Espandi menu
cerca
Con Umberto Lenzi scompare una delle menti più prolifiche e creative del cinema di genere italiano
di LIBERTADIPAROLA75
post
creato il

L'autore

LIBERTADIPAROLA75

LIBERTADIPAROLA75

Iscritto dal 10 luglio 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 184
  • Post 367
  • Recensioni 1547
  • Playlist 164
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

 

Uno dei primi a dare la notizia della scomparsa di Umberto Lenzi, questa mattina, è stato il giornalista Davide Pulici su Facebook, eppure noi tutti, appassionati, cultori, giornalisti e giovani filmaker, non ci credevamo.

Le fonti ufficiali nulla davano in merito, pensavamo tutti ad una bufala (è una moda vergognosa della rete!) dove ci sarebbe cascato anche il buon Pulici.

Invece no, a confermarci la triste notizia la nipote Miranda Parisi.

Il Maestro era malato da un po’.

Io lo avevo conosciuto qualche anno fa a Torino, dove era venuto a presentare il suo romanzo “Delitti a Cinecittà”.

Era stato così gentile da autografarmi una copia in vhs (tra le prime edizioni, della 3B Magnum) del suo MANGIATI VIVI! (nella foto), il cannibalico politico ispirato alla vicenda della Setta del Sole di Jim Jones.

 

 

Nato a Massa Marittima (Grosseto, Toscana) il 6 Agosto del 1931 è stato un artigiano che ha spaziato in tutti (o quasi!) i generi.

Parlare delle sue opere, da tante che sono, è quasi impossibile (non è impossibile ma limitato per un articolo, verrebbe fuori un saggio!), quindi potremmo limitarci a dividere l’analisi del suo cinema per filoni, diciamo i più significativi.

Ha cominciato con i cappa & spada, i sandaloni, i peplum, i mitologici e affini per poi continuare con lo spionaggio e l’avventura.

La svolta (non qualitativa, erano interessanti anche i film precedenti!) arriva con il giallo, il thriller e il poliziesco che forse sono stati il genere prediletto (e quasi tutta la critica dice che il suo miglior cinema è stato questo!) visto che, negli ultimi anni, appesa al chiodo la macchina da presa ha intrapreso una carriera di scrittore giallista.

 

NAPOLI VIOLENTA (1976), capolavoro del poliziesco. Celebre la scena della funicolare.

 

La sua attinenza per la già citata avventura, mischiata al suo gusto per il macabro e la violenza lo porta a costruire (insieme ad altri registi, e ancora adesso ci chiediamo di chi sia in effetti la paternità del genere!) il cinema “cannibalico”.

Se la sua prima opera nel filone (IL PAESE DEL SESSO SELVAGGIO) sembra più un romantico remake nella giungla del film UN UOMO CHIAMATO CAVALLO con giusto una piccola attinenza al futuro filone (i cannibali sono nemici della pacifica tribù che ospita l’eroe della pellicola) questo non si può dire delle pellicole future, il cui culmine è in quel CANNIBAL FEROX da molti considerato uno dei capitoli più violenti, vero top del gore!

 

Il romantico IL PAESE DEL SESSO SELVAGGIO (1972)

 

 

Intanto arrivano gli anni ’80 e l’italico cinema (soprattutto horror) è contaminato dal coevo statunitense che prova ad imitare con meno soldi ma, qualche volta, superandolo in idee e artigianalità.

Se Lucio Fulci sforna ZOMBI 2 il buon Umberto dirige LA CASA 3 (in originale però più semplicemente GHOSTHOUSE) prodotto dalla Filmirage dell’amico Aristide Massaccesi (in arte Joe D’Amato), non prima di aver lasciato la sua impronta nello zombie movie con INCUBO SULLA CITTA’ CONTAMINATA (film adorato da Robert Rodriguez che lo ha quasi voluto rifare con GRINDHOUSE- PLANET TERROR!) che il Maestro Lenzi però tendeva a ribadire che i suoi non sono morti viventi ma persone contaminate.

 

L'inquietante bambina con pagliaccio da LA CASA 3- GHOSTHOUSE.

 

Tra i lavori “fuori serie” più curiosi ricordiamo CICCIABOMBA con Donatella Rettore, curioso e grottesco elogio delle ragazze in rivincita.

 

 

E invece a noi chi ci darà adesso una rivincita per il cinema italiano dopo che i più prolifici artigiani (come Lenzi, Fulci, D’Amato, etc…) se ne sono andati portando con se’ un glorioso periodo che, anche se non era tutt’oro quel che luccicava, era almeno variopinto e molto creativo e adesso amato da molti cultori soprattutto d'Oltreoceano (come Quentin Tarantino).

 

 

 

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati