Il 2025 ha segnato il ritorno di Lady Oscar, l’iconica eroina di Versailles no Bara, con un film d’animazione su Netflix, Le rose di Versailles – Lady Oscar, che celebra i 50 anni del capolavoro di Riyoko Ikeda. Questa nuova trasposizione animata, diretta da Ai Yoshimura e prodotta dallo studio MAPPA, prometteva di essere un tributo moderno alla storia che ha segnato generazioni. Ma è riuscita davvero a onorare l’eredità del manga originale e delle sue precedenti incarnazioni?

scena
Le rose di Versailles - Lady Oscar (2025) scena

Una storia necessariamente compressa

La narrazione del film Netflix Le rose di Versailles – Lady Oscar si concentra sul triangolo centrale: Oscar François de Jarjayes, la donna cresciuta come un uomo per servire la monarchia francese; Marie Antoinette, la giovane regina austriaca trapiantata a Versailles; e André Grandier, l’umile amico d’infanzia di Oscar, segretamente innamorato di lei. Il film segue il loro percorso attraverso gli ultimi anni dell’Ancien Régime, fino allo scoppio della Rivoluzione francese.


La sfida più evidente era condensare un manga di 10 volumi e una serie animata di 40 episodi in un film di due ore. Il risultato è una narrazione che scivola rapidamente tra gli eventi principali, lasciando poco spazio all’approfondimento psicologico dei personaggi. I momenti salienti, come l’incontro tra Oscar e André, l’ascesa e la caduta di Maria Antonietta e la tragica fine dei protagonisti, sono presenti, ma appaiono come frammenti di un affresco affrettato.

Bellezza visiva, profondità ridotta

Oscar, la protagonista del film Netflix Le rose di Versailles – Lady Oscar, mantiene il suo fascino androgino e la sua determinazione. Tuttavia, il film esplora solo superficialmente il conflitto interno del personaggio tra il ruolo impostole dal padre e il desiderio di autodeterminazione. André conserva, invece, il suo carattere devoto, ma la sua evoluzione emotiva appare compressa e meno incisiva rispetto al manga.


Maria Antonietta offre forse la performance più sfumata. Dalla spensierata giovinezza alla dolorosa maturazione, la sua evoluzione è resa con maggiore sensibilità. Il conte Fersen, rispetto al manga e all’anime, rimane una figura romantica, ma marginale, mentre personaggi secondari come Rosalie, Bernard e Polignac appaiono solo come brevi accenni.

scena
Le rose di Versailles - Lady Oscar (2025) scena

Libertà, identità e ineguaglianza sociale

Nonostante la compressione narrativa, il film Netflix Le rose di Versailles – Lady Oscar riesce a mantenere intatti alcuni dei temi fondamentali del manga originale. Il conflitto tra libertà individuale e dovere sociale è incarnato da Oscar, divisa tra la fedeltà alla monarchia e la crescente empatia per il popolo oppresso. La lotta di classe, cuore pulsante della storia, emerge soprattutto nella seconda metà del film, quando la rivoluzione si fa imminente.


Tuttavia, l’accento posto sulle relazioni romantiche - Oscar e André, Maria Antonietta e Fersen - sembra a volte oscurare la critica sociale che caratterizzava l’opera di Ikeda. L’approccio visivamente sontuoso e melodrammatico rischia di ridurre la rivoluzione a uno sfondo per storie d’amore tragiche, più che a una forza storica e politica.

Un musical cinematografico

Uno degli aspetti più divisivi del film Netflix Le rose di Versailles – Lady Oscar è la sua struttura da musical. Le canzoni, composte da Hiroyuki Sawano e Kohta Yamamoto, accompagnano molte delle scene chiave, trasformando dialoghi e monologhi interiori in numeri musicali. Se da un lato questo approccio consente di esprimere emozioni complesse in poco tempo, dall’altro spezza il ritmo narrativo e, in alcuni casi, appare ridondante.


Visivamente, la pellicola brilla per la qualità delle animazioni MAPPA. I dettagli degli abiti rococò, delle architetture di Versailles e delle scene di battaglia sono mozzafiato. Tuttavia, alcune scelte artistiche, come le coreografie di danza e i tessuti fluttuanti che accompagnano le canzoni, risultano eccessive e poco funzionali alla narrazione.

Un tributo imperfetto, ma apprezzabile

Il film Netflix Le rose di Versailles – Lady Oscar si presenta come un’opera ambiziosa che cerca di bilanciare fedeltà all’originale e innovazione stilistica. Se da un lato riesce a catturare l’estetica e lo spirito romantico della storia, dall’altro sacrifica la profondità dei personaggi e delle tematiche per adattarsi ai limiti temporali.


Per i fan di lunga data, il film offre momenti di nostalgia e alcune scelte apprezzabili, come la rappresentazione fedele della relazione tra Oscar e André. Tuttavia, per chi si avvicina alla saga per la prima volta, la narrazione frammentata e l’eccesso di musical potrebbero risultare disorientanti, ancor più di come si trovano di fronte al live action di Jacques Demy.


In definitiva, Lady Oscar versione 2025 è un’esperienza visiva affascinante, ma non priva di difetti. È un omaggio che celebra la bellezza formale dell’opera originale, pur perdendo parte della sua potenza narrativa e del suo impegno sociale. Forse, come suggerito da alcuni spettatori, il palcoscenico teatrale rimane il contesto ideale per l’epica e il pathos di questa storia senza tempo.

Filmografia

locandina Le rose di Versailles - Lady Oscar

Le rose di Versailles - Lady Oscar

Animazione - Giappone 2025 - durata 113’

Titolo originale: Versailles no bara

Regia: Ai Yoshimura

in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads

locandina Lady Oscar

Lady Oscar

Drammatico - Giappone 1979 - durata 124’

Titolo originale: Lady Oscar

Regia: Jacques Demy

Con Catriona MacColl, Barry Stokes, Christine Böhm, Jonas Bergström, Mark Kingston, Martin Potter

in streaming: su Anime Generation Amazon Channel