Espandi menu
cerca
VALERIA GOLINO : PECCATO PER GLI U2.
di luabusivo
post
creato il

L'autore

luabusivo

luabusivo

Iscritto dal 28 luglio 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 12
  • Post 60
  • Recensioni 67
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

 

Valeria Golino ad Asti.

Sabato 04 marzo 2017.

 

La città di Asti dimostra una volta di più di essere molto sensibile al Cinema. Ieri sera la Sala Pastrone, dedicata all’illustre concittadino, ha accolto l’attrice e regista Valeria Golino per riconoscerle il Sigillo della Città e la Medaglia d’Argento in occasione delle celebrazioni Alfieriane. Il geniale regista dell’immortale Cabiria avrebbe condiviso la scelta dell’assessore Massimo Cotto e dell’associazione Vertigo, di invitare l’affascinante artista napoletana di nascita e americana di adozione, come ciliegina sulla torta, al termine un ciclo di incontri cinefili, iniziato con il replicante Rutger Hauer e proseguito con il giovane favoloso Elio Germano.

Vincitrice di due Coppe Volpi alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Valeria Golino è una delle poche attrici italiane ad aver lavorato con continuità all’estero e soprattutto a Hollywood. In trenta anni di carriera la Golino ha partecipato, a vario titolo, a oltre ottanta lungometraggi, diretta da registi di grosso calibro, provenienti da estrazione e formazione artistiche diverse, creandosi in questo modo un back ground professionale di grande spessore. Sul grande schermo del Cinema Teatro Alfieri, scorrono le sequenze di film con l’ospite della serata affiancata via via da Dustin Hoffman, Tom Cruise, Viggo Mortensen, Nicholas Cage, Diego Abatantuono e Fabrizio Bentivoglio, tanto per citarne alcuni.

“ Non so’ cosa significa essere un attore non generoso. Mi ritengo un’attrice generosa, soprattutto nell’ascolto degli altri, nel rapporto con i miei colleghi. L’empatia è un utensile necessario per fare l’attore, se lavori con colleghi non generosi, non è bello, ti sembra di lavorare da sola”.

 

 

Valeria Golino siede elegante e composta, gambe accavallate fasciate in nero, camicia di seta con soggetti geometrici policromi e sguardo attento. Non si distrae, segue con attenzione il percorso tracciato dai due interlocutori seduti accanto a lei, Massimo Cotto e Anna Pasetti, attenta all’umore del pubblico in sala.

“Per Rain Man ho fatto undici provini, avanti e indietro. Ma ho capito di essere stata presa per interpretare Susanna, quando Dustin Hoffman mi ha rivolto la seguente domanda << Che macchina ti hanno noleggiato per questo provino?>>. In quel momento ho capito di essere stata presa per la parte: negli Stati Uniti, le produzioni non badano a spese quando hanno individuato gli interpreti. Ho fatto fatica a crederci, perché il film era stato scritto per un’attrice americana. Dopo Rain Man ho smesso di lavorare, osservando Cruise e Hoffman sul set, ho capito che dovevo studiare. Al tempo prendevo le cose per scontate, quasi tutto mi fosse dovuto. Dovevo cambiare atteggiamento. Barry Levinson, il regista di Rain Man, mi ha sgridato molte volte sul set: non ricordavo le battute, ero molto giovane e non mi sembrava di fare chissacchè. Certo ero molto contenta di lavorare con un grande attore come Hoffmann, ma non l’avevo presa molto seriamente. Lì ho capito che ogni film è un piccolo passo che fai in avanti, a volte indietro, ma sempre e comunque molto importante per la tua professione”.

 

 

A 18 anni esordisce con una delle registe più bizzarre del panorama internazionale, Lina Wertmuller, nel film dal titolo Scherzo del Destino in Agguato dietro l’Angolo come un Brigante di Strada e a 21 anni vince la sua prima Coppa Volpi come migliore interprete femminile, per il film Storia d’Amore diretto da Citto Maselli.

“Nel frattempo a Hollywood faccio un provino che dura un anno! Ai primi casting eravamo circa cinquecento ragazze, poi via via duecento, quindi sette e infine in due. Io e un’altra per lo stesso ruolo. Io e Julia Roberts. Il film era Pretty Woman e alla fine hanno scelto giustamente lei, si può dire che la Storia le ha dato ragione. Ricordo che all’ultimo provino eravamo vestite uguali, per provare le stesse battute con due attori diversi. Io ero molto carina al tempo, tutta aggiustatina, ma quando l’ho vista nel corridoio della sala prove e ci siamo incrociate, tanto era bella e imponente, dentro di me ho capito immediatamente che avrebbero preso lei e che per me non ci sarebbe stata storia! Era giusto che le affidassero quel ruolo !”

 

 

Sotto la direzione di Sean Penn nel 1991 e Salvatores nel 2002, Valeria Golino ha lavorato in molti Paesi del Mondo, facilitata anche dalla conoscenza di molte lingue, bagaglio tecnico cui tiene molto. Di madre greca e padre italiano, parla correntemente l’inglese e il francese, un po’ più stentatamente lo spagnolo, avendo in questo modo la possibilità di recitare nella lingua stabilita dagli sceneggiatori, aderendo con migliore prossimità alle caratteristiche richieste dal personaggio.

“ Agli inizi della carriera sfuggivo alla parola. Con la maturità ho acquisito maggiore consapevolezza. Un attore è gesto e parola. Io vengo dalla non scuola e dalla non tecnica, diciamo che possedevo un talento naturale e a quell’età, non riuscivo a dare peso alle parole. Durante la lavorazione del film Pane Amore, la regista tedesca Margarethe Von Trotta mi disse <<prenditi la responsabilità delle parole che dici!>>, ma avevo 21 anni, ero giovane, il tema del film era fortemente ideologico e al tempo di quegli argomenti non m’importava nulla. Crescendo con l’età e con l’acquisizione della tecnica, ho capito che le parole hanno un peso, un pericolo, una grande importanza. Adesso mi trovo a mio agio con le parole”.

Nel 2014 è una delle protagoniste ne Il Capitale Umano di Paolo Virzì e l’anno successivo interpreta il personaggio principale in Per Amor Vostro di Giuseppe M.Gaudino, storia di riscatto femminile dai toni drammatici, ambientata a Napoli.

“Vincere la seconda Coppa Volpi a ventinove anni dalla prima è stato ancora più bello! A 19 anni ero emozionata, ghiacciata da un premio così importante, quasi scollata dalla realtà. Riceverlo alla soglia dei 50 anni mi ha reso molto più felice, una contentezza colma di considerazione, vissuta con meno pudori. Alla premiazione sprizzavo gioia da tutti i pori!”

In carriera Valeria Golino ha partecipato a vari videoclip musicali, cantando con i Baustelle e recitando per i R.E.M. Nel 1988 gli U2 avevano richiesto la sua presenza nel video musicale dal titolo All I Want is You, ma aveva dovuto rifiutare per impegni lavorativi. Attrice, cantante e nel 2013 regista.

“La regia è venuta per spinta. L’idea c’era e la voglia c’era. Ma se ho diretto Miele, il merito va in grandissima parte all’incoraggiamento che ho ricevuto da Riccardo Scamarcio e Viola Prestieri, che in seguito sono divenuti coproduttori del film. Loro hanno insistito perché a 45 anni mi mettessi dietro ad una macchina da presa. Devo dire che la mia vita è sempre stata così, sono stata spinta dagli altri a intraprendere un percorso e il loro sostegno è sempre stato per me importante e fondamentale. Sono del segno della Bilancia, anche se credo poco all’astrologia ma credo che il simbolo rappresenta un po’ il mio perenne tentennare. Inoltre sono pigra e senza lo stimolo emotivo delle persone al mio fianco, avrei fatto la metà delle cose che ho fatto.

 

 

Nel panorama cinematografico italiano, di ogni tempo, non sono molti gli attori che sono passati dietro la macchina da presa. Molto pochi quelli che hanno fatto film di successo. Marlon Brando sosteneva che il Teatro sta agli attori come il Cinema sta ai registi.

“Conoscere gli attori e avere simpatia per gli attori è molto utile, quando si dirige un film. Nel mio caso essere stata diretta da molti registi mi è stato di grande aiuto, un bagaglio tecnico a volte inconsapevole.  Sono pochi i registi che sanno dirigere gli attori, ricordo soprattutto Francesco Maselli, grandissimo direttore d’attori, Simon Puccioni e pochi altri. Molti usano gli interpreti come strumenti, non entrando in empatia con loro, reputandoli poco importanti. Per Miele sono stata fulminata dalla lettura del libro dal titolo Vi Perdono di Mauro Covacich. Leggendolo ho capito che l’argomento m’interessava tantissimo e il modo in cui era trattato pensavo avrebbe destato interesse anche nel pubblico. Inoltre era un argomento cinematico, si potevano fare delle belle immagini con forti emozioni, a supporto di una causa civile molto importante. I produttori, cui ho sottoposto il soggetto, me l’hanno immediatamente scartato, tacciandolo di film poco commerciale e descrittivo di un argomento cupo, del quale pochi vogliono parlare: la Morte. Al contrario parlare della Morte, io lo vedevo non come un ostacolo, bensì come la vera forza propulsiva del film. Ma non la morte violenta, con gli schizzi di sangue e la teatralità della morte, semmai in modo discorsivo, parlare per parlarne e questa è stata la vera sfida di Miele. Contenuto e Forma dovevano convivere in questo film.  Con Pohamok, il bravissimo direttore della Fotografia, abbiamo cercato l’equilibrio tra l’estetica delle immagini e la densità degli argomenti trattati. Non volevo che il film fosse sciatto, per questo motivo abbiamo lavorato molto sull’uso della parola, sul peso dei dialoghi, cercando di non tralasciare alcun dettaglio o sfumatura. Jasmine Trinca la protagonista dal nome fittizio Miele, emana sensazioni di grande bellezza unita a profondità etica, che stridono con la fisicità e l’abbandono dell’Ingeniere, interpretato in maniera eccezionale da Carlo Cecchi.

 

 

 

Miele è l’equilibrio perfetto tra delicatezza e non provocazione. Jasmine Trinca a tale proposito ha dichiarato, che la vera forza del film, sta nella presenza di Valeria Golino dietro la macchina da presa, che solo lei avrebbe potuto girare un film con quelle caratteristiche.

“Vero. Miele nel bene nel male rappresenta il mio punto di vista di vedere le cose. Dovrebbe essere sempre così per chi si mette dietro la macchina. Anche nei difetti, questo film che ho diretto, è la cosa che mi somiglia di più tra tutte le cose che ho fatto!”.

 

A noi non resta che dire, continua su questa strada Valeria.

 

Lu Abusivo.

 

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati