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The Night Of

1 stagioni - 8 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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La recensione su The Night Of

di mck
8 stelle

Law, Order and Wild : True Detective, True Lawyer, True Criminal, True Victim.

 

 

Premessa.

 

Si…, chiamo a proposito di un gatto, un'orribile palla di pelo arancione.” - John Stone

 

Dato l'argomento (ferite, tagli, lacerazioni, ustioni, ulcere, escoriazioni, croste, inserzioni, evacuazioni) occorre, prima della lettura o dell'audio-visione, dotarsi di uno scudo-filtro ''(a-)morale'' tranquillizzante che ci ricordi quanto il mondo sappia anche e di nuovo e prim'ancor di tutto essere bello. 

 

 

Potrebbe essere sangue di scoiattolo...” - Dr. Katz

 

A tal proposito direi che bellimbusti e gnoccolone siano da scartare in partenza dato che rischierebbero di sortire l'effetto opposto (eccitazione), perciò ecco a voi un po' di gattini a caso [la lotta alla fame, alla sperequazione delle risorse e alla sovrappopolazione nel mondo è in netto contrasto (diretto) con l'ASPCA, ma d'altronde la serie ha racchiuso nelle non/scelte di Stone riguardanti la bestiola messe fuoricampo e/o in ellissi la concretizzazione del concetto di Gatto di Schrödinger...].      

 

  

 

Ed ora che il livello glicemico ha raggiunto un'invidiabile quota di saturazione e compromissione si può anche iniziare.

 

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Svolgimento.

 

Coscienza: la voce interiore che ci avverte che qualcuno potrebbe vederci proprio adesso. - H.L.Mencken

 

 

I. "Paradise By the DashBoard Light".

 

I remember every little thing / Glowing like the metal on the edge of a knife [...]

We're gonna go all the way tonight / We're gonna go all the way / And tonight's the night...

 

Un inizio di carriera nel ruolo di montatore, poi, una volta affermatosi come sceneggiatore [ Awakenings, Schindler's List, Gangs of New York, the Interpreter, MoneyBall, 3 Ridley Scott ( Hannibal, American Gangster, Exodus ) ], ha provato anche la strada della regia ( un regista non in grado di sciogliere quegl'ingolfati s-nodi argomentativi e di scremare quella pesantezza di fondo che sono marchio di fabbrica delle sue classiche, per altri versi ottime rappresentazioni di piani dettagliati di sequenze in successione, che la ''contro-classicità'' di autori come Spielberg, Scorsese e Pollack riesce ad ''inselvatichire'', a far prorompere ''liberandole'' dalla convenzionalità, o meglio ''inc-a/e-sellandole'' nella loro collaudata eccellente canonicità, e che qui si “autocita” inserendo una scena in cui è inquadrato “My 60 Memorable Games” di Bobby Fischer ) e dell'autoproduzione, e qui scrive una buona sceneggiatura, piena di topoi : per indicare che ha smesso di fumare fa comprare al protagonista un pacchetto di sigarette e un accendino, poi gliene fa accendere una e buttare via tutto il resto.”

 

Così scrivevo, in un pezzo su “the Girl with the Dragon Tattoo” di David Fincher, a proposito di Steve Zaillian. Mai stato così lieto di dire che quelle parole erano valide sino a quel momento, ma con “the Night OF” non lo sono più. Zaillian (con Richard Price) ha sfornato un piccolo capolavoro, ed è cresciuto molto sia con le righe da riempire della pagina scritta sia col reticolo del mirino della macchina da presa.

 

 

II. Il Richiamo della Foresta (di cemento, vetro e acciaio) : Out Jackson Heights, In Rikers Island.

 

Visto? Là dentro hai imparato qualcosa.” - John Stone a Nasir “Naz” Khan

 

 

Creata, showrunnerizzata e interamente scritta da Richard Price

 

-{ romanziere poderoso [ “the Wanderers”, che diverrà un film scritto e diretto da Philip Kaufman, e “Clockers”, cui capiterà la stessa sorte, ma in questo caso Price curerà la trasposizione assieme al regista, Spike Lee ( dopo aver collaborato ad una prima stesura con Martin Scorsese, che in un primo momento avrebbe dovuto anche dirigerlo ) ], sceneggiatore (di nuovo) con/per Scorsese (“the Color of Money”, adattando l'ultimo Walter Tevis, e “Life Lessons”, ep. contenuto nel trittico “New York Stories” ) e David Simon (“The Wire”, 5 ep.), e ideatore con Robert De Niro di “NYC22”, serie CBS del '12 }-

 

e da Steven Zaillian basandosi su “Criminal Justice” di Peter Moffat

 

-{ due stagioni (2008 e '09) da 5 episodi l'una [ il fatto che siano molto pochi i remake U.S.A. di serie straniere a risultare pari o superiori agli originali (Life on Mars, the Bridge) non inficia la qualità del livello delle aspettative nel caso in questione : tre nomi (R.Price, J.Turturro, HBO) sono sufficienti a castrare ogni possibile (s)oggettivo pregiudizio ], con Pete Postlethwaite nel ruolo - il boss dei detenuti - che sarà di Michael Kenneth Williams }-,

 

e diretta per 7 degli 8 ep. ( della durata di un'ora ognuno, tranne il pilot e il final season che constano rispettivamente di 80 e 90 minuti ) da Zaillian stesso, con l'eccezione del 4°, la cui regia è affidata a James Marsh, “the Night Of” ha 4 punti fondamentali : lo script, per l'appunto,

 

 

e poi gli attori [ i principali : oltre a un gigantesco John Turturro (l'avvocato John Stone) in versione untore di sguardi fissi verso terra ( che ha sostituito prima James Gandolfini - il quale s'era innamorato del progetto - dopo la morte dell'attore, e poi Robert De Niro - causa sovrapposizioni d'impegni : mai terza scelta fu migliore ) vi sono: Riz Ahmed (l'imputato Nasir “Naz” Khan) - che riesce a rendere credibile una concentrata, rutilante, accelerata trasformazione/rivelazione, un character twist che va ad affiancarsi a quelli di, più o meno spalmati nell'arco di stagioni o di episodi, Walter White/Heisenberg in Breaking Bad, Gennaro Esposito in Gomorra, Piper Chapman in OitNB…-, Michael Kenneth Williams (il detenuto Freddy) - da “the Wire”, passando per “BoardWalk Empire” e “the Night Of”, ad “Hap and Leonard” da Joe R. Lansdale : monolitico e sfaccettato -, Bill Camp (il detective Dennis Box) - veterano degli assiti di BroadWay, grandioso caratterista -, Jeannie Berlin (il pubblico ministero Helen Weiss) - interpretazione brutalista, massiccia, robusta, commovente -,

 

 

e ancora, a chiudere, l'intero cast di co-protagonisti (e ruoli secondari) messo insieme dalla solita impareggiabile Avy Kaufman : Peyman Moaadi (una Separazione di Asghar Farhadi) e Poorna Jagannathan (BollyWood, Rescue Me, House of Cards) - il padre e la madre di Nasir -, Amara Karan (the Darjeeling Limited) - la giovane avvocato Chandra Kapoor, colei che pagherà il prezzo più alto in relazione alle azioni commesse -, Sofia Black D'Elia (Skins) - Andrea Cornish, la vittima -, Paul Sparks (il già indimenticato Mickey Doyle di BoardWalk Empire) - il patrigno della vittima -, Chip Zien, l'oramai già mitico Dr. Katz (impareggiabile ed indimenticabile il suo duetto con Jeannie Berlin in aula), etc…],

 

 

la fotografia -{ Robert Elswit ( inizi con Curtis Hanson, poi sodale da sempre e di tutto Paul Thomas Anderson, a cui alterna George Clooney e, di conseguenza, Stephen Gaghan, Dan e Tony Gilroy, Grant Heslov, Ben Affleck ), Frederick Elmes [ 3 Lynch (EraserHead, Blue Velvet, Wild at Heart) e 3 Jarmusch (Coffee and Cigarettes, Broken Flowers, Paterson), più “StoryTelling” di Todd Solondz e “Olive Kitteridge” di Cholodenko-Anderson-McDormand, e ho detto tutto ] e Igor Martinovic [Man on Wire (di James Marsh), Nurse Jackie, House of Cards] }-, 

 

 

e le musiche originali { di Jeff Russo : e a tratti la ruggine morale di “Fargo” lascia la regione dei Grandi Laghi e s'insinua pervasiva in quel di Brooklyn/East Village/Queens, Mahnattan, N.Y. ) e non [ Mina (Amorevole, Carmela), Gigliola Cinquetti (Dio Come Ti Amo), Chiara Morucci, Burt Bacharach (Close To You, by Big Band Ritmo-Sinfonica ''Città di Verona” di Marco Pasetto) ]. E ancora, direttamente da “Fargo”, pardon, da “the Man Who Wasn't There”, Carter Burwell con “the Trial of Ed Crane”

 

 

E da “Fenesta Ca Lucive”, una strofa musicata in chiave folk ''moderna'' :

Me sento stanco, voglio arrepusare,
'Mmocc'a la porta toia, Rusella mia,
'Stu bardasciello te vole parlare,
Vo' sta' cu' tè 'nu poco 'n cumpagnia.
'Na strentulella a pietto te vo' dare,
'Nu vaso 'mmocca de malincunia.
So' certo, nun te lo vuoi arricusare,
Si t'arricuse me vire murire.

 

Ultimi non ultimi, i titoli di testa, ad opera di John(nny) Likens di “Method Design NY”.

http://decider.com/2016/07/18/the-night-of-opening-credits-creators-interview/

 

“The Night Of” (miniserie antologica) è la sintesi stilistica e contenutistica fra “Zodiac” (film) e “NYPD Blue” (serie).

 

III. Oltre Ogni Ragionevole Dubbio, ovvero: Pari e Patta (“Che io muoia insieme con i Filistei!”).

 

Un oppressore di talento, una bestia discreta.”- Stone a Nasir su Box.

 

Un giovane americano di origini (seconda generazione) pakistane, una ragazza con una sbornia d'eredità, due passanti, un vicino di casa, un becchino, un patrigno, un ex fidanzato, un consulente finanziario… Molte vittime, di varia natura, altrettanti sospettati, e nessun colpevole.

Il detective e il pubblico ministero fanno il loro lavoro: costruiscono un processo che abbia basi solide, e nel/per fare questo agiscono come se l'imputato fosse certamente colpevole, perché è ciò che l'evidenza rileva. Gli avvocati fanno il loro lavoro: cercano e presentano delle alternative alla versione dei capi d'accusa, e nel/per fare questo agiscono come se l'imputato fosse colpevole e innocente allo stesso tempo, chiuso nella sua personale scatola schrödingeriana. Le prove schiaccianti, a volte piegate e modellate per avere maggior peso, potenza, precisione, acume ed affilatura, vengono immediatamente accantonate di fronte all'impasse che la giuria restituisce alla corte: la caccia è aperta. L'evidenza è indiziaria. L'unica certezza è la libertà di cui gode il colpevole.

 

 

...Allora lo sceneggiatore mi dice che il protagonista dello show è un poliziotto che ha perso le gambe in un'esplosione in Afghanistan, torna a casa e si fa impiantare quelle protesi in carbonio come quel tizio delle Olimpiadi che ha sparato alla sua ragazza e che adesso è in galera. Così torna al lavoro”

E quindi che fa? Rimbalza dietro ai criminali?”

A quanto pare, è proprio questo il punto”

RoboIdiota”

Allora gli ho detto: ''Hey, vuoi qualcosa di originale? Perché non fai una serie su uno sbirro che se ne sbatte di tutto? Mena qualcuno, torna a casa, mangia insieme alla sua famiglia, si scopa la moglie, e dorme come un bambino. Scrivi uno show del genere e al lavoro ti porteranno in trionfo''. Dico bene, Dennis?”.

 

Roberta Flack - “the First Time Ever I Saw Your Face” ( di Ewan MacColl ) - ''First Take'' - 1969 ( già in/per “Play Misty For Me” di Clint Eastwood ) :

https://www.youtube.com/watch?v=Go9aks4aujM

 

* * * * ¼  -  8 ½ (¾)     

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