Espandi menu
cerca
Wayward Pines

2 stagioni - 20 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 2

  • 2016-2016
  • 10 episodi

L'autore

mck

mck

Iscritto dal 15 agosto 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 209
  • Post 133
  • Recensioni 1076
  • Playlist 312
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Wayward Pines

di mck
5 stelle

I matti hanno preso il controllo del manicomio.

 

 

I.

“Non possiamo nemmeno arrampicarci fuori dalle nostre rovine per salvarci.”

Ordunque in dov'eravam rimasti? Con degli strange fruits appesi a marcire sotto al sole a picco sulla pubblica piazza.

Il raccontar d'idioti è un compito nobile, ma bisogna saperlo fare: -Fargo- (il film dei fratelli Coen e la serie di Noah Hawley) è composto per metà da idioti in marcia, e i Coen bros. / N. Hawley ci riescono alla perfezione, a restituire i cortocircuiti sinaptici di neuroni scoppiati come pop corn colpito da segale cornuta.
Il rischio del raccontar di dumb, però, è sempre dietro l'angolo: gli spettatori potrebbero non cogliere la differenza tra il narratore e i protagonisti. Se poi quella differenza, proprio, non c'è... L'unica salvezza è che coinvolga anche il pubblico.

WayWard Pines” non è trash, non raggiunge gl'infimi livelli di “Under the Dome” 2 e 3 (o, se vi volete un filo di bene in più: FlashForWard, Jericho, Heroes, Harper's Island, Persons UnKnown, Six Degrees (e no, non andate a cercar che sono, sopravvivrete ugualmente, anzi: meglio) : è, semplicemente, puramente, serie B. Media.

 

Qui le piazze sono affollate, ma innocue: ormai le piazze fanno rivoluzioni solo quando sono vuote.

 

Prima di mettersi di buzzo buono e sorbirsi WwP2 occorre fare due cose: chiedere scusa al mondo perché in seguito, una volta sopravvissuti, andrete ad occupare lo spazio di una recensione che poteva essere destinata ad altro di ben più meritevole (chessò: Michael Bay, Renzo Martinelli, Bille August, Saverio Costanzo, Roland Joffé...), e cercare una scusa plausibile (non catastrofica ma nemmeno improbabile) da sganciare alla massa-utente, per esempio questa: avendo la (s)fortuna di poter contare su - o meglio: di dover subire - una pausa pranzo molto (troppo) lunga (oltre ad avercelo, un lavoro: si, lo sto dicendo a voi, sfaticati: che cosa credete, che Renzi possa elargirvi a muzzo pane e companatico, tetto e quattro pareti, così, perché siete simpatici?), una volta che figli e nipoti sono stati sistemati davanti alla playstation o mandati in spedizione a cercare pokemon in tangenziale, dopo aver abbandonata la tipa-moglie all'Ikea e terminato di spalmare la suocera di rancore gusto miele prima di seppellirla in un formicaio di rabbia, e una volta che il cane è stato sceso a pisciare, che cosa resta da fare, oltre a godersi le repliche di Dalla Vostra Parte con Belpietro (che se no per quale motivo continuereste a pagare il canone in bolletta? Piuttosto l'elettricità ve la produrre(s)te da soli con due pinze applicate alla sacca scrotale sfregando quest'ultima con una spazzola in acciaio temprato dalle vostre urla), eh?

Ma in piazza scendo solo per il cane.

Leggersi la ristampa apocrifa della Batracomachia di Bayereuth di Anacleto Verrecchia tra lynchani e cronenberghiani senza paralipomeni e scevra di roditori? Godersi Better Call Saul 3? Fargo 3? American Gods 1? The HandMaid's Tale 1? Twin Peaks 3? E poi OitNB 5, Game of Thrones 7, Stranger Things 2...? Noo-ne. E infatti perché mai dovreste farlo, quando c'è “WayWard Pines” 2, la magnifica serie di Chad Hodge (tratta dalla trilogia di Blake Crouch con la parziale produzione esecutiva di M. Night Shyamalan e girata nella British Columbia, che da allora ha ufficialmente chiesto e continua a chiedere la Brixit dal Canada) che vi siete procurati illo tempore in un momento di magra, siccità, carestia e moria delle vacche e che mai avete avuto il coraggio di affrontare...sin che ora, adesso, giust'appunto mo', dopo la delicata operazione lobotomica che vi ha asportato un quarto di cervello (all'apparenza la parte sana e funzionante) ma che vi ha fatta e (ar)resa salva la vita, potete finalmente godervi appieno? 


 

II.

“Abbiamo rubato i secoli.”

1178 persone/H.G.Wells (gli ultimi rappresentanti della specie Homo s. sapiens sul pianeta Terra e ovunque) con biglietto di sola andata e imbarco coatto per il 4032.

Da capo, allora, un altro giro di giostra, con qualche variabile differente e in più.
Da una rivoltella e un'uniforme si passa ad un bisturi ed un camice: il plot è lo stesso, cambia il protagonista: da un agente di sicurezza federale / sceriffo, investigatore e poliziotto, si passa ad un medico condotto / direttore, primario e dottore d'emergenza d'ospedale.

Pura serie B, si diceva. Le idee sono tante, spesso inconciliabili tra loro e confuse, e tutta l'impalcatura del contesto si regge sulla geniale e stupida follia delle radici che hanno permesso la costruzione, la gestazione e lo sviluppo di quest'arca immobile nello spazio e “viaggiante” nel tempo: il demiurgo che ne ha consentito le premesse e la creazione era un lungimirante scienziato e un ottuso psico-socio-politico, e da queste premesse, a cascata e valanga, le conseguenze: a tirare le redini e le fila di quest'ultimo avamposto di umanità circondato dalla (de)evoluzione della specie c'è un ReGazzino (cit.) non/mal cresciutello vestito da gioventù hitleriana/guardiapadana, e i mostri son tanti/o fuori quanti/o dentro…
Lo script - guaio insormontabile - non riesce a rappresentare la comunità gestita da bimbiminkia (stalin-mao-nazifascisti) senza scadere nella banalità più becera ed indisponente di chi non racconta ma elenca ed espone, con spavalda incompetenza.
E non rinuncia all'episodio spieghino-spiegone-spiegoide-spiegherrimo incentrato sul passato di un personaggio, riuscendo persino a portare a casa un pareggio [giusto per fare un confronto fine a sé stesso: qui al 5° ep. (di 10) incentrato (senza essere un filler) su Rebecca Yedlin (Nimrat Kaur), in “American Gods” il 4° (su 8) incentrato (semi-filler, ma grandioso) su Laura Moon (Emily Browning), e in “the HandMaid's Tale” il 7° (su 10) incentrato (filler in pieno, ma molto buon'ottimo) su Luke, il marito di June].
Detto ciò… Imperdonabile: la sceneggiatura sembra scritta dal Joffrey-Tommen (cfr. GoT) di cui sopra (che, tra l'altro, casualità forzata e coincidenza inesistente, si chiama Jason Higgins : JH – HJ : Hitler-Jugend), quando-dove-come, invece, come si diceva prima e sopra, per raccontare il Cretino occorre del genio e non l'esperienza diretta…
Sarebbe anzi è inutile elencare le contraddizioni, gli ossimori, le incongruenze, le banalità, i vicoli ciechi in/non voluti presenti nella trama e nel suo dipanarsi ad mentula canis: bisogna assistervi per crederci.

 

 

Il protagonista, si diceva. E questa è una - se non la, sola - qualità positiva della 2a stag. di WwP. Jason Patric {sono in grado di collocarlo in un solo ruolo - causa la mia memoria inaffidabile e la sua carriera inconcludentica e grazie ai database internettari [mentre, pur sempre col loro aiuto e con tutti gli esercizi addominali mnenonici, invece, non riesco proprio a re-individuarlo ed estrapolarlo nel e dal cast di “Sleepers” (protagonista) e di “Frankenstein Unbound”/“In the Valley of Elah” (ruoli secondari)] -, quello di co-protagonista (al fianco della splendida Rachel Ward di “Against All Odds”) in un discreto buon film, uscito a cavallo tra gli '80 e i '90, di James Foley, quando il regista di “Reckless”, “At Close Range”, “Papa Don't Preach-True Blue-Who's That Girl”, “Wounds and Scars” [il 17° ep. della 2a stag. di “Twin Peaks”, ovvero il 24° (25°)], “Glenngarry Glenn Ross”, più vari ep. di “Hannibal”, “Billions” e “House of Cards”, oltre che di un ep. cardine della 1a stag. di WwP, sceneggiato da Blake Crouch e i Duffer Brothers, era ancora un regista: “After Dark, My Sweet”, da Jim Thompson. Che c'entra 'sta tirata su James Foley? Niente. Nulla. Volevo solo rimanere in tema con la sceneggiatura e partire un po' per la tangente anch'io, cercando di far comprendere cosa si possa prova ad assistere a WwP2} - Theodore Yedlin.
Lui è bravo, il mascellone: e si deve ammettere che bisogna averci una faccia con le palle, scrotata più che scrutante, per accettare di portare a termine (o in porto o in naufragio) un ruolo come questo.
Una faccia con le palle.
Come questa, insomma.

 

http://i.imgur.com/c7Hxwxi.gif

 

Poi c'è lei, l'Abbie-Budicca, Rochelle Okoye, stunt-double e stun-performer qui assurta a (e assunta per il) ruolo di (assorta) co-protagonista muta (Rae Dawn Chong in “la Guerre du Feu”, senza l'aiuto di Antony Burgess e Desmond Morris), un incrocio ferino tra Vin Diesel e Deborah Anne Dyer in arte Skin, che pian piano, quatta quatta, poc'a poco, le seppellisce tutte, le altre, possibili amiche e certe nemiche: Carla Gugino, Melissa Leo, Shannyn Sossamon, Hope Davis (pietà vuole che si taccia sul repulisti sfiancante, impresentabile, completamente insensato cui sono state oggetto e soggette le prime tre attrici, tutte reduci e superstiti dalla 1a stag., estirpate dai loro ruoli dagli show-runner (o meglio: show-laze: fatti non foste...ma neppur tanto interpretabili...), per la serie: “Empatia? Non so cosa sia”).
Per contro, molto ben utilizzato il personaggio cardine, demiurgo e deus ex machina, salvatore dell'umanità che fa danni pure da morto e sepolto, interpetato da Toby Jones. New Entry pregevole: Djimon Hounsou.

Vincenzo Natali dirige un buon 6° ep. (il prologo muto e into the wild è quanto di meglio visto in questa 2a annata...ma sono 2 minuti scarsi...), e da lì è tutto un crescere (certo, si parte da sottoterra...). Anna Fricke invece scrive un buon episodio, il 7°.
Per fortuna ci pensa(no) Seamus Kevin Fahey (con la collaborazione di Jennifer Lynch) a rimettere in pari la situazione con il solito andazzo generale, scrivendo e dirigendo subito dopo, con l'8°, uno degli episodi peggiori (della stagione? Della serie? Dell'umanità?), che si salva solo sul finale.
Fosse per gli ep. 6 e 7 sarebbe un 6 pieno. Tutto sommato, invece, raggiunge a malapena il 5.
Anche grazie agli ep. 9 e 10, che fanno della sufficienza un limite, un traguardo, un ideale.

Ma voi non considerate quel mezzo punto in più che alla fine, venendo a patti col Sistema, ho appioppato a questa 2a stagione di mezzo, e non sprecate tempo con WwP2, a meno che non v'interessino le inestinguibili ed indefesse bassezze iningegnose della Natura Umana, per l'occasione impersonificata dai 3 sceneggiatori di “Gli Occhi del Cuore Due”. In tal caso: dateci dentro/sotto!
4 e qualcosa alla 2a stag. di WwP, ed F4 a tutti quanti. 

 

 

III.

“This is our land now. Our land again.”

Ci sarà una 3a ed ultima stagione, A.D. 2018.

Apparentemente non altre testimonianze disponibili.

 

Ed è un duplice peccato perché i sottotesti riguardanti l'umana natura, la scienza, la politica, la religione, per quanto possano essere stati già banalizzati, disinnescati e circonlocuiti in partenza, sarebbero potuti sfociare in una placida laguna invece che in un tombino (se e quando può risultare necessaria la sospensione dei diritti civili e diventa lecito mentire sistematicamente, su larga scala e per un indefinito periodo di tempo al popolo? Se e quando la scienza sopprime ogni "salvifica" speranza mistica può accadare che l'essere umano non smetta di credere in dio ma inizi a credere in...qualsiasi cosa? Et cetera...).


Status della specie in base alle nostre conoscenze attuali: estinta.

* * ¼ (½)  -  4 ½ (5)       

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati