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ABSOLUTE BEGINNERS – Le nuove serie di novembre (parte 1)
di Andrea Fornasiero
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Iniziamo la consueta panoramica sulle novità seriali di novembre (anche se partiamo dal 31 ottobre), dove non troverete però The Crown, di cui si è già trattato qui.

People of Earth

Iniziata sulla basic cable dedicata alle comedy TBS il 31 ottobre, People of Earth è una comedy ideata dall’esordiente David Jenkins, ma sono sicuramente più significativi i ruoli di Greg Daniels – autore di The Office US e Parks and Recreation, qui producer e regista del pilot - e di Conan O’Brien in veste di produttore. Anche il protagonista Wyatt Cenac arriva dalla scrittura di show comici, come il The Daily Show e il cartoon King of the Hill. People of Earth racconta di un gruppo di supporto di vittime di rapimenti alieni, cui Ozzie si avvicina come scettico giornalista per scoprire di avere a sua volta ricordi inspiegabili, forse legati a un rapimento analogo. Se i membri del gruppo sono tutti comprensibilmente fuori di testa, ma pure genuinamente umani, non appaiono molto più lucidi gli alieni, a loro volta assortiti in un gruppo misto tra Grey, White e Rettiliani piuttosto pasticcioni. Il tono è decisamente surreale e l’idea così bizzarra, soprattutto per quel riguarda l’uso di alieni, da risultare in una comedy originale e divertente. 

Chewing Gum

Diffusa dal 31 ottobre su Netflix, Chewing Gum è in realtà una serie inglese del 2015 trasmessa dal canale E4. Michaela Coel è produttrice, sceneggiatrice e protagonista di tutti gli episodi, mentre la regia è di Tom Marshall. Racconta di una ragazza nera, Tracey, che vive tra i condomini di Londra vessata dall’integralismo cristiano della madre, che vuole rimanga vergine fino al matrimonio. La donna approva la sua relazione con Ronald, chiaramente gay represso, che è ben lieto di posticipare la notte d’amore, con l’effetto di frustrare terribilmente Tracey, la cui miglior amica è assai più disinvolta riguardo al sesso. Il ritmo è molto veloce, ma le situazioni sono del tutto sopra le righe e grottesche, senza per altro bersagli che non siano banalissimi. Ne risulta un presunto umorismo insistente fino all'irritazione, più o meno come per Haters Back Off.

Dark Angel

Miniserie in due parti trasmessa sull’inglese ITV il 31 ottobre e il 7 novembre, Dark Angel racconta la storia di Mary Ann Cotton, la prima serial killer donna del Regno Unito. Ne veste i panni la Joanne Frogatt di Downton Abbey, che avvelena i suoi tre mariti per incassare il premio della loro assicurazione sulla vita. Tratta dal libro Mary Ann Cotton: Britain's First Female Serial Killer di David Wilson, è scritta da Gwyneth Hughes (Five Days, The Girl – La diva di Hitchcock) e girata da Brian Percival (il pilot di Downton Abbey e Storia di una ladra di libri): entrambi hanno un buon curriculum ma il formato che vuole condensare una vicenda così lunga e con così tanti personaggi in soli due episodi è palesemente sbagliato. Dark Angel infatti procede per continue ellissi temporali, come in una gara contro il tempo che somiglia più a un riassunto che a un racconto. Forse l’idea era di tenere un tono distaccato e oggettivo, non troppo partecipe, ma il risultato è una mera illustrazione dove anche la buona recitazione degli attori finisce sacrificata a una fretta soffocante.

Stan Against Evil

Trasmessa dal primo novembre sulla basic cable IFC, la stessa della raffinatissima comedy Documentary Now!, la serie ha per protagonista Stan, interpretato da John C. McGinley, un ex poliziotto che per anni è stato protetto dalla moglie, a sua insaputa, dalla maledizione che incombe su tutti gli sceriffi della città. In passato moltissime streghe sono state bruciate nella cittadina e ora che la moglie di Stan è morta ognuno dei loro spiriti reclama vendetta. Il rude e poco brillante vedovo e la sua compagna d’avventure, il nuovo sceriffo, combatteranno il male un demone alla volta. L’idea è del comico Dana Gould, all’esordio come autore di una serie, e la regia è della coppia Jack Bishop e Justin Nijm, anche loro piuttosto inesperti... e si vede. Stan Against Evil sembra fin dal titolo la parodia di Ash vs. Evil Dead, che però ha toni da parodia a sua volta dunque non se ne vede il senso, inoltre la povertà dei mezzi non basta a rendere la serie originale o esilarante come vorrebbe.  

Rocco Schiavone

Iniziata il nove novembre su Rai2, Rocco Schiavone è un’operazione televisiva di tutto interesse per il panorama generalista italiano e che infatti ha subito suscitato polemiche e allarmismi. Il protagonista è un poliziotto, ma non si fa problemi a fumare erba e neppure a fare il basista per l’amico criminale, oltretutto grazie al suo carisma coinvolge nei traffici illegali pure il suo sottoposto. Miracolosamente, soprattutto grazie a Marco Giallini che lo interpreta, il personaggio funziona e il numero di comprimari “macchietta” con funzione di alleggerimento è tutto sommato contenuto. Ne potrebbe persino venire un piccolo successo internazionale, come una sorta di Montalbano tra la neve, un po’ più sporco e moderno. Tratta dai romanzi e racconti di Antonio Manzini, la serie è diretta da Michele Soavi, che fa un discreto lavoro anche se sul versante della regia l’operazione è meno raffinata di Non Uccidere trasmesso da Rai3 l’anno scorso.  Il principale problema sembra la tenuta narrativa degli episodi, non troppo brillanti né appassionanti, anche per via dei 100 minuti di durata decisamente eccessivi. Inoltre non tutto il cast tiene testa a Giallini, in particolare nel pilot Giorgia Wurth è piuttosto terribile. Ciò nonostante si tratta di un piacevole tentativo di svecchiamento della fiction Rai, e come tale non può che fare piacere.

Frontier

La prima serie di Discovery Channel Canada, iniziata il 6 novembre, è stata acquisita da Netflix per la diffusione internazionale e ne è già stata approvata una seconda stagione. Tutta questa fiducia si spiega probabilmente con il nome del producer e protagonista: Jason Momoa, ex Trono di Spade e prossimo Aquaman. La serie vede come creator Rob Blackie, Peter Blackie e Brad Peyton (San Andreas), che è anche regista dei primi episodi. Momoa interpreta Declan Harp, che vive tra gli indiani e traffica nel commercio di pelli del 1700 in Canada. Ha un acerrimo nemico: l’inglese Lord Benton, che non esita a servirsi del giovane Michael Smyth ricattandolo, con la sorte della sua amata in prigione in Inghilterra, perché si avvicini a Declan e faccia il doppio gioco. E il problema della serie è proprio qui: Smyth è il consueto belloccio, antieroe senza carisma, che dovrebbe guadagnare alla serie anche un pubblico giovane, ma che finisce per annacquare la specificità dell’ambientazione. Già il secondo episodio infatti fa notevoli passi avanti, nonostante la produzione non sia particolarmente ricca e la scrittura rimanga su binari fin troppo consueti.

Close to the Enemy

In onda su BBC Two dal 10 novembre, la miniserie Close to the Enemy vanta un cast notevole con Jim Sturgess, Freddie Highmore, Alfred Molina, Angela Bassett e Alfie Allen, ossia il Theon Greyjoy del Trono di Spade. Scritta e diretta da un veterano del teatro e della Tv inglese come Stephen Poliakoff (recentemente autore dell’apprezzata Dancing on the Edge candidata a tre Golden Globe), Close to the Enemy racconta il tentativo del capitano Callum Ferguson, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, di ingraziarsi lo scienziato Dieter Kohler prima che intervengano gli americani. Per farlo lo ospita in un hotel tra le macerie di Londra, dove cerca di ottenere la simpatia della capricciosa figlia, il tutto mentre deve gestire l’instabile fratello e le indagini di una ragazza che lavora per l’ufficio deputato a individuare e mandare a processo i criminali di guerra. Sarà la messa in scena, sarà l’ambientazione, sarà la scrittura, ma Close to the Enemy ha quell’aria irrimediabile da “vecchia televisione”. Il che non significa sia un prodotto mal riuscito, anzi ha dalla sua una certa solidità, ma il ritmo è poco incalzante e gli snodi narrativi scivolano a volte nell’ovvio, come nel cliffhanger alla fine del primo episodio.

 

Qui gli altri articoli dell'osservatorio sulle nuove serie Absolute Beginners
(che fa parte della rubrica CoseSerie)

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