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Il Semaforo - Numero 39
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SuperSesso '70

 

 

Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.

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Louisiana: Il terzo lungometraggio di Roberto Minervini avrà la sua premiere al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard. Quarto italiano (al momento, la prossima settimana si attendono i programmi della Quinzaine e della Semaine e avremo altri motivi per gioire dell' "attesa") sulla Croisette, Minervini vedrà il suo film arrivare in sala il 28 maggio distribuito da Lucky Red. Ci sembra un passo molto importante verso il riconoscimento unanime delle qualità del regista, i cui due precedenti film hanno subito un trattamento non proprio esemplare nelle nostre sale.

 

Il racconto dei racconti: Sulla carta, diamo fiducia massima a Matteo Garrone, nuovamente a Cannes dopo il Grand Prix al suo Reality. Inoltre, premiamo la scelta della 01 Distribution di portare subito il film in sala: uno dei motivi del flop di Reality fu proprio la scelta kamikaze di distribuirlo 5 mesi dopo la fine del festival. 

 

Louder Than Bombs: Joachim Trier non ha bisogno di presentazioni o spinte dall'alto. Il suo Oslo, 31 August è un'opera di notevole caratura e siamo contenti di vederlo premiato ora da Cannes, che lo ha preso in concorso con la sua nuova fatica (molto più mainstream, a giudicare dal cast). Tale decisione porta con sé un primato ai culturi delle curiosità piacerà: è la prima volta che un film battente bandiera norvegese è ammesso in concorso sulla Croisette.

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A Tale of Love and Darkness: Natalie Portman esordisce alla regia adattando il romanzo Una storia di amore e di tenebra di Amos Oz. Cannes la accoglie nella sezione Un certain regard, la stessa dove l'anno scorso primeggiva un altro esordio di lusso: quello di Ryan Gosling con il massacrato (e massacrante) Lost River. Speriamo che alla bella Natalie vada meglio...

 

Love: Ci attendevamo tutti che la nuova controversa fatica di Gaspar Noé fosse nella lista del festival di Cannes. Certo, a detta del direttore della rassegna, mancano almeno altri 4 titoli a completare il concorso (verranno annunciati in seguito) ma un tweet del presidente della società di distribuzione internazionale Wildbunch, forse ironico, dà l'appuntamento a Berlino 2016 per il film... chi vivrà vedrà.

 

Antigang: Sebbene in Italia non sia più nelle grazie dei registi che contano, Caterina Murino continua a conservare fascino e fan in Francia e negli States. Già nel cast di The Voice from the Stone, è stata scelta da Benjamin Rochter per l'adrenalinico Antigang. Al suo fianco, Jean Reno e Alban Lenoir (astro nascente del cinema d'Oltralpe).

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The Human Centipede 3: Credevamo di essercene liberati per sempre. E invece no. La stomachevole idea del centipede umano si è meritata un altro capitolo di cui è stato da poco diffuso un imbarazzante trailer. Il punto di forza, come sempre, è il millepiedi, composto questa volta da 500 persone. Che aggiungere? 

 

Finding Titles - Se mi traduci mi cancelli: Il doc di Giorgio Grasso, incentrato sulle abominevoli traduzioni di titoli italiani, serve da spunto per sollevare ufficialmente una protesta. Chiediamo che si fermino certi stupri traduttivi. In ordine di tempo, la sola Bim in una sola giornata si è resa rea di tre misfatti. Cominciate pure a ridere dei titoli italiani riservati a The Messenger, The Second Mother e One Chance: La regola del gioco (????), Quasi di famiglia e L'opera della mia vita. E ho detto tutto, Peppino docet.

 

Rubbers: Prenderà il via nei prossimi giorni il Far East Film Festival, che nello scegliere i titoli più significativi dell'anno in Estremo Oriente si diverte a beccare perle stracult. Che dire per esempio di Rubbers, tre storie incentrate sul preservativo? Difficile tradurre anche la trama completa, in cui svetta la più brava "succhiatrice" del mondo (dovremmo forse definirla "ventosa" come fanno quelli di MieiFilm?)... 

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SuperSesso '70: A volte bisogna avere delle remore. Anche nel Semaforo, considerato il male ultimo della collettività. Ed è così che spulciando tra le mail redazionali ci si deve per un attimo fermare di fronte alla tentazione di inserire in database una segnalazione che ci viene direttamente dagli States: "un film omaggio al Kung fury e ai Superman italiani, una divertente parodia dei film scollacciati degli anni Settanta", recita il claim. La trama? Eccola ma solo per adulti: Un alieno veramente cattivo giunge sulla Terra per rubare il "succo" più prezioso: il lubrificante naturale dell'organo genitale femminile (!). Per lui, è essenziale perché è anche il combustile necessario al suo razzo spaziale. A furto avvenuto, il mondo cade nella disperazione e le più grandi menti del pianeta arrivano a conclusione che la unica arma di difesa possa essere Mario Stallion, l'uomo più sexy d'Italia, un amante straordinario che dando grande piacere alle donne aiuterà la ripristinare i fluidi sessuali e a salvare l'umanità. Ok, smettetela di ridere, non avete ancora visto il trailer. 

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Sonderkommando: Si parla troppo poco dei corti, anche quando questi sono pluripremiati. Ci piace segnalare però oggi il microfilm di Nicola Ragone, fresco vincitore del Nastro d'Argento per i corti. Con la fotografia di Daniele Ciprì, Sonderkommando ci riporta alla crudele realtà dei lager nazisti con un cast di prim'ordine. Futuri autori crescono...

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