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Cinema Sexploitation
di Utente rimosso (Mycroft) ultimo aggiornamento
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Il Sexploitation è stato un genere cinematografico di pellicole a basso costo in auge a metà degli anni sessanta, fusione da sex ed explotation (sfruttamento intensivo del sesso), trasgredisce perversamente alla morale per il piacere degli spettatori. Nudità, sesso e violenza, sono gli elementi tabù, offerti dal sexploitation che andranno sempre aumentando con l’attenuarsi delle pressioni della censura. Tuttavia questa tendenza fu determinata sia dalle restrizioni censorie e sia dall’assuefazione del pubblico ai prodotti espliciti ed eccessivi, e anche al diffondersi di una moralità permissiva nella vita reale. 
Negli anni trenta e quaranta, i film di exploitation classici si erano occupati del vizio e della corruzione e delle orribili conseguenze cui si espone chiunque, ne assaggi i malefici frutti. Con il proposito di raffigurare il peccato e l’orrore della degradazione e del crimine, sovrastati però dalla speranza della salvezza e della redenzione, i film di explointation mettevano in guardia sui pericoli di un’esistenza allo sbando e traevano profitto dalla morbosa eccitazione che provoca l’osservazione di tali insidie in assoluta sicurezza, all’interno di una sala cinematografica, protetti da un confortante anonimato. Pagare il biglietto, e sprofondare all’inferno per poche ore.

 

 

 

 

Il passaggio dall’exploitation al sexploitation ebbe inizio col filone dei film nudie, pseudo - documentari degli anni trenta e quaranta girati in luoghi esotici con indigene seminude, o girati in campi di nudisti, o in sale-parto “pedagogiche”. Mom and dad diretto da William Beaudine nel 19405 fu il caso più clamoroso, considerato film di sfruttamento, ha affrontato numerose cause legali, fu uno dei film di maggior incasso nel suo genere “igiene del sesso”. Concepiti al fine di eccitare gli spettatori alla vista di corpi spogliati. Il genere nudie fu la derivazione diretta delle pellicole di burlesque che altro non erano che semplici riprese di spogliarelliste durante le consuete esibizioni sul palcoscenico. 

 

 

                        Ann Corio (1909 Hartford-1999 New Jersey) Figura di primo piano  

                        del Burlesque, iniziò giovanissima al Minsky's Burlesque di

                        New York, ma ebbe scarso successo come attrice.

 

                              Bettie Page (1923 Nashville- 2008 Los Angeles)

                              Rientra nell'immaginario Burlesque, ma non si è mai esibita sul

                              palcoscenico le sue performance  sono per lo più in pellicole

                              cinematografiche 

 

Fu quando una corte federale degli Stati Uniti deliberò, nell’ambito di una causa riguardante il film Garden of Eden diretto da Max Nosseck nel 1954, che la semplice nudità non era oscena, gli argini del sexploitation esplosero letteralmente. The Immoral Mr. Teas (Russ Meyer 1959), Not Tonighi, Henry!(W. Merle Connell 1960), The Adventures of Lucky Pierre (H.Gordon Lewis 1961) e una nutrita concezione di altri nudies invase i cinematografi.A dispetto però della sentenza appena ricordata, il cinema di sexploitation dovette sostenere strenui e incessanti confronti con le autorità di polizia e con le amministrazioni cittadine, le associazioni civiche, le organizzazioni sociali, con esponenti religiosi e comunità, come la Legione Cattolica Romana per la Decenza fondata dai cattolici americani nel 1934 per combattere la proiezione di film indecenti. Pio XI benedì tale iniziativa attraverso l’enciclica “Vigilanti Cura” nel 1936. 

 

 

E’ l’indifferenza la prima tappa nella strada che conduce all’oblio. Al contrario, impedite alla gente di vedere o leggere qualcosa e scatenerete nei curiosi una tale febbre da indurli a una ricerca forsennata dell’opera incriminata. L’eterno punto debole della censura e della critica che la sostiene è proprio questo. Registi e produttori del sexploitation, e in particolare David Friedman e Russ Meyer, sono stati costretti dai censori a dilapidare intere fortune per pagare avvocati e consentire così ai loro film l’accesso alle sale di proiezione. La decadenza dei nudies ebbe inizio nel 1965, quando i registi si stancarono della pura nudità. Per trattenere lo spettatore annoiato, gli operatori del sexploitation in celluloide corsero ai ripari, inserendo scene sempre maggiori di atti sessuali simulati in una congerie di trame inconsuete, personaggi degeneri e temi bizzarri. Questi film, distinti dalla stampa in ghoulies, roughies e kinkies, dominarono la scena dal 1965 al 1972, anno in cui il sexploitation cessò praticamente di esistere per l’emergere della pornografia e le sale a luci rosse.

 

 

 

Riferimenti: Sexploitation Filmmakers By James E.Singer

Glittering Images; 1st edition 1995

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