Tra il dicembre 1992 e gennaio 1993 uscirono due film di cui uno, per quanto mi riguarda, particolarmente più capolavoro dell'altro in cui vi è una promessa che porta inevitabilmente ad una svolta ma senza ahimè il prestigio.

Nel Dicembre 1992 uscì al cinema "Un mondo perfetto" di Clint Eastwood dove un ladro fugge di galera e cerca la libertà dopo il rapimento di un bambino al quale diventerà una specie di padre e invece trova qualcos'altro.

Nel Gennaio 1993 esce "Carlito's Way" di Brian De Palma dove un delinquente esce di galera e cerca di rifarsi una nuova vita con la ragazza di un tempo e invece trova qualcos'altro.

Entrambi iniziano e finiscono con un'inquadratura con la mpd dall'alto con il protagonista disteso dove il mezzo sorriso di Butch e la voce off di Carlito ci fanno la promessa che non è giunto il loro momento.

All’inizio ammetto di avere bollato Carlito come la copia di Un mondo perfetto ma con il tempo il primo si è elevato per me a forma di Cult assoluto, pur essendomi piaciuto molto pure il film di Clint.

Ricordo specialmente che Carlito lo andai a vedere al cinema Moderno a Grosseto in compagnia di una mia carissima amica, che ammetto all’epoca mi piaceva un casino, ma pur essendo a conoscenza di questo mio sentimento la cosa è rimasta sempre a livello platonico. Infatti ci fu dell’imbarazzo anche per il fatto che alla visione erano unicamente, ma dico unicamente coppie di fidanzati.

Comunque il film piacque ad entrambi con qualche remore, ma poi rivisto e rivisto si capisce la maestria di Brian nella costruzione delle scene, di tutte in particolar modo la scena del biliardo con il tiro che ci sono voluti sei mesi per impararlo e inoltre Carlito sotto la pioggia, davanti alla porta chiusa con la catenella , seduto sulle poltrone sempre a guardare Gail adorante come non mai.

Senza tralasciare il look magnifico di Pacino con quella barba e quel giacchetto di pelle e quell’andatura che ho invidiato per anni e ancora vorrei essere tale e quale a lui. E qui ci scappa una risata…

Insomma il film della mia vita, il film che guarderei prima di un apocalisse cinefila, insomma prima di qualunque altro film.

E anche se sembra che ci sia una svolta durante la narrazione dei protagonisti accettiamo pure il prestigio venuto “parecchio male”. Ma naturalmente sto scherzando è un capolavoro pure quello, insomma, il mondo perfetto di Carlito Brigante.