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I bambini (?) li guardano.
di Immorale
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Immorale

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PRESENTAZIONE

Tutto cambia e si trasforma, nel tempo, i corpi, le idee (a volte), i paesi, i siti internet…e i   bambini, nel frattempo, crescono. Si preparano ad abbandonare quel bozzolo dorato del quale tutti (più o meno) amano poi ricordare le felicità o le asprezze assimilate “senza filtro e senza barriere”, se non le spiegazioni più o meno convincenti ricevute dagli adulti (di allora o di oggi). La mia visione cinematografica comune con l’ex-bambina portante il mio stesso cognome può, insomma, dirsi conclusa per passaggio alla categoria “superiore”, per raggiunti limiti d’età. Gli ambiti di confronto si sono modificati radicalmente, lo scontro è aperto e a volte aspro, ma mai inutile. Per festeggiare la fine di un‘esperienza e la (spero) rinascita in altre “vesti” di una stimolante rubrica, ho provato a scrivere questo intervento/divertissement romanzato, ma comunque attingente a situazioni in buona parte ispirate a fatti/sentimenti reali.

 

"INSIEME A"

Intervengo da ospite in questo primo esperimento per lanciare ai vecchi e ai nuovi collaboratori lo stimolo a dare il via ad una nuova rubrica "allargata". Che siano bambini, adolescenti o eterni immaturi poco importa, l'importante è il tono estremamente personale con cui raccontare "visioni insieme a". Quando cioè il film che viene visto è un centro attorno a cui le storie, le relazioni e i rapporti personali nascono, crescono e si evolvono.

Ci vuole un nome, come sempre, ma anche un'identità più precisa.
Lo scopriremo solo vivendo.
Immorale inaugura.
A voi/noi la palla.

End User
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Mattina presto, buio. Una figura caracollante avanza nell’oscurità della casa, con qualcosa in mano. Si odono i rumori di un armeggìo, seguiti da un rumore ovattato e, dopo una pausa di silenzio, il peso di un corpo che sprofonda in un letto.

 

Ci siamo, si ricomincia con la solita storia, ormai la percepisco a naso. Lo vedo dagli approcci di mio marito quando si accosta ad Asia: è arrivato il momento di guardare un film insieme. Spero che questa volta le cose vadano meglio, sono due testoni (il sangue abruzzese di I. non mente) e, dopo le scintille dell’ultima volta, non vorrei trovarmi di nuovo messa in mezzo.

 

Che film guardare questa volta ? Ogni volta devo fare una faticaccia alla Sisifo e penso a chi me lo faccia fare…forse dovrei fare mie le argomentazioni di Neve che Vola e lasciare che si scelga da sola le cose da guardare e tirarmi fuori da questa ca**o di rubrica, maledetta FilmTv !!!

 

Nooo !! Di nuovo ! nn c posso credere !! Cs mi farà vedere stavolta !! Qnd mi guarda così, vuol dire che dobbiamo ancora guardare un film. Speravo, dopo l’ultima volta, di averla sfangata definitivamente. Uffa !!!!

 

“Qualcuno ha visto la macchina fotografica ?” - Chiedo genericamente alla casa e mi arrivano le risposte in sequenza delle donzelle “Nooo !!” e penso: e ti pareva. Volevo approfittare del bel tempo per fare un po’ di foto al centro di Monza, domani mattina presto prima di iniziare a lavorare. Chissà dove sarà finita. Mi reco da Asia in camera sua, la trovo impegnata a smanettare con il suo portatile e le chiedo, sospettoso: “sei proprio sicura di non averla vista in giro ?”, “No papà, sono sicura” – Mi risponde pacatamente. Esco dalla stanza, chiudo la porta, mi viene in mente una cosa e rientro “Un’ultima cosa,  mi ricordo che ieri stavi facendo delle foto ai gatti, potresti averla lasciata in giro senza volerlo”, “No, sono più che sicura, l’ho rimessa al suo posto” – mi dice meno pacatamente e quindi decido di battere in ritirata. 

 

Ora cn questa macchina fotografica, che angoscia !! Xché, poi, dovrei essere sempre io quella che lascia in giro le cs ?  Lo ammetto, la mia stanza è un po’ incasinata (un eufemismo, n.d.r.) ma anche i suoi cd sono ovunque e la mamma ci riempie la casa di animali da curare. Ok, questo non è che mi dispiaccia, anzi mi diverte scoprire sempre nuovi animaletti, m poi sono io quella che viene sempre sgridata per ogni minima cosa.

 

Anche un quaglia con la zampa rotta, adesso. La cosa bella nel fare la volontaria per l’E.N.P.A. è che sicuramente non ci si annoia. Una quaglia non l’avevo mai vista, è un bell’uccello. Chissà le battute di I. sul mangiarla con la polenta quando la vedrà. Rientro in casa e lo trovo che legge sul divano, con l’immancabile musica di sottofondo, almeno nulla di disturbante; quando inizia con la sua musica “strana” mi viene il mal di testa. Per fortuna abbiamo raggiunto un equilibrio e le sue cose se le ascolta quando è solo in casa.  

 

“Una quaglia ? Preparo la polenta ?”, faccio la mia classica battuta riservata all’entrata di animali da allevamento sotto il nostro tetto, provocando il sorriso di circostanza di Y seguito da un “piantala”. Piccole abitudini familiari, dure a morire. Ma sto divagando, il film, il film, concentrati sul film. Esco di casa e faccio un salto al Blockbuster; porto il cane con me, gli faccio fare un giro al parco e poi lo lascio in macchina davanti al negozio, dicendogli, mentre chiudo la portiera cigolante della mia “carretta”, “Fa il bravo e fai la guardia, mi raccomando”. Mi guarda con poca convinzione attraverso il finestrino, mentre entro nella videoteca. All’interno, girovagando fra gli scaffali, mi arriva all’orecchio un discorso fra due tizi dall’aspetto avvinazzato che discutono, a voce mediamente alta, se  sia meglio “Le ali della Libertà” di Darabont o “Inception” di Nolan. “Quando è finito Inception sono rimasto mezz’ora con la bocca aperta”, afferma convinto il modernista etilico, mentre il classicista ribatte “E’ troppo contorto, vuoi mettere la bravura di Morgan Freeman e Tim Robbins”. Cerco di ignorare l’inquinamento acustico prodotto dal loro berciare strascicato e di concentrarmi sulla scelta. Ma non trovo nulla e mi avvio all’uscita, passando oltre il duo che adesso discute bonariamente, circondato da un olezzo di Tavernello, e subendo lo sguardo di rimprovero del “Blockbuster’s Boy” per non aver preso nulla. Il cane abbaia vedendomi, lo faccio scendere brevemente e gli pago il “fio” per l’attesa, sotto forma di un biscottino morbido e appetitoso; poi, dopo averlo fatto accomodare sul lato passeggero, facciamo mestamente ritorno a casa.

 

Ma dv sarà finita qst maledetta macchina fotografica ! L’ho cercata ovunque in cs, sotto il mio letto, in sala, in cucina, in bagno e perfino al suo posto. Niente. Dv assolutamente trovarla per provare di non essere stata io l’ultima ad usarla. Pensa, pensa…dove potrebbe essere…        

 

Ho deciso, guarderemo “Hollywood Party” di Blake Edwards. Ho bisogno di rinfrancarmi lo spirito e vedere l’indiano Hrundi V. Bakshi che “demolisce” il patinato mondo hollywoodiano anni 60 non potrà farmi che bene. Ok, ma piacerà ad Asia ? E a Yasmine ? Portiamoci avanti, intanto lo dirò a mia moglie. P.s.: diabolica FilmTv, mi fa venire pure i dubbi adesso !!

 

“Hollywood party ? Perché no…anche se io vorrei concludere la visione della quarta serie di the Unit..” – rispondo alla domanda di I. e lui “Dai, la guarderemo un’altra volta, mancano solamente quattro puntate e poi sarà finita, la serie è stata sospesa nonostante Mamet ne avesse pronta un’altra conclusiva”. Vabbè, me ne farò una ragione. Mi mancherà Dennis Haysbert… I. non ha mai amato molto “The Unit”, sostiene che sia troppo reazionaria, qualunque cosa voglia dire, la guarda principalmente per farmi piacere, gliene va dato atto.

 

 

Nte da fare, non la trovo da nessuna parte… Dv concentrarmi sui particolari, i particolari sono importantissimi…un momento…l’ho cercata in tutti i posti raggiungibili da me, mentre ce n’è uno in casa dove non posso arrivare. Ci vado e vedo la luce… Poco dopo arriva l’ora di guardare il film..il titolo nn mi è nuovo, speriamo bene…

 

 

Spettacolare come lo ricordavo, divertitamente complesso nella sua apparente semplicità, con un Peter Sellers in una delle sue migliori caratterizzazioni e una sceneggiatura a prova di bomba, che non sbaglia un passaggio. Bellissime donne hollywoodiane, attempate e non, insieme a granitici e rassicuranti uomini tutto d’un pezzo, colonnelli e registi vari, vengono travolti dal delirio “innocente” di un indiano dell’India, che li spazzerà via in un mare di schiuma, per darsi poi alla fuga con l’altra anima “candida” del gruppo di viziosi mestieranti hollywoodiani, “chanteuse” disillusa dal vil mondo dello spettacolo. Asia si è divertita tantissimo, non è riuscita a trattenere le risa parecchie volte, soprattutto alle goffe imprese dello spassoso cameriere-alcolizzato, oltre che del grande Hrundi.        

 

Sta mettendo via il DVD, è il momento..”Papà, ho trovato la macchina fotografica”, gli dico; si gira sorpreso “ah, dov’era ?”– mi chiede, “sulle mensole sospese dei libri in anticamera…dove l’avevi lasciata tu..”. “Io ?? Come fai a dirlo ?”, - “Solamente tu riesci a prendere qualcosa da li senza usare la scala…”. “Potresti averla usata tu…” – ribatte, un po’ confuso, “No, e ti spiego perché: ieri la fotocamera era al suo posto nella sua custodia e oggi non si trovava; ma oggi siamo rimasti insieme, in casa, quasi tutta la giornata, tranne quando sei andato al Block (ma era presente la mamma), mi hai visto usare la scala ?”. Silenzio.   

 

Cavolo…il suo ragionamento non fa un  grinza, che sia stato veramente io ? Non mi ricordo…mi starà venendo l’alzheimer. Bofonchio qualche scusa e mi ritiro disordinatamente in una riunione di “gabinetto” per pensare, lasciandola sola e trionfante. Effettivamente la sera scorsa mi sono alzato per andare in bagno (o era un sogno ?) ed ho preso un libro dalla libreria, probabilmente inconsciamente avrò trovato in giro la custodia e l’avrò lasciata sulla mensola. Non ammetterò mai apertamente la colpa, ma tra noi è inutile, il nostro rapporto familiare è fatto anche di silenzi carichi di significato.  Asia mi ha sistemato ben bene, gli va riconosciuto…forse gli ho fatto vedere troppi polizieschi…

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