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The Strain

5 stagioni - 46 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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La recensione su The Strain

di undying
4 stelle

Un diverso modo di raccontare il tema del "vampiro", affossato però da tematiche apocalittiche da fine del Mondo...

 

locandina

The Strain (2014): locandina

 

Da tempo Guillermo del Toro ha una sua idea del "vampirismo" e, soprattutto, della metamorfosi che trasforma gli esseri umani in creature assetate di sangue. L'occasione di portare sul piccolo schermo la sua personale rilettura di questo mito romantico e ancestrale gli arriva quando, affiancato da Chuck Hogan, decide di trasformare in sceneggiatura la trilogia di libri Nocturna.

 

Sean Astin, Mia Maestro, Corey Stoll

The Strain (2014): Sean Astin, Mia Maestro, Corey Stoll

 

Nasce così, ispirata da La progenie (The strain) ovvero il primo libro dell'antologia, questa nuova serie televisiva. Che, ad essere sinceri, parte benissimo, con l'arrivo di un Aereo sulla pista con tutti i passeggeri -equipaggio incluso- che non danno alcun segno di vita. Si riassaporano i temi tipici Anni '80 (con Incubo sulla città contaminata a fare da caposcuola) e per fortuna si prosegue idealmente -azzardando anche ipotesi sulle contaminazione virali- sino ad almeno metà con cinque o sei episodi intriganti e sorretti da ottimi effetti speciali. Poi purtroppo la direzione vira verso l'anonimato, con tanta violenza gratuita (ormai passata dal cinema alla televisione) e una storia che non interessa più allo spettatore, assai perplesso di fronte al fatto che le istituzioni non reagiscano in alcuna maniera e che molte persone vivano come nulla stesse accadendo. Persino i salti narrativi avanti/indietro nel tempo (con riferimenti al campo di concentramento nazista) a lungo andare inducono apatia e indifferenza. In conclusione The strain inzia benissimo, prosegue in maniera decorosa ma dal sesto/settimo episodio in poi rasenta la ripetitività e la noia più assoluta... ed è un peccato perché il look dei vampiri (con a capo una sorta di Nemesis) e la metamorfosi (anche interiore) resta piacevolmente impressa e sedimenta nel subconsio dopo la visione dell'intero girato.

 

Mia Maestro

The Strain (2014): Mia Maestro

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