Al suo fianco solo Steve, un vecchio robot agricolo risvegliato da Jerry, figura silenziosa ma centrale per la narrazione.

Esseri umani prima che archetipi

Remmy è il cuore del film Prime Video Settlers – Colonia marziana. La sua traiettoria è un percorso di perdita e riscoperta, un viaggio interiore in un paesaggio esterno devastato. Non è solo una bambina in pericolo: è l’incarnazione della domanda “cosa resta dell’innocenza quando il mondo crolla?”


Ilsa, la madre, è una figura complessa, spaccata tra la disillusione e l’istinto materno. Con la sua interpretazione introspettiva, Sofia Boutella le dona uno spessore drammatico notevole: non è un’eroina, ma una donna sopravvissuta, in frantumi.


Reza, il padre, è la figura che regge la famiglia, almeno finché può. Ha fede in un futuro migliore, ma questa fede è fragile, costruita su fondamenta di paura e segreti non detti.


Infine, Jerry non è un semplice antagonista. È un prodotto dell’ambiente, un sopravvissuto che si muove secondo una logica spietata ma coerente. È l’incarnazione del darwinismo sociale in salsa marziana: un personaggio difficile da giudicare, che porta in sé tutte le contraddizioni di una civiltà al collasso.

Brooklynn Prince
Settlers - Colonia marziana (2021) Brooklynn Prince

Un dramma intimo travestito da fantascienza

Pur travestito da film di fantascienza, il film Prime Video Settlers – Colonia marziana è, nel profondo, un racconto intimo sull’esperienza umana di fronte all’ignoto e alla perdita. Ambientato su Marte, ma girato con l’anima di un western, il film esplora la fragilità dei legami familiari, la memoria di una Terra perduta e la disillusione che segue un sogno infranto. Le tensioni tra i personaggi non sono solo frutto della sopravvivenza, ma affondano le radici in dinamiche più profonde: la distanza emotiva tra genitori e figli, la difficoltà di comunicare la verità quando il dolore sembra insostenibile, il peso delle aspettative infrante e la ruggine dell’abbandono.


C’è un senso di nostalgia in ogni oggetto della casa, in ogni gesto quotidiano: una malinconia che parla di un passato terrestre mai dimenticato, che rimane lì a ricordare ciò che è stato perso e che forse non potrà mai più essere recuperato. Ma la nostalgia si scontra con la brutalità del presente. L’arrivo di un estraneo rompe gli equilibri già precari, aprendo uno squarcio che mette a nudo la violenza latente di chi ha imparato a vivere secondo nuove regole, dettate non più dalla società ma dalla necessità. In questo mondo senza legge, i ruoli si confondono, i confini morali si sfumano, e l’idea stessa di giusto e sbagliato viene rimessa in discussione.


Il film affronta tutto questo con sguardo sobrio, mai moralista. È un’analisi cruda di ciò che resta dell’umanità quando si rimuove il contesto civile, quando l’isolamento esaspera gli istinti e la sopravvivenza diventa l’unico imperativo. E alla fine, emerge un messaggio inquietante ma onesto: non importa quanto lontano ci spingiamo nello spazio, non importa quanto sofisticata sia la tecnologia che ci accompagna: se non cambiamo noi, il futuro non sarà altro che una replica del passato.

Un’estetica da western psicologico

L’ambientazione contribuisce in modo decisivo all’atmosfera. Girato nel deserto sudafricano di Vioolsdrift, il film Prime Video Settlers – Colonia marziana trasforma il paesaggio terrestre in una terra di Marte desolata e spietata, più simile ai silenzi polverosi dei film di Sergio Leone che a una colonia hi-tech da blockbuster.


Il design della casa-fattoria è straordinariamente funzionale: costruita come una vera abitazione, senza trucchi da set, trasmette un senso di realtà palpabile. Le inquadrature larghe, la fotografia naturalistica e l’uso sapiente della luce rendono palpabile il senso di solitudine e minaccia.


Lo Steve robotico, privo di voce e ricco solo di gesti, è un riuscito esempio di storytelling visivo. Più che un personaggio, è un simbolo: della meccanica sopravvivenza che accompagna Remmy, della speranza in una compagnia che non tradisca.

Il futuro è già qui

Settlers – Colonia marziana non è un film facile. La narrazione è scarna, i dialoghi ridotti all’essenziale, l’azione minima. Non cerca di piacere, ma di scavare. E dove scava trova paura, solitudine, desiderio di controllo e istinto di conservazione.


È cinema che fa domande, non dà risposte. È un racconto di frontiera, dove la frontiera non è Marte, ma la linea sottile tra civiltà e barbarie, tra amore e dominio, tra infanzia e sopravvivenza.


Settlers - Colonia marziana
è un film che parla del futuro per raccontare il presente. Mostra una realtà in cui il progresso tecnologico non ha risolto nulla, perché l’umanità ha portato con sé, su Marte, gli stessi difetti che l’hanno condannata sulla Terra.


Non offre una visione consolatoria né un eroe salvifico. Offre la verità nuda della sopravvivenza, quella che si consuma nei silenzi e nelle crepe di una casa polverosa. E ci ricorda che, anche su un altro pianeta, restiamo esseri fragili, capaci tanto di amore quanto di distruzione.

Filmografia

locandina Settlers - Colonia marziana

Settlers - Colonia marziana

Fantascienza - Regno Unito 2021 - durata 103’

Titolo originale: Settlers

Regia: Wyatt Rockefeller

Con Sofia Boutella, Nell Tiger Free, Jonny Lee Miller, Ismael Cruz Cordova, Brooklynn Prince, Natalie Walsh

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