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Il Semaforo - Numero 37
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Kattia González, Fernando Bolaños

Viaje (2015): Kattia González, Fernando Bolaños

 

 

Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.

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Fausto Brizzi: Appena arrivato nelle librerie di tutta Italia con il suo secondo romanzo Se mi vuoi bene, il regista, sceneggiatore e produttore Fausto Brizzi ci ha concesso un'intervista che leggerete nei prossimi giorni tra queste pagine. Tra gli argomenti trattati, ovviamente, la sua nuova regia cinematografica, Forever Young, il cui si set si aprirà nelle prossime settimane. Brizzi ci ha annunciato che per la prima volta metterà da parte le commedie romantiche per dedicarsi a una commedia all'italiana in pieno stile "monicelliano" per dar finalmente lustro a quel premio Mario Monicelli che gli è stato assegnato qualche anno fa.

 

Viva la Sposa: Ascanio Celestini è tornato dietro la macchina da presa e proprio in questi giorni ha ultimato il suo terzo lungometraggio da regista dopo il documentario Parole sante e l'affascinante La pecora nera. Segreti i dettagli della storia, di cui si sa solo che è ambientata nel quartiere romano del Quadraro e che per protagonisti Alba Rohrwacher, Salvatore Striano e Corrado Invernizzi. In compenso, però, Celestinisi diverte dalla sua pagina facebook a condividere scatti di backstage e aneddoti per molti versi imperdibili. A produrre tra gli altri la pellicola è la società belga Les Films du Fleve, che ha in cantiere un altro film italiano: Pericle il nero di Stefano Mordini, il cui cast - salvo defezioni dell'ultimo momento - sarà composto da Riccardo Scamarcio, Marina Fois, Valentina Acca, Gigio Morra e Maria Luisa Santella. 

 

 

 

Viaje: Dopo il successo di Cuaron e Inarritu alla notte degli Oscar, il mondo dei festival statunitensi è tornato a guardare con interesse alle pellicole dei cineasti latinoamericani. Proprio in questi giorni una nuova scoperta arriva dal Tribeca, il festival patrocinato da Robert De Niro, che punta su Viaje della colombiana Paz Fabrega: un bianco e nero sfolgorante per raccontare la riscoperta dell'amore al contatto con la natura. Un assaggio delle atmosfere è possibile già vederlo nel trailer. 

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Zoolander 2: Correva l'anno 2001 quando Ben Stiller curava la regia di quello che sarebbe divenuto un piccolo cult mondiale (tranne che "italiano"): Zoolander, una surreale commedia ambientata nel mondo della moda. Nonostante le critiche non proprio favorevoli, Zoolander è rimasto così impresso nella mente di attori e regista che ben 14 anni dopo se ne gira il sequel. Con le riprese appena partite a Roma, Zoolander 2 ha ancora una trama tenuta sottochiave ma son bastate le prime immagini durante la sfilata di Valentino alla Settimana della moda di Parigi per scatenare il tam tam mediatico. Sorge però una domanda: ma il pubblico sentiva veramente l'esigenza di un sequel, che puzza di flop sin dall'inizio?

 

Gianfranco Rosi: Molti si chiedono quale sia il nuovo progetto del Leone d'Oro 2013. Oggi finalmente avranno una risposta: il più famoso e valido documentarista italiano fa seguire a Sacro Gra - non proprio amato da chi scrive - Oltre Lampedusa, un film che fa il punto sulla situazione dell'immigrazione clandestina nel Mediterraneo puntando i fari sia sull'isola siciliana sia sulle esistenze di coloro che per fuggire alla fame e alla guerra sfidano il mare in condizioni proibitive. Prodotto dalla francese Arte, il doc ha già spalancate le porte del Festival di Cannes 2016.

 

Pirati dei Caraibi 5: A Hollywood è l'anno dei babbioni. Dopo Stallone che riprende Rocky e Rambo e Harrison Ford che cade con l'elicottero, spetta al non più giovanissimo Johnny Depp far parlare di sé. Se non fosse bastato il flop mondiale di Mortdecai, pellicola costata 60 milioni di dollari e incapace di farsi valere al box office (alla Lionsgate maledicono il giorno in cui hanno accettato di produrla), Depp si è ferito sul set di Pirati dei Caraibi 5, rallentandone la produzione. Atteso per il prossimo anno in sala, il film è la prova del 9 per il futuro di Depp, che - Jack Sparrow a parte - ha visto la sua stessa eclissarsi velocemente negli ultimi 10 anni a causa degli insuccessi commerciali racimolati.

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Rocco Siffredi: Nella stessa settimana in cui due elicotteri che trasportavano troupe e cast di un reality estremo della rete francese TF1 si sono schiantati in volo provocando la morte di 10 persone, anche il reality vip più famoso di casa nostra, L'Isola dei Famosi, vive la sua "tragedia". Rocco Siffredi, il porno attore per eccellenza, è approdato a Playa Desnuda e, "costretto" a denudarsi del tutto, ha finito con lo scottarsi i suoi strumenti di lavoro. Davvero una grande "tragedia", se consideriamo l'importanza che per lui hanno i gioielli di famiglia e di mezzo mondo hard.... ça va sans dire...

 

Killing Jesus: Se non vi sono bastati Killing Lincoln e Killing Kennedy, il National Geographic ha in serbo per voi sotto Pasqua Killing Jesus, "un affascinante thriller che ripercorre i complotti dietro la morte di Cristo". In onda contemporaneamente con gli States, i due episodi della docufiction indagano sul non-noto degli eventi. Ma dopo 2015 anni di storia e letture bibliche, che altro c'è da scoprire?

 

The Nymphets: Altro titolo scult proveniente direttamente dall'SXWX, The Nymphets prende spunto dal sogno erotico di gran parte dei trentenni di oggi: farsi rimorchiare da due sconosciute fuori da un pub e portarsele a casa per una notte di fuoco. La deriva drammatica è presto dietro l'angolo: del resto, sin da piccoli ci hanno insegnato a non parlare con gli sconosciuti siano essi anche due sensuali ninfette. Argomento a parte, il film segna il debutto alla regia di Gary Gardner, uno che di visioni ne ha avute parecchie durante i lavori creati per Interview Magazine, Calvin Klein, l'Atlantic Records e GQ Magazine.

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CentoVetrine: Già qualche anno fa la soap opera tutta italiana CentoVetrine ha rischiato la chiusura a causa dei suoi costi di produzione giudicati elevati. Forte di oltre 4 milioni di spettatori, la soap è rimasta in vita fino al Natale scorso, quando le brillanti menti dirigenziali di Mediaset hanno deciso di spostarla da Canale 5 a Rete 4, regalandole una lenta agonia a cui si è deciso di porre per sempre fine. Di fronte ai 900 mila telespettatori della scorsa settimana, si è giunti alla conclusione di dover chiudere la produzione, incuranti di tutte quelle persone - centinaia e centinaia - che vi lavorano. Lungi dal difendere una soap, spiace sapere che per truccatori, parrucchieri, scenografici, tecnici e compagnia di bella, smetterà di esistere un lavoro che fino a oggi ha risollevato le economie della zona del torinese in cui CentoVetrine si realizzava.

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Nessuno si salva da solo: Presi a discutere ancora delle scene di sesso di Cento sfumature di grigio, del pene coperto di Jamie Dorman e del pelo pubico aggiunto in postproduzione a Dakota Johnson, non ci siamo resi conto che il cinema italiano ha sfornato una delle scene di sesso più calienti degli ultimi anni. Diretta da Sergio Castellito, la sequenza vede in scena Jasmine Trinca e Riccardo Scamarcio. Ci ha pensato l'ufficio stampa del film a farla vedere anche a chi non si è recato o non si recherà in sala, rendendo disponibile il backstage.

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