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Pareri a caldo: Blade Runner 2049
di Isin89
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Appena uscito dalla visione di Blade Runner 2049 di Denis Villeneuve. Che dire? Finalmente ci siamo. Aspettavo questo film da mesi e se da un lato ha superato ogni aspettativa e mi ha affascinato ed emozionato, dall'altro mi ha lasciato con un'orrenda sensazione di incompiutezza e un pelo di delusione.
Circa un mese fa espressi in un post le mie opinioni riguardo questo sequel e affermai che sebbene fosse impensabile estrapolare un sequel da quel capolavoro immane che era Blade Runner di Scott, la presenza di quest'ultimo alla produzione e di un colosso come Villeneuve alla regia non era che di buon auspicio e faceva presagire bene circa la realizzazione finale di questo prodotto. Inizialmente scettico, mi sono convertito in un acceso sostenitore di questo progetto. Villeneuve ha fatto un bel lavoro, aveva sulle spalle un compito difficilissimo ed estremamente rischioso ma c'è da dire che il suo coraggio è riuscito a salvare questa pellicola dal baratro. Un plauso quindi al regista canadese è alla sua spaventosa bravura, ai campi lunghi claustrofobici e alla regia titanica, per non parlare della fotografia e della colonna sonora, spaventose per quanto sono belle. Sarebbe da idioti non riconoscere a Villeneuve i suoi meriti e la capacità di essersi addentrato nel mondo di BR riuscendo perfettamente a rimanere fedele alle ambientazioni dell'originale non solo per estetica visiva ma anche per continuità di una presunta evoluzione stilistica e narrativa. Sotto questi punti di vista quindi Blade Runner 2049 non è che un film della madonna, una maestosa opera di sci-fi come non se ne vedevano da tempo che raccoglie quanto seminato in 35 anni. Ma se è tanto bello, dove sta il problema?
Blade Runner 2049 è un'affascinante quanto inutile sequel di un film che era perfetto così come era, senza allungamenti né rimaneggiamenti di nessun tipo. Alcune scelte narrative finiscono inevitabilmente per danneggiare questo film, il quale aveva tutte le potenzialità per diventare un degno erede del primo.
La storia in sé non è affatto male, i richiami alla figura cristologica del figlio dei replicanti e la nascita di una sorta di rivoluzione da parte degli stessi per conquistare il mondo. Peccato che il primo elemento è telefonatissimo e il secondo viene appena accennato e lasciato a sé stesso quando poteva essere sviluppato alla grande se pensiamo alla durata del film. Il momento dell'ascolto della conversazione tra Deckard e Rachael, che avviene nei palazzi della Wallace per mano di K e Luv, non ha destato la benché minima impressione dal momento che già si intuisce che il figliol prodigo è K (questo è quello che lo spettatore è portato a pensare fino al colpo di scena). I replicanti appaiono in una sequenza e poi escono di scena come dei cretini, nessuno sa più niente di loro. Lo stesso accade con il personaggio di Wallace, tra l'altro sviluppato malissimo e fine a sé stesso. Verso il finale scompare e non sappiamo più niente dei suoi piani, niente. Quello che si potrebbe intuire è che i replicanti domineranno il mondo. Ma assieme o contro Wallace? Queste cose sono lasciate al caso. Così come il vero villain non è Wallace, come ci si immaginava, ma Luv. Wow che bel villain!!!! Forse l'intento dei realizzatori era quello di creare un finale aperto a interpretazioni e immaginazioni. Ma non è così, questo finale troncato sul più bello non dà spazio a niente se non a un senso di dannosa e irritante incompiutezza generale. Per non parlare della dilatazione eccessiva di varie scene. Intendiamoci, adoro i film lunghi e appena scoperta la durata di questo film non ero che entusiasta pensando che avrebbero raccontato e mostrato mille cose interessanti. Per arrivare a Deckard ci vogliono due ore nelle quali succede davvero poco o niente. Per carità, in Apocalypse Now Kurtz appare anch'egli dopo due ore ma 'sti gran c****. Avrebbero benissimo potuto fare un film di 3 ore includendo la lotta dei replicanti e mille altre cose ma hanno voluto allungare ...il brodo così tanto (la regia di Villeneuve è perfetta ma narrativamente è tirato per le stra lunghe in certi punti) per poter creare un odioso franchise dal quale estrapolare non so quanti altri film. Va bene con Star Wars, va bene con Alien ma Blade Runner no. Ora uscirà il terzo e magari anche il quarto, e mo basta però.
Ecco perché, pur apprezzando molto questo film sotto molti punti di vista non posso che detestarlo sotto altri. Ma c'è così bisogno di trasformare Blade Runner in un'orrenda serie tv? Questo sequel non è che il capitolo primo e ne conserva l'impianto narrativo e di pensiero. Altrimenti non mi spiego perché due professionisti debbano dimenticarsi così dei loro personaggi, è impensabile. Ma c'era così bisogno di scomodare un capolavoro del cinema annullandone ogni valore per trasformarlo in una mera commercialata per bambini idioti? Per non parlare della scena finale nell'acqua, la quale dovrebbe essere il fulcro finale, la scena risolutrice finale che conclude gli eventi. Ma davvero? Ma perché?  Ma che scena è, cosa vuole dire? Non ha senso in un film del genere.
Mentre la guardavo pensavo e speravo in cuor mio che il film non fosse ancora finito perché, diciamocelo, come scena risolutrice finale del sequel di Blade Runner è assolutamente priva di senso. E quel combattimento, e quei dialoghi. Mammamia. Che pastrocchio. È inutile negare che è una serie tv, non sarebbe finito in questo modo altrimenti. Avrebbe narrato la sua storia piena zeppa di eventi e situazioni interessanti. Ma la cosa bella è che alla fine è un bel film, non potrei mai dire che non mi sia piaciuto però nemmeno posso dire che sia riuscito e mi abbia soddisfatto. Ma per niente.
La storia a cosa vuole arrivare? Wallace è un pazzo che vuole dominare il mondo tramite i replicanti. Questi ultimi vogliono fare una rivoluzione per dominare il mondo. Lo scopo di Blade Runner 2049 è scoprire chi sia il figlio di Deckard e quando questa cosa viene svelata, pum, addio tutto. Non ci siamo proprio. Certe cose, a volte, è meglio lasciarle stare lì dove sono.

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