Il film A un passo dalla verità, thriller firmato Yves Rénier e proposto da Rai Premium la sera del 1° maggio, affronta uno dei casi più oscuri della cronaca europea. Il 26 giugno 2003, in una cittadina belga, Michel Fourniret tenta di rapire una ragazzina di 13 anni. Viene arrestato. Nulla di straordinario, all’apparenza. E invece sì: quello è il momento esatto in cui prende avvio una delle indagini più complesse e disturbanti della cronaca giudiziaria europea.


A un passo dalla verità
non si limita a raccontare questa caccia. La seziona, la respira, la vive. Non mostra il mostro, ma l’aria irrespirabile che lo precede. Michel Fourniret, soprannominato “l’Orco delle Ardenne”, è stato uno dei più efferati serial killer francesi. Insieme alla moglie Monique Olivier, ha rapito, violentato e ucciso giovani ragazze per oltre quindici anni. Ma il film, tratto dal romanzo La mésange et l’ogresse di Harold Cobert, non si concentra sui crimini. Si concentra sul come la verità è venuta fuori e sul perché ci ha messo così tanto.

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A un passo dalla verità (2021) scena

L’ossessione della verità

Il film di Rai Premium A un passo dalla verità si apre con l’arresto di Fourniret per il tentato rapimento di Marie-Ascension. Inizialmente, le autorità non hanno abbastanza per trattenerlo. Nessun cadavere, nessuna prova materiale. Solo l’intuito di due investigatori, Yann Declerck (François-Xavier Demaison) e Margaux Nielsen (Mélanie Bernier), e il sospetto ossessivo che quell’uomo non sia solo un predatore occasionale, ma un assassino seriale.


Il punto debole è la moglie, Monique Olivier (Isabelle Gélinas). È lei la chiave. Sa. Ha visto. Forse ha partecipato. Ma tace. Quella che inizia è una lunga operazione di logoramento psicologico, un gioco di sguardi e silenzi tesi, dove le parole non bastano e la legge sembra sempre un passo indietro. La tensione cresce senza bisogno di colpi di scena. L’orrore, qui, è tutto nei dettagli.


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Vittime, carnefici e chi cerca di fermarli

Nel film di Rai Premium A un passo dalla verità, Philippe Torreton interpreta Fourniret con una freddezza raggelante, ma evita - e questo è un bene - qualsiasi caricatura. Non è un genio del male. È un uomo vuoto, banale, terrificante nella sua logica senza morale. Isabelle Gélinas, nei panni della moglie-complice, è la vera rivelazione: lo sguardo perso, la voce spezzata, la mente che si frantuma lentamente sotto il peso del non detto.


Gli investigatori sono gli unici veri eroi di questa storia. La Nielsen di Mélanie Bernier è tenace, umana, credibile. Demaison invece arranca in un ruolo troppo serio per i suoi standard abituali, ma il duo regge. Yves Rénier (anche nel ruolo del procuratore) fa da regista e comparsa, tenendo sempre il baricentro su ciò che davvero conta: il lavoro investigativo.

Philippe Torreton, Isabelle Gelinas
A un passo dalla verità (2021) Philippe Torreton, Isabelle Gelinas

La verità come lotta interiore

A un passo dalla verità, proposto da Rai Premium, è un film su come si cerca la verità quando il male non si nasconde nel sangue, ma nel silenzio. Non cerca di scioccare. Non si aggrappa alla morbosità. Rifiuta la pornografia del dolore. Non mostra le aggressioni, non insiste sul corpo delle vittime, non feticizza la violenza. Al contrario: scava nel disagio morale, nei dilemmi degli inquirenti, nell’ambiguità della complicità.


Il regista fa una scelta chiara: non glorificare né umanizzare i mostri. Fourniret e Olivier non sono dipinti come pazzi o eccezionali, ma come disturbanti nella loro normalità. La domanda non è “perché l’ha fatto?”, ma “perché nessuno l’ha fermato prima?”.

La vera storia: Michel Fourniret e Monique Olivier

Michel Fourniret è stato arrestato nel 2003. Inizialmente, si pensava a un singolo episodio. Poi, sotto la pressione dell’interrogatorio, Monique Olivier cominciò a cedere. Le sue confessioni aprirono le porte dell’inferno: almeno undici omicidi tra Francia e Belgio, quasi tutti su ragazze tra i 12 e i 22 anni. Molte di loro rapite sotto false pretese, portate via dalla normalità e mai più ritrovate.


Nel 2008, Fourniret fu condannato all’ergastolo senza possibilità di riduzione. Olivier, alla stessa pena, con 28 anni di sicurezza. Nel 2020, Fourniret confessò il rapimento e l’omicidio di Estelle Mouzin, scomparsa nel 2003. È morto in carcere nel 2021, a 79 anni. Olivier è stata condannata di nuovo nel 2023 per complicità in altri tre omicidi, tra cui quello di Estelle. Non uscirà mai più.

Etica e polemiche

La messa in onda in Francia del film di Rai Premium A un passo dalla verità ha sollevato un’onda di proteste. Le famiglie delle vittime hanno accusato TF1 di sfruttare il dolore per fare ascolti. Sélim Fourniret, figlio del killer, ha definito la pellicola “una riscrittura vergognosa delle nostre ferite”. C’è stato chi ha parlato di “propaganda”, chi ha chiesto il boicottaggio. E le domande, legittime, sono rimaste sul tavolo: si può trasformare l’orrore in finzione? Si può fare senza mancare di rispetto?


La risposta è nei toni scelti. Rénier evita il sensazionalismo. Racconta i fatti con sobrietà, umanità, e una cura rara nel distinguere realtà da invenzione. I nomi dei poliziotti sono cambiati. Le indagini, anche quando romanzate, non tradiscono lo spirito del lavoro vero. Le vittime non diventano pretesto. Il film ha un obiettivo chiaro: ricordare che la giustizia, per essere tale, deve prima sapere ascoltare.


A un passo dalla verità
non è perfetto. La recitazione è diseguale. Qualche scena è troppo forzata. Ma resta un lavoro coraggioso e profondamente rispettoso. In un’epoca in cui i true crime abbondano e spesso cadono nella spettacolarizzazione del dolore, sceglie la via più difficile: raccontare il male senza metterlo in scena. Sussurrarlo, per farlo sentire ancora più forte.


Un film che non si guarda per piacere. Ma che vale la pena guardare. Perché racconta qualcosa che ci riguarda tutti: il prezzo della verità. E quanto siamo disposti a pagarlo.

Filmografia

locandina A un passo dalla verità

A un passo dalla verità

Giallo - Francia 2021 - durata 90’

Titolo originale: La traque

Regia: Yves Rénier

Con François-Xavier Demaison, Mélanie Bernier, Isabelle Gelinas, Philippe Torreton, Lola Zidi-Rénier, Lilea Le Borgne

in streaming: su Rai Play