Un’ex soldatessa d’élite, un bambino scomparso e un’ambasciata americana che diventa un labirinto senza vie d’uscita: il film Exterritorial - Oltre il confine è il nuovo thriller d’azione firmato Christian Zübert, in arrivo su Netflix il 30 aprile, e si muove sul filo sottile che separa paranoia e realtà, diplomazia e potere, giustizia e sopravvivenza. È un film che non perde tempo a cercare la simpatia del pubblico: ti catapulta subito in una corsa claustrofobica contro il tempo, e non ti molla fino all’ultimo fotogramma.

Tutto scompare, tranne la determinazione
La protagonista del film Netflix Exterritorial – Oltre il confine, Sara (Jeanne Goursaud), ex militare delle forze speciali vive in Germania con il figlio Joshua la sua nuova vita dopo la morte del padre del bambino in un attentato terrorista. Una visita all’ambasciata americana a Francoforte, necessaria per questioni burocratiche, si trasforma in incubo: Joshua scompare nel nulla. Ma ciò che è ancora più agghiacciante è che nessuno sembra ricordarsi di averlo mai visto entrare.
Cacciata per l’ambasciata, Sara prende in mano la situazione. La sua ricerca la costringe a violare confini legali e morali, a interrogarsi sulla propria lucidità, a chiedersi chi sia davvero dalla sua parte. È sola contro una struttura opaca, potenzialmente corrotta, forse persino letale.
Il dubbio come compagno di viaggio
Nel film Netflix Exterritorial – Oltre il confine, Sara è molto più di una madre disperata: è una professionista addestrata alla guerra, ma non al sospetto che il nemico possa essere invisibile. Jeanne Goursaud regge l’intero film con una performance fisica e psicologica tesa, senza sbavature. Il suo corpo parla quanto le sue parole: ogni mossa, ogni sguardo è un atto di sfida o di autodifesa. La sua è una figura che incarna la frattura tra il ruolo pubblico (il soldato) e quello privato (la madre), tra forza e vulnerabilità.
Accanto a lei (o forse contro di lei?) troviamo Erik Kynch, il capo della sicurezza interpretato da Dougray Scott. È ambiguo quanto basta per farti chiedere se stia coprendo qualcosa o semplicemente cercando di mantenere l’ordine in una situazione ingestibile. A rendere il tutto ancora più instabile è Irina (Lera Abova), figlia di un oligarca russo, detenuta all’interno dell’ambasciata per ragioni poco chiare, che offre a Sara il suo aiuto. Ma il suo passato e le sue vere intenzioni restano nebulosi.

L’invisibilità del potere e la guerra che resta dentro
Il film Netflix Exterritorial – Oltre il confine non è solo un action-thriller: è una riflessione sul concetto di giurisdizione e potere, su ciò che accade quando si entra in uno spazio dove le regole normali non valgono più. L’ambasciata è lo spazio simbolico perfetto: teoricamente neutro, ma in pratica blindato, opaco, intoccabile. Qui la legge non protegge, ma nasconde.
Al tempo stesso, il film affronta il trauma bellico in modo non esplicito ma costante. Sara è una donna che ha visto l’orrore in Afghanistan, e che ora è costretta a usare quegli stessi strumenti di guerra per affrontare un incubo domestico. La domanda diventa: può un soldato mai disarmarsi davvero? E cosa succede quando le uniche armi che hai sono anche quelle che ti hanno distrutto?
Tensione, corpo, spazi chiusi
Christian Zübert costruisce il film Netflix Exterritorial – Oltre il confine come un assedio interiore. La macchina da presa si muove tra corridoi stretti, uffici asettici, camere di sicurezza: tutto è statico, tutto è sotto sorveglianza, eppure tutto sembra sfuggire. Le scene di combattimento, asciutte e coreografate con rigore, non cercano l’estetica: sono strumenti narrativi, espressioni fisiche della determinazione di Sara.
La fotografia usa il bianco artificiale degli spazi istituzionali per raffreddare l’atmosfera, mentre la colonna sonora tiene il battito sempre alto senza mai sovrastare. Il film è contenuto, ma non povero: riesce a essere teso senza essere barocco.
Exterritorial - Oltre il confine è un racconto su quanto siano fragili i confini che crediamo invalicabili: quelli politici, quelli mentali, quelli morali. In un mondo in cui il potere si esercita dietro porte chiuse e la verità è sempre una questione di prospettiva, il film di Zübert offre una protagonista che non cerca giustizia: cerca solo di non lasciarsi rubare l’unica cosa che le resta. Ed è proprio per questo che non possiamo smettere di seguirla.
Filmografia
Exterritorial - Oltre il confine
Thriller - Germania 2025 - durata 109’
Titolo originale: Exterritorial
Regia: Christian Zübert
Con Jeanne Goursaud, Dougray Scott, Lera Abova, Kayode Akinyemi, Annabelle Mandeng, Lara Babalola
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
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