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Dizionario del Turismo Cinematografico: Cinema dipinto e scolpito
di LIBERTADIPAROLA75 ultimo aggiornamento
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Chi segue la rubrica fin dall'inizio ricorderà che l'avevamo appunto inaugurata parlando di Legro D'Orta (frazione di Orta, sul lago omonimo) e del suo Museo del Cinema a cielo aperto. Lì, fin dal 1998, sono stati realizzati murales lungo le vie che rappresentano film (e qualche volta romanzi come quelli del luinese Piero Chiara) girati nella zona (oltre al Lago D'Orta anche i bacini Maggiore, Lugano, Como, Viverone, Varese e risaie del Principato di Lucedio e Lomellina) come, tra i tanti, RISO AMARO, PICCOLO MONDO ANTICO, UNA SPINA NEL CUORE, LA STANZA DEL VESCOVO, etc... (che potete vedere nelle immagini sottostanti):

 

 

 

 

 

 

Nel paese pure le vie sono dedicate ai registi citati (ne è un esempio la foto sottostante).

 

 

Bene, all'epoca abbiamo detto che questo posto è solo un esempio (forse il più celebre) dei tanti paesi dipinti in tutto il Mondo con temi, molto spesso, cinematografici. Nel nostro viaggio di oggi ve ne presento altri che ho trovato (in rete quando non visitati personalmente).

 

Spostandoci di pochi chilometri sulla sponda lombarda del Lago Maggiore siamo nel paese dipinto di Arcumeggia (Varese), che possiamo ammirare nel ritratto sottostante.

 

 

Visto che siamo finiti in Lombardia una citazione veloce la merita anche lo spazio murales del Museo del Manifesto Cinematografico di Milano (uno di questi lo potete vedere nella foto).

 

 

 

Torniamo nella parte piemontese dei Laghi Transalpini e più precisamente  nel Vercellese/Biellese tra il Lago di Viverone e il Lago di Moncrivello. Siamo a Maglione (Vc), paese del regista Maurizio Corgnati, celebre più che altro per essere stato il mentore, scopritore e marito della cantante Milva andrebbe ricordato invece per aver creato (nei suoi thriller realizzati negli anni '50, LE DUE VERITA', insieme ad Antonio Leonviola, e OPINIONE PUBBLICA) la formula dove un particolare rimosso all'inizio si rivela chiave per risolvere l'enigma. Vi dice qualcosa? Forse Dario Argento?

Personaggio geniale, intellettuale (amico di artisti del calibro di Italo Calvino, Fluttero & Lucentini, etc...) ed eccentrico (nel Parco del suo Villone sulla collina che sovrasta il paese aveva una tigre addomesticata che girava in libertà. Adesso è rimasto un dipinto al muro a ricordare l'animale) nel 1985 ha l'idea col suo gruppo di amici di riunirsi, ogni anno nel mese di settembre, a Maglione a creare opere d'arte (ne potete ammirare qualcuna nelle foto sottostanti) per le vie, piazze e parchi del luogo.

 

 

 

 

Dopo la dipartita di Maurizio (avvenuta nel 1992. Nella foto sotto potete vedere un mio collaboratore, il fotografo Pasquale Vigilante, accanto alla sua suggestiva tomba) la realizzazione delle opere è continuata e continua tutt'ora.

 

 

Nel corso degli anni molti artisti famosissimi (anche a livello internazionale) sono giunti a prestare la loro opera al Museo D'Arte Contemporanea (così si chiama) di Maglione. Tra questi addirittura il celebre Giò Pomodoro che finisce di realizzare nel 1996 la sua opera "Spirale 80" (che potete ammirare accanto al sottoscritto nella foto sottostante).

 

 

Ci spostiamo ora di una 15na di km e arriviamo alla Borgata Sbarro Valentino, frazione di Verolengo (To), dove ammiriamo i dipinti delle Terre d'Acqua (la zona padana delle risaie e limitrofe) cinematografiche con omaggi, tra i tanti, a RISO AMARO, PROFONDO ROSSO, RAGAZZI DELLA NOTTE, LA STANZA DEL VESCOVO, etc... (foto sottostanti).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Proseguiamo il nostro viaggio nel Canavese dove, se prima ci siamo imbattuti in un'opera di Giò Pomodoro, adesso c'imbattiamo in un lavoro del fratello Arnaldo Pomodoro, l'Arco che apre la Città della Ceramica (opere pure dell'Antonelli che ha realizzato la Mole di Torino) di Castellamonte (foto sotto col mio collaboratore Christian Facchin, figlio della governante di Casa Corgnati, nipote materno di una comparsa di RISO AMARO e paterno di una di GUERRA E PACE).

 

 

Andiamo ora verso l'alto Canavese. Ci troviamo a Torre Canavese, qua nel 2009 il grande scenografo Massimo Antonello Geleng (David di Donatello nel 1994 e nome legato soprattutto all'horror e al thriller) ha realizzato una serie di sagome dedicate ai personaggi del Mondo di Federico Fellini, ponendoli nella Via principale, sempre conosciuta come Viassa, che da quel giorno ha preso il nome di Viassa Felliniana. Sotto una piccola galleria di immagini realizzate da me e dai miei collaboratori Christian Facchin e Marco Guizzaro.

 

 

 

 

 

 

Presente alla cerimonia del 2009 la nipote del regista, Francesca Fabbri Fellini.

I piemontesi dedicano un Museo a Fellini? E i riminesi, direte voi? Non preoccupatevi, anche a Rimini c'è la Borgata dedicata al buon Federico, si chiama Borgo San Giuliano e sotto potete vederne qualche foto. Per il resto ricordo che Torino e Rimini di felliniano, oltre questi musei a cielo aperto, hanno anche le due sezioni dell'Accademia d'Arte Cinematografica Televisiva e Comunicazione Istituto Fellini (nel quale ho avuto l'onore di studiare).

 

 

 

 

Il Mondo fantasioso e grottesco di questi ultimi personaggi ci ha fatto venire in mente un altro personaggio celebre, nato in letteratura e poi prestato al Cinema. Stiamo parlando di PINOCCHIO, del quale conosco due città che lo celebrano. La prima è Vernante (Cuneo), la seconda Collodi, in Toscana, dove c'è il Parco di Pinocchio. Le vediamo entrambe in due foto sottostanti.

 

 

 

E nel resto d'Italia?

Eccoci a Diamante, sul litorale calabro, celebre paese dipinto. Foto sotto un murales che celebra il cinema western.

 

 

 

E nel resto del Mondo?

 

Tempo fa avevamo dedicato un servizio ai Muri di Belfast, celebrati dal film THE ART OF CONFLICT dei fratelli Vaughn. E con questo film il nostro viaggio, nel quale spero vi siate divertiti, termina qua.

 

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