Nel panorama delle produzioni thriller televisive, il film L’isola dell’inganno, in onda su Tv8 il 30 aprile, si presenta con una premessa intrigante e una protagonista che si fa carico del peso emotivo e narrativo della storia: Mel Dale, avvocato introverso che arriva sull’isola di Fang Key per identificare il corpo della sorella minore Georgia, trovata morta in circostanze sospette. Il tv movie, diretto da Danny J. Boyle e interpretata da Lindsey Dresbach, parte con il piede giusto ma si smarrisce strada facendo, vittima delle sue stesse ambizioni.

Lindsey Dresbach
L'isola dell'inganno (2024) Lindsey Dresbach

Déjà vu, ma con spunti efficaci

Il punto di partenza del film di Tv8 L’isola dell’inganno è chiaro e coinvolgente: Mel, razionale e schiva, si trova catapultata in un ambiente edonistico e ambiguo, dove nulla è come sembra. Il cadavere di Georgia, identificabile solo da un tatuaggio, lascia subito perplessa Mel, soprattutto quando si scopre che mancano oggetti chiave come il telefono e il passaporto. Le autorità locali, rappresentate dal disinteressato Detective Hurley, liquidano frettolosamente la morte come un incidente da ubriachezza, ma Mel non si lascia convincere.


La narrazione segue lo schema classico dell’investigazione privata, tra interrogatori informali, mezze verità e presunti alleati ambigui. A supportare Mel c’è Jever, barista dall’aria burbera ma empatica, e Kaya, ragazza del posto che parla di una maledizione sull’isola. Emergono gradualmente indizi su una rete oscura legata a un misterioso simbolo (una tripla ansa d’infinito) tatuato sulla coscia di Georgia e associato a un’organizzazione che promette “opportunità esclusive”.


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Personaggi efficaci ma poco sviluppati

Mel è l’unico personaggio realmente approfondito. Il film di Tv8 L’isola dell’inganno mostra bene il suo percorso da sorella in lutto a investigatrice improvvisata, pronta a tutto per scoprire la verità. La sua determinazione è l’elemento portante dell’intero racconto. Lindsey Dresbach riesce a infondere al personaggio un equilibrio tra fragilità e risolutezza.


Gli altri personaggi sono per lo più funzionali alla trama: Paula e Keaton, i gestori dell’ostello, si rivelano fin da subito troppo perfetti per essere onesti; Jever resta nel limbo tra complice e innamorato sfortunato; la madre delle protagoniste, Alice, entra in scena solo nel finale per ricomporre il quadro familiare. L’assenza di veri colpi di scena sui ruoli secondari e la mancanza di backstory ne limitano l’impatto emotivo.

Lindsey Dresbach
L'isola dell'inganno (2024) Lindsey Dresbach

Il volto oscuro del privilegio

Il film di Tv8 L’isola dell’inganno tocca con coraggio, seppur superficialmente, temi forti come la tratta di esseri umani, lo sfruttamento femminile e la corruzione delle élite. Fang Key è una cornice perfetta: un’isola paradisiaca dove i privilegiati si nascondono dietro facciate ben curate, mentre le ragazze vengono “reclutate” sotto la maschera di opportunità di lusso. La critica sociale c’è, ma rimane in superficie, poco approfondita e quasi annacquata da una regia che preferisce l’azione all’analisi.

Il finale spiegato

La svolta nel film di Tv8 L’isola dell’inganno avviene quando Mel, infiltratasi in uno yacht destinato a nuove “reclute”, scopre il vero volto dell’organizzazione: un’isola fuori dalle mappe dove le ragazze vengono trasformate in “accompagnatrici di lusso” per clienti potenti. Georgia è viva, prigioniera in una villa gestita da Paula e Keaton. La scena culminante è un confronto diretto: Keaton minaccia di uccidere Mel e Georgia, ma proprio Paula, pentita, gli spara e permette la fuga delle sorelle con l’aiuto di Jever.


Il finale riunisce madre e figlie e restituisce un briciolo di giustizia. Tuttavia, l’esecuzione è frettolosa: il colpo di scena era già prevedibile, la tensione è smorzata e la risoluzione morale appare un po’ forzata.


L’isola dell’inganno
è un film che funziona bene nei suoi primi due atti. L’atmosfera, il mistero, e l’interpretazione intensa della protagonista creano aspettative alte. Purtroppo, una sceneggiatura pigra nella costruzione dei personaggi secondari e un finale telefonato ne minano l’impatto complessivo.

Il messaggio c’è (il sistema protegge i ricchi e abbandona le vittime) ma manca il coraggio per affondare davvero il colpo. Un film che si lascia guardare, ma che avrebbe potuto essere molto di più.

Filmografia

locandina L'isola dell'inganno

L'isola dell'inganno

Thriller - USA 2024 - durata 85’

Titolo originale: Danger on Party Island

Regia: Danny J. Boyle

Con Lindsey Dresbach, Andrea Prevatt, James Bobo, Kate Dailey, Adam Harper, Annie Cook