Ci sono quelli che vi sfiancano le orecchie fin dal primo secondo perché se no pensano che poi vi distraete. Quelli che siccome la storia del film è troppo lineare (e invece funzionano tanto bene i plot intricati!) vi confondono le idee mescolando scene a casaccio. Ma ci sono anche quelli che invece il film ve lo fanno vedere praticamente tutto e alla fine i protagonisti muoiono e voi dite no, lo spoiler nel trailer no. Poi ci sono i trailer delle commedie italiane e le commedie italiane devono far ridere e se devono far ridere le commedie allora deve far ridere anche il trailer e allora bisogna metterci dentro le scene più belle così il tormentone inizia subito, scatta il passaparola, il wordofmouth decolla, il serpentone sociale, i social si scatenano e il trailer viralizza bene (e no l'antibiotico non serve); poi la gente va a vedere il film e tutti dicono che le scene più belle erano dentro al trailer e quindi lasciate stare.
Poi c'è la categoria festival e d'autore. Spesso sono trailer accompagnati da un silenzio ovattato e dall'atmosfera vagamente astratta in cui i personaggi fanno cose apparentemente insignificanti con una lentezza micidiale che ti dici ok sta per succedere qualcosa di tremendo ma poi no nel trailer non si vede quel qualcosa e tu resti col dubbio e dici uhm quel film lo voglio vedere ma poi scopri che viene distribuito in 4 sale di cui la più vicina è a 350 chilometri da dove vivi e allora ti dici Ok magari mi organizzo e ci vado per le vacanze di Pasqua (e comunque a Pasqua il film non ci sarà più).
E poi ci sono quelli che hanno poco da giocarsi in termini di attori, regista, storia, fotografia, budget, idee, musica e allora come prima cosa lo speaker dice con voce roboante Dai produttori di seguito da un titolo che ti pare di avere già vagamente orecchiato. "Dai produttori di" è per molti ormai sinonimo di fuffa e mi sembra incredibile che ci sia ancora qualcuno che lo usa.
Signori e signore benvenuti nel magico mondo del marketing cinematografico. Un mondo che si è evoluto poco dagli anni '80 a oggi, un mondo fatto di trailer prodotti con lo stampino per film prodotti con la pressa industriale e di alcuni trailer fatti bene per film che la maggior parte delle volte restano invisibili. E così parlo con tanta gente che ama il cinema e molti mi dicono No, io i trailer non li guardo mai eppure i trailer fanno milioni di views ovunque e allora vi vorrei chiedere ma tutti questi trailer chi li guarda? Voi li guardate, li ignorate, li odiate, non resistete? O se li fanno al cinema prima del vostro film ne approfittate per fare un giro, sì insomma, ci siamo capiti? Perché bene o male, condiviso o deriso, il trailer è ancora oggi (quasi) l'unico mezzo per promuovere un film.
Ed infine ecco un trailer che invece mi ha piacevolmente colpito: breve ed efficace, con un'idea e perfino con un colpo di scena. Perché anche se ne ho parlato con ironia io ai trailer alla fine gli voglio bene. Giuro.
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