Espandi menu
cerca
Viaggio nell'Italia Underground di Dizionario del Turismo Cinematografico: Cinefilia, originalità e malinconia... Benvenuti nel Mondo di Luca Alessandro!
di LIBERTADIPAROLA75 ultimo aggiornamento
post
creato il

L'autore

LIBERTADIPAROLA75

LIBERTADIPAROLA75

Iscritto dal 10 luglio 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 185
  • Post 367
  • Recensioni 1547
  • Playlist 164
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

Una scena di QUESTIONE DI SGUARDI.

 

 

Il regista Luca Alessandro prova le scene con gli attori protagonisti di

QUESTIONE DI SGUARDI.

 

 

 

Arrivato all’ennesima intervista per questo Viaggio nell’Italia Underground che, ricordiamolo, fa parte delle manifestazioni per il 5° Anniversario Ufficiale di vita del Dizionario del Turismo Cinematografico che compariva, per la prima volta con questo nome, nel settembre 2012 sulle pagine di Cinerepublic (la defunta testata gemella di Film Tv che ne ha poi acquisito tutto il materiale on line) mi sorgono alcuni appunti (comunque belli e costruttivi) che ho notato in questo bel tour…

Spesso, oltre a conoscere nuovi autori che meritano visibilità, ritroviamo alcuni attori scomparsi da tempo dalle scene del cinema di alta visibilità che qua decidono di mettersi in gioco per aiutare nuovi talenti (gesto molto nobile).

E accanto a tutto ciò troviamo un gusto per il citazionismo dei bei tempi che furono assieme a una certa originalità nella messa in scena.

In questo numero che state leggendo troviamo appunto molte delle cose appena descritte.

Siamo a Roma dove incontriamo il giovane Luca Alessandro, autore originale che, a volte, magari sembra avere il gusto della citazione ma realizzata in maniera inconscia, cioè come un ricordo di forte amore per il cinema in generale ma inserito in un contesto narrativo piuttosto nuovo, insolito ed originale che lo rende uno degli autori più interessanti del nuovo panorama cinematografico italiano, come avrete modo di intendere nel corso dell’intervista…

 

 

          

 

 

-Ciao Luca. Da cosa nasce la tua passione per il cinema?

 

 -Ciao Dave. La mia passione comincia in tenera età, quando mia sorella si divertiva a spaventarmi durante lo show televisivo di Zio Tibia. Anche se gli horror mi facevano paura, non potevo fare a meno di guardarli, e più ne vedevo, più le mie paure venivano per così dire “esorcizzate”. Anch'io, come tanti miei colleghi, presi a frequentare la videoteca di un amico di famiglia; la sezione horror si trovava puntualmente in prossimità di una scala che conduceva al piano di sotto, i cui gradini sparivano nel buio più totale. Attraversai quindi la fase del collezionista feticista di super 8, vhs e   dvd, finché un giorno non avvertii la curiosità-necessità di stare dall’altra parte dello schermo. Coinvolsi il mio migliore amico Cristiano (con cui avevo già tentato la strada della musica) e ci iscrivemmo ad un corso di cinema.

 

 -Quanti film hai diretto?

 

 -Allora... ho diretto i lungometraggi THE PYRAMID e E.N.D. THE MOVIE, e tre cortometraggi: E.N.D. (il corto che ha ispirato l'omonimo lungometraggio), QUESTIONE DI SGUARDI (noir) e MAMMA RACCONTA (drammatico)... EVIL SELFIE di Eros Bosi, in parte, lo sento anche un po' mio, avendo scritto la sceneggiatura, supervisionato e aiutato Eros nel lavoro di organizzazione, nonché curato la fotografia e il montaggio, insieme al collega Luigi Nappa... poi, ho partecipato ai lavori di altri colleghi, in qualità soprattutto di aiuto regia o revisionando sceneggiature.

 

-A proposito di uno di questi, l’episodio DREAM DOOR dell’opera collettiva THE PYRAMID, mi pare di aver letto tempo fa, da qualche parte, che questo film a episodi nasceva come omaggio al compianto film maker underground Fabio Salerno. E’ vero? Se la risposta è positiva mi pare anche che nel tuo segmento una scena offre (magari è solo un caso) un simpatico omaggio a NOTTE PROFONDA dove un ragazzo lievita sul letto. Comunque questa simpatica “piramide” mi ricorda tanto la scatola di HELLRAISER…

 

 -THE PYRAMID, in realtà, contiene più di un omaggio, in primis (come hai giustamente colto) all'immaginario visionario di Clive Barker. Nello specifico, DREAM DOOR, il mio episodio vuole invece omaggiare il cinema di Fabio Salerno, regista scomparso prematuramente (la scena che hai menzionato non è casuale, ma ci sono tanti altri riferimenti: il rompicapo piramidale, il ragazzo protagonista  che fà il fumettista, etc.). Ho avuto modo di apprezzare quasi tutti i lavori del regista milanese, custodisco gelosamente il vhs di NOTTE PROFONDA e vari super 8, tra cui l'antesignano MEZZANOTTE. Io credo che il destino, o Fabio, abbia voluto che io dirigessi  l'episodio (mi piace pensarla così). Quando Alex Visani, produttore dell'opera, mi propose di prendere parte al progetto, l'unico segmento ancora da assegnare era proprio DREAM DOOR. 

 

-Ti piace il citazionismo/omaggio nei film?

 

 -Salvo rare eccezioni (Fabio, appunto), in linea di massima no, o meglio, se lo faccio, avviene a livello inconscio. Io sono uno di quelli che preferisce fare, sbagliare eventualmente, ma dev'essere tutta farina del mio sacco. Ho tante cose da raccontare, la fantasia non mi è mai mancata. Ovviamente, osservo i miei colleghi (non solo della settima arte), guardo da loro quello che mi interessa e che si confà al mio modo di vedere le cose, al mio stile... ma non ho mai copiato di sana pianta, nemmeno quando ero a scuola.

 

 -Uno dei tuoi lavori che ho apprezzato molto è stato QUESTIONE DI SGUARDI. Comincia con la malinconia di Tornatore e termina con un finale alla Dylan Dog. Almeno da quello che mi è parso…

 

-Ma grazie, Dave!

 

-Per la precisione il Tornatore de LA MIGLIORE OFFERTA e alcuni finali dei Dylan Dog di fine anni   ’80…

 

 -Ma sai che mi sono ispirato proprio a LA MIGLIORE OFFERTA? Complimenti!

 

-Adesso sono io che ringrazio te Luca! Eh eh…

 

-E mi sono ispirato anche ad un altro film, HARD CANDY di Slade... Dylan Dog lo amo, ha caratterizzato la mia adolescenza. Sicuramente esercita ancora una certa influenza su di me...  visto che parliamo di cinema... ho apprezzato molto DELLAMORTE DELLAMORE di Soavi mentre dei fan movie meglio non parlare...

 

-HARD CANDY lo conosco. E’ da un po’ che ho in lista la visione. Un albo di Dylan che ricorda il  tuo film è “Scritto con il sangue”.

 

-Me lo devo rileggere “Scritto con il sangue” , non lo ricordo benissimo, è passato un po' di  tempo, ahimè       :-P

 

 -Allora non ti dico più niente su “Scritto col sangue” per non rovinarti la visione. Piuttosto… mi è sembrato abbastanza dylandoghiano anche E.N.D. - THE MOVIE. Che mi dici di questo film?

 

-Forse il primo episodio, all'interno dell'agenzia di pompe funebri, caratterizzato da un forte humour inglese; il resto si discosta poco da quanto già detto nell'ampia saga romeriana (pochi film si distinguono, a mio avviso: 28 GIORNI DOPO, SHAUN OF THE DEAD, I ZOMBIE: THE    CHRONICLES OF PAIN, OTTO OR UP WITH DEAD PEOPLE, sono alcuni esempi). Con E.N.D. - THE MOVIE, in sostanza (parlo ovviamente per me), ho replicato l'esperienza già vissuta con THE PYRAMID. I film collettivi rappresentano un'occasione di confronto, e questo è un aspetto (quasi) sempre costruttivo. 

 

 

-E riguardo MAMMA RACCONTA?

 

-Con MAMMA RACCONTA ho cambiato decisamente genere, approdando definitivamente al dramma. Questo cortometraggio vuole anche essere un (mio) tentativo di avvicinamento al pubblico, è più "comprensibile" di QUESTIONE DI SGUARDI, se vogliamo, più emozionale; non  ha la struttura del suo predecessore, ma è molto più lineare, in apparenza almeno. Brevemente la trama: sopravvivere alla morte di un figlio è la tragedia più grande che possa colpire la vita di  una persona. Emma, la protagonista del film, prova a riflettere sull'esperienza che sta vivendo. Lo fa attraverso le pagine di un diario, regalo del figlio, e mettendo in atto inconsapevolmente una sorta di autoterapia. Ma il buco nero che resta dentro scava ininterrottamente: da un corpo pieno di vita la donna passa a un corpo vuoto, il suo grembo e le sue braccia si ritrovano ormai senza più nessuno da accudire. MAMMA RACCONTA è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Patrica (Frosinone), ad oggi è ancora inedito (perché ho deciso di confrontarmi con i festival più importanti). Penso che anche la sua realizzazione sia frutto del destino (in fin dei conti, una piccolissima parte della roba che scrivo diventa poi un film); sia prima che durante il set ci sono stati diversi segnali in tal senso (il più suggestivo: Emma, la protagonista del film, ha perso il figlio Stefano; Stefano è anche il nome del padre dell'attrice protagonista, scomparso quando lei era poco più che maggiorenne).

 

 -Realizzi anche altro nel settore?… tipo videoclip? Spot? Etc…

 

 -Prevalentemente lungometraggi, corti e serie web... ultimamente, però, mi si stanno presentando diverse offerte per spot pubblicitari... è un mercato che conoscevo poco, ma molto  redditizio... e richiedono sempre più creatività...   

 

 -Quale fra tutti questi lavori è quello che più apprezzi e/o ti ha dato maggiori soddisfazioni?

 

-QUESTIONE DI SGUARDI è il lavoro che più mi identifica e di cui sono più orgoglioso; le soddisfazioni più grandi invece me le ha date THE PYRAMID, con la distribuzione in Canada, U.S.A. e Giappone.

 

-Oltre la macchina da presa hai qualche altro interesse, tipo sport o altro?

 

-Interessi tanti, mi piace l'arte in tutte le sue forme: oltre al cinema, il teatro, la musica (ho preso lezioni di canto per due anni all'ARTITALIA Music School di Mario Grandinetti). Quand'ero un po' più giovincello mi piaceva tanto disegnare, leggevo tantissimi fumetti (Dylan Dog, Ken Il       Guerriero e Dragon Ball erano tra i miei preferiti); oggi sono un assiduo frequentatore di mostre       (grazie soprattutto alla mia compagna, architetto, non me ne perdo una). In passato ho praticato anche tanto sport. I miei genitori mi buttarono sul tatami di Judo alla tenera età di 5 anni. Sono  arrivato a gareggiare per i campionati italiani; poi, ho smesso verso i vent'anni perché era una vita di sacrificio, avevo perso un po' gli stimoli perché non concepivo lo sport come semplice           allenamento. Questa attitudine per la competizione (nell'accezione positiva del termine) mi è rimasta negli anni. 

 

-Vuoi dirci ancora qualcosa?

 

 -Sto lavorando ad un nuovo progetto horror, con una nuova veste, diversa, accattivante e al  passo con i tempi attuali. Se tutto va come deve andare, ne sentirete parlare presto :-)

 

Scheda di Luca Alessandro su Imdb.com

 

THE PYRAMID.

 

 

 

 

 

 

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati