Grazie a Milena Canonero per averci dato l'emozione della vittoria anche quest'anno vincendo il suo quarto oscar!
Davvero è difficile raccontare interamente e in poche righe la carriera di questa straordinaria costumista nata a Torino cinquantanove anni fa. Vorrei però ricordare alcuni momenti fondamentali e qualche nome, come per esempio il folgorante inizio a Londra, quando ottiene da Stanley Kubrik la committenza del primo lavoro nel cinema. A lei dobbiamo infatti l'immagine iconica di Malcom Mc Dowell in "Arancia meccanica". La famosa bombetta che rivela il volto inquietante di Alex impresso per sempre nel nostro immaginario.
Quattro anni dopo viene nuovamente convocata da Kubrik ed ottiene, insieme alla collega Soderlund, l'incarico di preparare i costumi per la prestigiosa produzione di "Barry Lindon" . La Canonero vince in questa occasione il primo Oscar, condiviso con la collega svedese, nel 1976. E ottiene anche il privilegio di respirare per la seconda volta l'atmosfera di grande genialità che si respirava sui set del grande fotografo-regista. Occasioni straordinarie che forse capitano ad artisti altrettanto geniali e la portano in un crescendo creativo a conquistare il suo secondo Oscar nel 1982 per il film "Momenti di gloria".
Nel 2006 realizza i costumi per il set di "Marie Antoinette" di Sofia Coppola ispirandosi a suggestioni moderne e sfuggendo alla solita trasposizione in costume secondo i rigidi dettami dell'epoca. Curiosando nell'armadio di Maria Antonietta troviamo un paio di sneakers che spiccano tra le scarpette di raso. Uno stile concordato con la regista per raccontare la giovane regina
avvicinandola all'immagine di una adolescente moderna. E vince nel 2007 il terzo Oscar!
Ieri Milena ha vinto il quarto, come ormai sappiamo, per "Gran Budapest Hotel" di Wes Anderson ed è alla sua terza collaborazione con il fantasioso regista dopo "Le avventure acquatiche di Steve Zissou" del 2004 e "Il treno per il Darjeeling" del 2007. Lei stessa dichiara quanto la sua fantasia sia stata stimolata immergendosi nel mondo di Wes Anderson e il risultato visivo è una fusione straordinaria di fotografia, colori e costumi che si ispirano alla pittura di Gustav Klimt.
Oltre ai quattro oscar la Canonero può vantare altre cinque nominations, fra cui quelle per "Shining" e per "Carnage". E per tutte queste meravigliose rappresentazioni che ha saputo creare noi la amiamo. Grande, grandissima Milena!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta