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In Serie (27): Game of Thrones, 6a stag. (p. 1 di 2: intro + ep. 1-6): the Ink is Dry.
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[  - - - - - - - - - - - - - - - - -  PRESENTI SPOILER  - - - - - - - - - - - - - - - - -  ]        

 

«Credo a ciò che voi chiamate magia; ma non capisco davvero che cosa significhi.»

J.R.R. Tolkien (Galadriel) – la Compagnia dell'Anello – 1954

«Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.»

Arthur C. Clarke – Profiles of the Future – 1958

«Truth, I have learned, differs for everybody. Just as no two people ever see a rainbow in exactly the same place - and yet both most certainly see it, while the person seemingly standing right underneath it does not see it at all - so truth is a question of where one stands, and the direction one is looking in at the time.»

Iain M. Banks – Inversions – 2003

“Ma...dopo, dopo che ti hanno pugnalato, dopo che sei morto, dove sei andato? Cos'hai visto?”
“Nulla. Non c'era niente del tutto.”

Melisandre e John Snow – 6x03   

 

I.  Prologo. Dove (e quando) eravamo rimasti.

Qui : //www.filmtv.it/post/31808/in-serie-20-un-mash-up--bgame-of-thronesb-stag-5-ep-9-10--ba/#rfr:user-47656

Argani e carrucole, pulegge e contrappesi, ponti levatoi e catapulte disseminate per tutta la stagione. Tutto ben oliato dal diramarsi inesorabile della Storia a sua volta procellata dal carburante della Guerra. Come contorno, magie delle quali ancora non si conosce la provenienza : déi superni della tradizione pagana, ebraica, cristiano-islamica o politeista, o un entomologico gioco condotto da ipertecnologici esseri [ (post/ur)-umani? Il Ciclo della Cultura di Iain M. Banks docet ( pure a George R.R. Martin...) ] : sempre Hard SF è. Ché la religione è solo l'ottusa valvola di sfogo ( l'ipocrita uscita d'(in)sicurezza della confessione, il paradiso, la vita eterna : lacerti, rigaglie e cascami del - esempio a caso - cristianesimo-islamista…) e rilascio del differenziale di pressione posta a imene tra l'abisso dell'inconoscibile e l'esperienza sperimentale quotidiana.


II.  Premessa.

Non mi soffermerò - se non brevemente - sulla trama, limitandomi in questo ad un indice-riassunto-cappello introduttivo ( il classico ''in cui'' dei romanzi seicentottocenteschi, mai entrato in disuso e ripreso ad esempio da alcuni contemporanei e/o post moderni massimalisti ) per ciascun dittico : non m'interessa - né ora, né qui, né mai, né altrove - elencare, riportare, rilevare, evidenziare le sottotrame in sottotraccia, le azioni-reazioni-controazioni-controreazioni dei personaggi, i loro evidenti o meno intendimenti, le loro ragioni e i motivi che li spingono verso il male, il bene e la ben più ampia e praticabile carreggiata delle infinite sfumature di grigio, lascio ciò alla pedissequa psicologia comportamentale di certe pseudo-recensioni [ mi limito al contesto, ovvero la letteratura ''critica'' web ( e al “the New York Fucking Times”, ad esempio…) : e a tal proposito è giusto chiedersi quando si riuscirà ad avere (e a creare) siti dedicati alla serialità che raggiungano un minimo di qualità espositiva e valore argomentativo come ce ne sono di dedicati al cinema-cinema ] somiglianti più a sinossi : tutto ciò è (più o meno) palese, in GoT ( è una sua forza, ma non il suo pregio né la sua grandezza ), e lo spettatore un minimo accorto capisce, comprende, assimila, incasella e gestisce i rapporti e le relazioni tra i caratteri già ad una prima attenta visione, senz'alcun bisogno che qualcun altro gli venga a dire che la tal figura si comporta “così” per via del fatto “che”

{ GoT è una serie fondata sui personaggi, che si ritrovano ad essere, più o meno tutti, dei veri e propri Giano BiFronte - del tutto umani - alle prese ognuno col proprio doppelgänger, attanti cangianti indossanti le maschere del riso/pianto sardonico vanamente apotropaiche : pedine umane mosse sulla scacchiera a forma di tastiera e story board tanto quanto specoli rifrangenti e ritraenti un altro tipo di pedoni [ dotati di corona, di torri, di cavalli o solo delle proprie gambe mosse secondo volere dell'Autore non di Clash of Clans - insert coin ( versione Black Mirror-Twilight Zone-Hard SF, Lethem-Dickiana ), ma di quell'ultimo non ultimo discendente da una lunga schiera che da Omero a Shakespeare giunge sino a noi sotto le vesti di G.R.R. Martin e, un esempio tra le non infinite moltitudini per cui valga davvero spender del tempo, del Kazuo Ishiguro de “il Gigante Sepolto”, e che vuole provare a reinventare il mondo, traslandolo verso un universo distopico e paradossalmente più fruibile non per gli arzigogoli fastosi del ''genere'' ma per l'abilità artigiana e scolastica con cui è costruito, per poter(ce)lo restituire più e meglio...visibile, e al fin, financo, gestibile ], ovvero : noi : e ''noi'' ci conosciamo abbastanza bene da saperci riconoscere quando c'incontriamo };

e, similarmente ma per motivi opposti, non indagherò e non mi soffermerò sulle speculazioni coi paraocchi, sulle teorie, sulle supposizioni, sui desiderata e sull'elucubrazioni, ch'è tutto materiale (di risulta) del e per il fandom. 

( © HBO )


Niente di tutto questo { del tipo, cioè : Sandor “the Hound” Clegane, grazie all'incontro prima con un redento septon-ateo ex-bandito e mercenario (come lui) e dopo con le vecchie conoscenze appartenenti alla Fratellanza Senza Vessilli, ''ritrova'' un poco della sua ''umanità'' e Sansa “NeverJoy” Stark ne ''perde'' un po' della sua vendicandosi di Ramsay Bolton il quale - per l'appunto - le dice “I'm part of you, now”, prima che lei resti, solo per un attimo ancora, un poco in più, appena un momento, a guardarlo - lo sguardo che ritorna sui suoi passi, e fermo lì rimane, almeno per un po', a rimirar l'azzanno - sbranare dai suoi stessi cani da lui medesimo tenuti a stecchetto da un quarto di luna in attesa di servir loro freschi freschi e frollati il giusto i nemici sconfitti che invece non s'acciotoleranno [ senza scordare, a tal proposito, che la stagione era iniziata con lui che aveva loro dato da spolpare il cadavere della sua compagna di letto e di torture, Myranda ( “Datela in pasto ai cani” ), la figlia del kennelmaster (maestro del canile), uccisa da Theon per legittima difesa durante la sua fuga con Sansa ( i due sono legati dal loro essere stati torturati, chi più chi meno, in modi differenti, ma entrambi, da Ramsay ), e quelli di matrigna e fratellastro neonato...ancora in vita ], o il fatto che degli déi e/o demonietti scherzosi sussurrino nelle orecchie di Melisandre un fracco di profezie sbrindellate e sfasate, angioletto buono e diavoletto cattivo, Che i sogni siano sintomi / Che i sogni siano segni / Sanno i sogni, sanno i sogni, sanno i sogni, o solo la giusta dose di stupidità e ignoranza, o che la ragione per cui l'Alto Passero e tutti gl'integralisti fanatici scoppiati del Credo hanno avuto così tanto potere in fin dei conti è da imputare al solo merito di Cersei ( e questo alla regina madre glielo sputa in faccia nero su bianco Olenna Tyrell ), che architetta ed escogita piani su piani con la lungimiranza di un'effimera, o ancora lo stesso Alto Passero che rigira Tommen - il ReGazzino, che da questo PdV non ha colpe - come un calzino utilizzando semplicemente mezze verità verificabili e mezze bugie speranzose ( ciò che fa Margaery, utilizzando altre armi : non il triangolo cristiano qui a sette punte ma “il triangol(in)o [rovesciato] che ci esalta” ), e ancora : Arya che si ritrova in una specie di Scientology di assassini mercenari in cui deve raccontare tutto di sé per non essere più sé ( l'Orfana infatti conosce cose di Arya che nemmeno Arya - dopo averle confessate - riesce a collocare e a ben concepire, per esempio il fatto che NoOneGirl abbia lasciato lì a morire il Mastino perché questo non era più sulla sua lista ), o che la figura di Gilly serve a Sam per poter crescere, prendersi delle responsabilità e avere uno scopo nell'esistenza che gli dia linfa vitale per raggiungere un altro obbiettivo, quello per cui John l'ha spedito alla Cittadella e che Stannis aveva ben individuato, dicendogli chiaro e tondo, nella 5a stagione : Keep reading, Samwell Tarly, ovverossia quello di diventare Maestro, e, per ''finire'', che l'evoluzione del Mestiere delle Armi e delle Scienze Applicate verso un corrispettivo moderno ad alto potenziale degli armamenti nucleari, preventivata sin dalla 2a stagione, qui c'è stata, e in pieno : ecco che in Game of Thrones re-irrompe deflagrando la Modernità : l'Alto Fuoco, l'Arma di Distruzione di Massa }, nulla [sic.].


Perché GoT è, semplicemente, un Oltre lo Specchio della Realtà, una Buca del Coniglio attraverso la quale, deformati o molto più a fuoco, vengono esposti e piegati al proprio gioco – estremamente serio e grave – i Fatti che accadono da questa parte del Courtain : è un'operazione sottile e scoperta, ma non mi riferisco al semplice giochino del trono : GoT, parafrasando Ghezzi che parafrasa Borges, non innesca una Nostalgia del Presente, per il mondo come sarebbe potuto essere e invece non è ( esempio supremo : “2001: a Space Odyssey”, ovvero : tutto il Futuro che ci hanno rubato : esisterà pure una Linea S/T dove ''siamo'' già su Marte, come ne esisterà una dove ci siamo distrutti in un olocausto nucleare : io i dadi li lancerei...), ma, al contrario, attraverso la parafrasi ( e non perifrasi compromissoria o circonlocuzione accomodante ) suprema, quella rispetto alla Guerra delle Due Rose [ 1455-'85, tra Lancaster e York ( le tre parti dell'Enrico VI e il Riccardo III di W. Shakespeare ) ], rivendica il primato della Storia brutalmente ricordata su quello della Dimenticanza innestata a lenitivo.
Leggi: Samwell Tarly. E "Leggi! Samwell Tarly!".

( Cersei : "I Choose Violence" )


III. Riceviamo e giriamo.   

"Ruba un chiodo, e sarai impiccato come malfattore; ruba un regno, e diventerai duca."
Chuang-tzu (369-286 a.C.)

“Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri?”
Sant'Agostino d'Ippona (354-430 d.C.)  

Da un'edizione straordinaria dell'Eco di "A West di Westeros", in data 24 Prugno quindiciottomilaequattordisei.

Attenzione, l'articolo contiene spoiler potenzialmente inficianti il costrutto spazio-temporale del Mondo della Fantasia (quello in cui, insomma, NON esistono i draghi, ma solo i Farage, gli Hofer, le Le Pen, i Salvini...).

Qui, nel Mondo della Realtà, i Frey e i Bolton - canticchiando e fischiettando "Do-doo--Do-do" come il loro emulo fantasy [ http://www.classicfm.com/discover/music-theory/david-cameron-musical-analysis/ ] - hanno votato a maggioranza assoluta e qualificata per l'uscita dalla WEU. C'è chi li esorta a lasciare velocemente Westeros per recarsi definitivamente ad Essos, oltre il Mare Stretto, oppure ad auto-esiliarsi Oltre la Barriera o nel Regno di Chissà Dove oltre l'Oceano Occidentale ( che s'incurva s'incurva s'incurva all'insù e finisce col diventare il cielo ), e c'è chi invece pensa sin da subito ad un processo di uscita più lento, ponderato e gestibile per entrambe le parti, ma a dire il vero in questo momento di loro si sono perse le tracce.
I Lannister nicchiano, e fanno sapere, tramite il mite messaggero Montagnetta di San Siro aka Testaccio aka bulletto del quartierino aka fenomeno delle giostre, di volersi affidare agli Alto Grilli e di preparsi al classico gran banchetto di fine estate a base di polenta e osei. Ma i grilli non sono passerotti, e si prevedono - se scioperi selvaggi dal Buon Senso saranno messi in atto - distruzioni ancora più insensate per poi ricostruire (sempre se gli va).
Gli Stark invece non ci stanno e vogliono a loro volta sganciarsi da Westeros per riunirsi ad Essos (il baricentro geopolitico e paraeconomico in questo modo andrebbe a situarsi al centro del Mare Stretto, finendo col galleggiare un po' troppo verso est, ma : "Checcefreca" : così almeno pare riporti una circolare velinata via corvo prioritario da WinterFell).
I Targaryen dal canto loro hanno rilasciato un comunicato stampa col quale prendono le distanze dalla pizza [cit., sic] boicottandone il consumo pena il taglio delle mano, ma a sorpresa non si buttano sul kebab preferendogli un ritorno alle origini al grido di “a noi ci piace il baccalà affumicato e voi c'avete solo la nebbia, sooolo la neeebbia, c'avete sooolo la neeebbia”. Pare che l'escalation di rivolte, attentati, cospirazioni e i tentativi di ripresa del Potere da parte degli Schiavisti, un surplus di fastidio in concomitanza con l'instaurazione di un dialogo con altre casate tra Westeros ed Essos ( per esempio quella con una stella a 6 e non a 7 punte come segno-simbolo ) non li tanga(no) poi tanto.
Gli Estranei detti anche White Walkers festeggiano il tutto suggendo granite gusto Figli della Foresta e ordinando camionate, vagonate, containerate di creme solari fattore 50+.


Mentre, per terminare il reportage dedicato ai fatti che animano le lontane terre dell'est che si affacciano sul Grande Oceano volgendo il loro sguardo a ovest, sussurri cinguettati portano a pensare che il prossimo tempio a crollare implodendo su sé stesso sarà un'altra...Cattedrale, la Banca di Ferro di Braavos, il cui corrispettivo - per collegarci alla seconda parte del nostro breve resoconto che andremo subito ad affrontare - nel Mondo della Fantasia dovrebbe risiedere nell'organo ( dall'EuroTower al Mercato all'Ingrosso ) della BCE ( 19 paesi membri dell'area euro su 28, quasi 27, costituenti l'UE ), ovvero l'unico vero vertice di un poligono esagonale ( composto per il resto dalla Commissione, dal Consiglio, dal Parlamento, dalla Corte e dal Tribunale ) che, pur essendo - o proprio per questo - ben lungi dall'aver trovato la quadratura del cerchio socio-economico, politico e morale, conti realmente qualcosa.
Fatto sta che i templi si ricreano in un attimo riciclando le stesse pietre cadute, così come i tesori in essi custoditi : altre genti - i superstiti, i profittatori - verranno a versarceli dentro.

Nel frattempo, nel Mondo della Fantasia oltre il caldo rifugio della Sfera di Dyson (o all'interno del Nucleo Senziente del Mondo Cavo : gli scienziati sono ancora divisi in due grandi fazioni teoretiche su questo punto : i due gruppi non si parlano, si arrubbano le femmene a vicenda, si rigano le macchine e suonano gli uni ai campanelli degli altri correndosene poi via ridacchiando) dove l'orizzonte non s'incurva all'insù con un sorriso ma mette il broncio, un importante leader internazionale regnante s'un paio di brulle, malariche e perfide isolette albioniche si dimette dal suo trono (che, ci dicono fonti accreditate, sembra corrispondere ad un anonimo numero civico di un'anonima via dell'anonimo centro dell'anonima capitale con buca delle lettere annessa : son ben strana gente!), al grido di “Grazie, mo' ce pensate voi eh, 'na rassettata 'na spazzata torna tutto come nuovo, v'o lascio mejo di come l'ho trovato” (il dialetto romano utilizzato per la traduzione inglese-lingua di qui è stato estrapolato per puro caso tra i mille mila presenti nel database del cervellone), per le immediate ripercussioni (politiche, più che economiche) relative all'esito di un referendum (simile a quello indetto – con forme differenti – a Westeros ) ch'egli stesso volle ''personalizzare'', a dis-capito del suo popolo (che, comunque, si è espresso ed ha scelto : a tal proposito vi rimandiamo all'Editoriale del nostro Direttore intitolato “la Democrazia è Sopravvalutata?”).


Infine, giusto per la cronaca [ ma qui non si vorrebbe spoilerare troppo ai fan di quella particolare fiction ambientata in questa kinghiana (the Dark Tower) Ur spazio-temporale del pianeta Terra terzo da Sol ], bisogna segnalare che – collateralmente a tutto ciò, come ci fanno sempre sapere le nostre guide varysiane sul campo – un altro importante leader internazionale, regnante sulla particellare penisola di Biutiful Cauntri, di conseguenza, per una particolare coincidenza del destino (vanagloria, sicumera, imperizia) si tocca.
Sembra che anche per lui e la sua co(o)rte l'inverno, quest'anno, debba giungere un poco in anticipo.
See You Next October ( referendum ed elezioni a macchia di leop...di petrolio su tutto il Continente ).

Remember/Amarcord : Chaos Is a Ladder ( Stagione 3 ) : la Fortezza Europa ( che ha alzato i ponti levatoi ma brecce, crepe e fessure compromettono la stabilità delle mura, quando non è la pressione esterna il vero problema, ma il Nulla Sotto Vuoto Spinto che la governa mentre le Iron Bank, fluide, s'assestano ) è divenuta terra di conquista per tutti i LittleFinger di QUESTO mondo.

 

IV. Episodi. Introduzione.

Per comodità li ho suddivisi in coppie a seconda dei registi, che, come al solito ( e almeno nelle ultime annate la suddivisione è geometricamente rigida ), sono 5 e lavorano in progressione compartimentata all'interno della stagione, uno di seguito all'altro, ognuno occupandosi di due episodi susseguentisi : ad alcuni toccano ''in sorte'' sceneggiature un poco più riflessive ed espositive [ Mark Mylod con il penultimo dittico (7/8) mette in scena la rinascita e la ''conversione'' al bene di Sandor Clegane, il Mastino ( ed in più sua è la gestione dell'infine unico episodio in cui compare Ian McShane : ma in fondo Game of Thrones is Just Tits and Dragons...) e l'affermazione identitaria di Arya Stark ], ad altri viene affidato il compito di creare qualche cosa di paradigmaticamente ''nuovo'' in fatto di resa e contropartita produttiva (action, pathos, cgi) in ambito televisivo [ Miguel Sapochnik, new entry ( degno erede del Neil Marshall di “BlackWater”, 2x09, e di “the Watchers on the Wall”, 4x09 ) d-e/a-lla scorsa stagione e già regista in quell'occasione di “HardHome”, il 5x09, col paio finale (9/10) : la Battaglia che decide le sorti della guerra civile al Nord ( siamo dalle parti del Kubrick di "Paths of Glory", del "Falstaff/Campanadas a MediaNoche" di Welles e dell'Enrico V di K.Branagh ) e l'atto militar-terroristico sproporzionatamente preventivo messo in atto da Cersei a casa propria, Kings Landing, al Sud ], e a chi rimane non resta che destreggiarsi tra i due estremi ( Jeremy Podeswa a dare l'avvio (1/2) alla ripresa del racconto (10 mesi di tempo esterno/extra-diegetico, dieci secondi di tempo interno-diegetico) con la ''rivelazione'' di Melisandre e la resurrezione di John Snow; Daniel Sackheim con l'abbinamento 3/4 che ci racconta di un altro tassello della crescita di Samwell Tarly, della spola tra Meereen governata da Tyrion, Varys e soci fra rivolte, congiure, sabotaggi e guerriglia e la seconda trasferta di Daenerys in terra dothraki col secondo rogo corporale autoinnescato teso a sancire il di lei potere e dal qual'ella n'esce luminosamente illesa con la diafana pelle d'amianto esposta nuda ai capo chini inginocchiati adorantila, e il ricongiungimento John-Sansa; e Jack Bender, cui è affidato il compito, col binomio 5/6, di rendere edotto il pubblico su come Willys divenne Hodor e, a speculare climax dell'episodio successivo, le fauci spalancate del ritrovato Drogon a mostrar senza vergogna né ritegno i dotti salivar-fiammigeri sputafuoco [ combustibile : persone (quelle che indica Daenerys), comburente : altofuoco draghesco, innesco : epiglottide/dotti escretori/Calcifer ].

Ma un percorso ''analogo'' sarebbe quello di raggrupparli a seconda dello sceneggiatore, ed in questo caso gli showrunner D. Benioff e D. B. Weiss la farebbero da padroni incontrastati, limitandosi a lasciare il 2° ep. a D. Hill ed il 6° e il 7° a B. Cogman.
G.R.R. Martin, nel frattempo, dal canto suo, nicchia, e cesella : disegn'abbozzi - o meglio : gli schizzi sono ciò che arriva sulle scrivanie degli autori -, il percorso a tappe, traccia la linea d'arrivo, ma la gara tocca ( e ci mancherebbe ) farla, giocarla e vincerla a D&D : scatti, fughe e controllo degli avversari { il fandom, le fanfiction, la dirigenza HBO [ che rimane più illuminata della media ed anzi quella media ha in larga parte contribuito ad innalzare verso vette, finalmente, cinematografiche ( il ''finalmente'' è in riferimento alla resa produttiva, non alla forma-stile o alla sostanza-contenuto, ché da quel PdV i due media già da tempo, un ventennio, si equivalgono, fatte le debite proporzioni per quanto riguarda il contesto meramente numerico ) ], etc...} sono frutto del loro pedalare e scrutar le cime, tornante dopo tornante ( e no, le biciclette non sono state ancora inventate in GoT ).

V. Episodi . Svolgimento.

Ep. 1 e 2 : regia di Jeremy Podeswa.
“the Red Woman”, scritto da David Benioff e D. B. Weiss.
“Home”, scritto da Dave Hill.

I Drink, and I Know Things


In cui Ser Davos scende di corsa le scale in legno della corte di Castle Black facendo scorrere la mano sul corrimano e di conseguenza schizzar via la neve su di esso depositatasi nella notte in cui Jonsnò è il nome del Gatto di Schroedinger, Brienne si rialza, Tyrion ''beve, e sa le cose'', Jaime tenta di instillare buon senso in Cersei con le sole dolci parole che lei capisce : Fuck prophecy. Fuck fate. Fuck everyone who isn't us, e Daario e Ser Jorah, dopo aver concordato sul fatto che non è un Esercito, ma un'Orda, ciò che ha rapito la Madre dei Draghi, vogliono ''vedere come sarà il mondo quando lei'', Daenerys ( la per or'adesso...Queen of Nothing, parola di Dothraki ), ''avrà finito di conquistarlo''.

E intanto i Dothraki discutono sui Massimi Sistemi :
il Meglio nella Vita secondo lo Stallone, pardon, il Puledrino che monterà (hm...) il mondo : 

E il Meglio nella Vita secondo Schwarzenegger, pardon, Conan : 


Con la precipitevolissima dipartita capitolante di Balon Greyjoy, l'ultimo superstite dei King in Chief, la Guerra dei 5...4...3...2...1 regni, e relativi Re, in cui per l'appunto l'ultimo rimasto in vita degli ''originali'', pur da solo, non è dunque il vincitore, diventa per un breve lasso di tempo la Guerra dei (troppo) giovani ( che, di per loro, non sono a prescindere né peggiori né migliori, ma solo...diversi ( Joffrey, d'accordo. Ma Tommen, che colpe ha? Mentre la stessa Daenerys ha a malapena raggiunto l'età del voto, e la media della nuova ondata regnante nell'universo di GoT si è abbassata in vista dell'inverno pure rispetto al proprio standard ), perché, per l'appunto-bis, giovani. Sangue fresco. Il loro, il nostro ), per poi divenire, a poco a poco, in sottile...muliebre maggioranza, una questione non ''di'', ma "fra" Donne ( Cersei, Daenerys/Yara, Sansa ). Con la dovuta eccezione posta a conferma della ''regola'' : Lyanna Mormont : giovane, donna, e Comandante in Capo ( per ora di Bear Island, ma dando tempo al tempo...). 

Jeremy Podeswa dirige con sobria classicità una resurrezione di John Snow montata ( musiche, controcampi, plongée ) benissimo.
Tipo che, insomma, beh, si : Si – Può – Fa-Re-! :


Ep. 3 e 4 : regia di Daniel Sackheim.
“OathBreaker” e “Book of the Stranger”, scritti da D. Benioff e D. B. Weiss.

Just because it’s in past doesn’t mean I forget, or forgive


In cui, in medias res, dal buio, uno sguardo d'impietrito incredulo stupore squarcia il velo dell'impossibile, inq.to in pp.p. a retrocedere uscendo dall'ombra, Ser Davos sta guardando un respiro, il petto che stantuffa.

Melisandre : “Afterwards, after they stabbed you, after you died, where did you go? What did you see?”
John Snow : “Nothing. There was nothing at all.”

Il-i-la-le ''Signore/a/i'' avrà/nno avuto le sue/loro ragioni per resuscitare Snow, lo avrà/nno fatto avendo in mente un piano preciso, assegnando al risorto un compito : stai fermo un giro! Salta una casella! Jolly! E' il gioco del mondo. Lo si specifica sin dal titolo, che diamine. La sola differenza con la ''realtà'' è che qui da noi non abbiamo un dio a tirare i dadi : i dadi si lanciano da soli...

E : Qyburn (colui che salvò la vita a Jaime amputandogli un braccio) si prende cura degli uccellini di Varys : la merce più preziosa al mondo, l'Informazione, in cambio di qualche frutto candito (e magari di un papà scomparso nel nulla che di sicuro non farà mai più del male né all'uccellino né alla sua mamma ).


High Sparrow, tra Savonarola e Cola di Rienzo, catechizza, come assiso tal volta l'ex villano sulla porta del cheto arengario portatile, Tommen : “La Corona e il Credo sono le due colonne portanti del mondo. Sai chi me l'ha detto? Tua madre” ( Cersei, birbona mentecatta : una pensa e cento ne fa…). E sapete chi lo ripeterà sino allo sfinimento ( il Trono e la Fede, ), anche nel season finale? Esatto, il ReGazzino. Il quale, del tutto inconsapevolmente, risponde a tono e a contenuto ai vaneggiamenti catecumeni del prete-imam ( nati dai per nulla machiavellici tornaconti politici e di potere di Cersei ) : quando l'Alto Passero lo raggira con : “Un vero condottiero si avvale sempre di consiglieri molto saggi. E nessuno è più saggio degli déi”, ecco che Tommen gli ribatte ( ignaro del vero significato potenziale di ciò che sta dicendo ) con : “Una volta mio nonno [Tywin, giustiziano da Tyrion sul Trono di Ceramica, più che altro una turca in assi sbrecciate di legno marcio] mi disse una cosa molto simile. Tranne la parte sugli dèi. Ecco, Tommen : ''tranne la parte sugli déi''. C'eri quasi.

Impagabile la faccia di Edd alla vista del tentativo d'approccio - coscia di montone metà in mano metà in bocca - verso Brienne : momento comico secondo solo alla loffia con fischio che Maestro Pycelle rilascia alla vista della Montagna Gregor Clegane nell'ep. precedente quando il gigante gentile gli arriva alle spalle col suo passo felpato da non morto. O alla sua - sempre di Pycelle - uscita di scena eterna dalla stanza. O a Ser Jorah che vuole battere il dothrako col vecchio trucco della sabbia negli occhi...
Brienne ( l'unica, vera, reale, autentica Bloody Woman ) tacita, annichilisce, fulmina, impietrisce Melisandre : nonostante il passato sostantivo sia passato predicato lei non dimentica, e non perdona.
Tyrion, accantonato per il momento il tentativo di conversazione con Grey Worm ( Gran Maestro di Fine e Ricercata Retorica : “Patrol!” ), a Missandei :
“Una volta un uomo saggio disse che la Vera Storia del Mondo è la storia di grandi conversazioni che avvengono in saloni eleganti”
“E [ accigliata perché non si ricorda di averla mai letta questa specifica frase sul suo libro delle citazioni ( a proposito, anche questa è una citazione : K. Dunst in ESsotSlM ) ] chi è stato a dirlo?”
“Io. Proprio adesso”.

    
Il Corvo a Tre Occhi a Bran, di ritorno dalla Torre della Gioia : “Il passato è già scritto. L'inchiostro è asciutto”.

Daniel Sackheim orchestra l'N.esima entrata/uscita di scena badass style di Daenerys. La cosa riesce bene sia a lui che, come sempre, a lei. Brucia Roma, Brucia Roma, Brucia Roma!

Ep. 5 e 6 : regia di Jack Bender.
“the Door”, scritto da D. Benioff e D. B. Weiss.
“Blood of My Blood”, scritto da Bryan Cogman.

“Hold the Door”.

In cui Bran entra in Hodor ( ne prende il controllo mentale, e poi, bypassando la mente ospite, quello muscolare ) nel presente ma rimane collegato col passato visitato nel mentre… /// ...nel mentre Hodor, posseduto da Bran, sente Meera gridargli “Hold the Door”, ed essendo in quell'istante solo un simulacro, un corpo ospit(ant)e per Bran, che è rimasto con un piede nel passato ed uno nel presente, è lui stesso, involontariamente, dal presente, a fare da ponte e cortocircuitarsi il cervello.

L'inchiostro è asciutto : anche chi la perpetra e compie, la Storia, ''senza'' subirla, la sta solo Leggendo, vivendola. Il libero arbitrio è un rovello paradossale che si autoestingue.

Ci ''voleva'' Jack Bender – discreto artigiano cresciuto col tempo –, preso direttamente da e orfano di ''Lost'' ( che del Principio di AutoConsistenza di Novikov è stata alfiere, dopo “la Jetéè/12 Monkeys” e prima di “Interstellar” ), per dirigere un episodio imperniato s'un autoadempiente loop temporale analetticamente fondativo della mitologia interna alla serie.

( clicca sull'immagine se vuoi assistere aggratise allo spettacolo ) 

 
Ottimo anche tutto il contesto della messa in scena metamediale con la compagnia teatrale viandante ( zona saltimbanchi de “il Settimo Sigillo” con partecipazione degli “Of Monster and Men” ) che reinscena le 5 stagioni precedenti, focalizzandosi ovviamente su King's Landing [ situata agli antipodi (considerando solo il Mondo Conosciuto e baricentrando il tutto nel mezzo del Narrow Sea ) di Braavos ] dall'evisceramento di Robert Baratheon passando per la decapitazione di Ned Stark per giungere alla morte di Re Joffrey, con aerofagico contesto flatulenziale di meteorismo compulsivo ( suscitando l'invidia di Maestro Pycelle ).    

Per non parlare di una delle scene più liberatorie ( anche se in nessun modo risolutorie d'alcun PdV ) da 5 anni a questa parte, ovvero Sansa che, pur con l'ombra di due metri in carne, ossa e bicipiti di Brienne, ripone al suo posto quellla simpatica canaglia di LittleFinger, ovvero nel cassonetto dell'umido :

- "Sana e salva? Sapevi di Ramsay? Se non lo sapevi sei un idiota. Se lo sapevi sei mio nemico. Vuoi che ti racconti la nostra prima notte di nozze? Non mi ha mai ferita al volto. Il mio volto gli serviva. Ma col resto del mio corpo...ha fatto quel che voleva. Bastava fossi ancora in grado di dargli un erede. Secondo te cosa mi ha fatto? [omissis] Delle altre cose che mi ha fatto, una lady non dovrebbe parlarne, ma immagino che chi gestisce un bordello ne parli abitualmente. Mi fa ancora male. E non parlo di un dolore interiore, parlo del dolore fisico che ancora provo in tutto il corpo"
- "I'm...so...sorry"
- "Avevi detto che mi avresti protetta. Non ho più bisogno di te. Non sei in grado di proteggermi. Non saresti nemmeno in grado di proteggere te stesso se dicessi a Brienne di farti a pezzi".

( clicca sull'immagine se vuoi veder comparire fugacemente la coscienza di LittleFinger )


E i Figli della Foresta hanno creato gli Estranei per combattere gli Umani : la progressione sarebbe : Cyloni → Others/White Walkers → Xenomorfi.

( Daenerys, l'orda e il drago : clicca sull'immagine se vuoi assistere alla gran prova di forza dell'animale alfa per eccellenza. Ma pure il rettile alato sputafuoco non scherza )  

Dopo il giro di boa geometrico ( il 5° e precedente ep., con la presumibile/deducibile/immaginabile/assai molto probabile morte di Hodor a guisa di testa d'ariete inversa ), giunge anche quello sceneggiativo : Daenerys ritrova la leadership, ritrova l'orda, e ritrova i draghi. Sangue del suo sangue.         

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Alla pagina linkata qui di seguito si trova la seconda ed ultima parte di questo dittico di post che ho dedicato alla sesta stagione di Game of Thrones : //www.filmtv.it/post/33294/in-serie-27-bgame-of-thronesb-6a-stag-p-2-di-2-ep-7-10--outr/#rfr:user-47656

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